AssoDistil, la Grappa Ig si afferma nel mercato internazionale: nel 2020 export aumentato del 13%
02 Agosto 2021
È il mercato europeo il maggior importatore della Grappa Ig.
Un aumento che incoraggia il settore distillatorio italiano.
Roma. La Grappa piace anche durante la pandemia. A dirlo sono i dati Istat riferiti al 2020 in cui, nonostante l’emergenza sanitaria, la Grappa ha registrato un aumento del 13 per cento per quanto riguarda l’esportazione. Oltre l’83% delle distillerie italiane produce Grappa, una Indicazione Geografica che nel 2020 ha rappresentato 69mila ettanidri, con un lieve calo del 4% rispetto al 2019. Nonostante la pandemia, l’impossibilità degli spostamenti e le frontiere chiuse, l’Europa dice sì alla Grappa, confermandosi ancora una volta il maggior importatore di un’eccellenza made in Italy con la Germania capofila.
Cresce la distillazione cerealicola, lieve flessione del vino e materie vinose.
Anche nel 2020 il cereale si conferma quale principale materia prima utilizzata per la produzione di alcole etilico, con quasi 700.000 ettanidri prodotti. La produzione di acquevite di vino e grappa, ovvero i distillati prodotti con le materie prime derivanti dalla filiera vitivinicola, segna invece una flessione del 2%. Nel complesso, la produzione totale di alcol etilico ed acqueviti registra un aumento del 3 per cento rispetto al 2019.
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