L'Editoriale

Un suggerimento a Mario Draghi: facciamo emergere la ragione

Aprire e chiudere i rubinetti della libertà è una strategia che mira solo a ottenere l’ubbidienza delle masse


15/03/2021

di Mario Pinzi


Il nostro giornale cerca di commentare le cose importanti che accadano e continuerà a farlo in difesa del nostro Paese e dell’indipendenza. 
Aprire e chiudere i rubinetti della libertà è una strategia utile a sottomettere le masse e l’iniezione che ci vogliono fare, se non ci farà morire, non ci renderà sicuramente liberi. 
Personalmente mi sto convincendo che la globalizzazione, attraverso la leva della salute pubblica, trama per condizionare le libertà personali e questo mio sospetto è stato confermato con la sentenza del Giudice De Luca del Tribunale di Reggio Emilia, che ha assolto una signora per aver falsificato un’autocertificazione. 
Secondo il Magistrato di Reggio Emilia, il Dpcm non è a norma, perché la Costituzione all’articolo 13 stabilisce che la libertà personale è inviolabile e può essere limitata solo dall’Autorità giudiziaria.  
Va sottolineato che per modificare l’art. 13 serve un procedimento di revisione della Costituzione con una valutazione parlamentare doppia e con la sentenza di Reggio Emilia se qualche bauscia vuole multarvi, potete tranquillamente mandarlo in quel Paese.  
Il Fallimento Ue sull’immigrazione extracomunitaria, sull’economia e sulla Pandemia è un incubo difficile da digerire, perché presto sfocerà in forti tensioni sociali.  
Trovo inconcepibile che il Governo Draghi non sottolinei questi tragici fallimenti per risolvere i nostri problemi, ma continui a mantenere con i boiardi di Bruxelles rapporti cordiali come se nulla fosse accaduto. 
Al 31 marzo, quando si esaurirà il fermo dei licenziamenti, il flusso delle espulsioni confermate dal Cna ammonteranno a circa 200/300 mila unita e questo è un boomerang che può essere evitato solo con una montagna di soldi che l’Europa non vuole sborsare. 
Se a questa tragedia aggiungiamo anche il calo delle assunzione, che è sceso intorno al 20%, la situazione è estremamente pericolosa e il silenzio di Draghi imbarazzante. 
Il Governo faccia emergere la ragione e si assuma le proprie responsabilità, restituendo a tutte le attività economiche i mancati introiti, utili a evitare un shock causato da una forte disoccupazione di massa. 
Questo fottuto problema si può risolvere solo se riacquisteremo la sovranità monetaria e questa soluzione continuerò a confermarla fin che avrò la forza di scrivere. 
La sciagura più grande è la scuola distrutta dal Virus che, purtroppo, ci farà perdere in creatività condizionando il futuro dell’Italia.   
Faccio questa affermazione, perché la didattica a distanza si è dimostrata poco efficace e rischiamo di ritrovarci una generazione di giovani impreparati ad affrontare la rinascita del Paese. 
L’isolamento sociale produce svariati problemi: timore nell’affrontare la vita, calo dell’apprendimento, problemi psicologici e sentimentali, una fuga dalla realtà che secondo la Banca Mondiale ci farà perdere il 2% del Pil.  
Lo stato d’animo dei nostri giovani è preoccupante, perché solo il 25% di loro crede che si possa tornare come prima, mentre tutti gli altri non lo ritengono possibile. 
Purtroppo, cari lettori, la maggioranza dei nostri giovani si sente stanca, ansiosa, nervosa e incapace di immaginare un futuro simile a quello dei propri genitori. 
Chiudo commentando Enrico Letta, il nuovo leader del Pd amico di George Soros, il “re del globalismo”, che ha due compiti importati da compiere: far risorgere un partito che ha perso la propria entità per aver fatto una guerra incondizionata a Berlusconi e ubbidire cecamente agli ordini Draghi finalizzati a circoscrivere il sovranismo nemico di questa l’Europa guidata dall’asse franco-tedesco. 
All’epoca di Mikhail Gorbaciov, Botteghe Oscure disponeva di una organizzazione efficiente e uomini che sapevano cosa volevano, ma ora invece di prendere esempio da un grande riformista come lui, che ha fermato la guerra fredda portando la pace in Europa, ubbidiscono agli ordini di uno straniero per distruggere il proprio Paese.  
Desidero ricordare a Letta il “Parigino” che Gorbaciov è stato un grande leader, perché riuscì a dialogare con l’America, lo storico nemico, evitando un conflitto atomico che avrebbe distrutto il mondo.  
Gorbaciov era consapevole della decadenza del proprio Paese e si era posto l’obiettivo di salvarlo riformandolo. 
La parte strategica del suo comportamento politico dovrebbe essere presa ad esempio da tutta la sinistra europea e Letta dovrebbe ricordare alla Germania e a Soros che se il muro di Berlino non c’è più il merito è il suo.
Purtroppo, tutta la sinistra italiana lo ha dimenticato, solo in pochi lo ricordano ancora, ma non per quello che è veramente stato: “Un grande statista che amava la propria Patria…”.   

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