L'Editoriale

Ultima chiamata: fuggiamo da questa Europa anticristiana

Non lontano da noi i credenti vengono massacrati e vivere di nostalgie senza fare nulla è certamente sbagliato


20/01/2020

di Mario Pinzi


Purtroppo le persecuzioni di chi crede in Cristo non si fermano e quello che sta accadendo è un vero genocidio.
Questa Europa che dal Cristianesimo ha imparato la civiltà osserva senza battere ciglio all’orrore delle sopraffazioni che nel 2019 hanno massacrato tremila credenti.   
Il reverendo George Mouchi che vive in Siria afferma che il fanatismo Jihadista non è il solo nemico, ma spesso lo è la Ue con le sue sanzioni imposte dalla finanza speculativa. 
Il parroco afferma che in Iraq la situazione è peggiore, perché dopo la caduta di Saddam Hussein circa 800 mila persone sono state trucidate e gli altri ottocentomila vivono nel terrore. 
La stessa cosa accade in Afghanistan, Somalia e Libia dove il comportamento europeo alimenta l’intolleranza anticristiana. 
Insomma, cari lettori, l’uccisione di Gheddafi – voluta dall’asse franco-tedesco - ha dato forza all’islamismo delle tribù tuareg che massacrano sacerdoti e fedeli. 
L’indifferenza dell’Europa lascia senza parole e chi la sostiene si sporca le mani di sangue innocente. 
La Merkel, in una intervista rilasciata al “Financial Times”, ha ammesso che la Ue è il Quarto Reich. 
L’Angela, nell’intervista-fiume con il collega Lionel Barber, ha affermato che la Ue per la Germania è una assicurazione sulla vita, e questa è una affermazione che dovrebbe scandalizzare qualsiasi politico.  
Se qualcuno della sinistra, comprese le sardine, non ha capito il significato della sua affermazione, la leader tedesca nell’intervista ha mollato una sassata che non può creare equivoci: “La Germania è troppo piccola per esercitare un’influenza geopolitica nel mondo” e con quella affermazione ha fatto comprendere che l’Unione gli è servita per fare i propri interessi. 
L’Angelona ammette quello che i burocrati di Bruxelles hanno sempre negato: “L’Unione europea nella sua struttura attuale gioca a favore della Germania e le serve per esercitare quella superiorità continentale che gli permette di avere una concreta influenza globale che altrimenti non avrebbe”.  
I politici italiani che la riveriscono tradiscono il proprio Paese e promuovono le brutture del Quarto Reich che non sono migliori di quelle del passato. 
L’egemonia tedesca sull’Europa è un traguardo che ha già prodotto due guerre mondiali e il Regno Unito capendo il pericolo egemone della Germania se l'è data a gambe senza voltarsi. 
L’unione bancaria europea e l’invasione extracomunitaria del nostro Paese (finalizzata alla distruzione della genialità italiana) sono le leve per accelerare il processo di integrazione a guida tedesca. 
Dal momento che l’Europa serve solo alla Germania, l’Italia deve affrettarsi ad uscire da questo infame carrozzone e allearsi con l’Inghilterra e gli Stati Uniti per contrastare l’egemonia cinese. 
Vi posso assicurare che questa Europa è veramente comica e lo affermo con tranquillità, perché alla conferenza internazionale tenutasi a Berlino per convincere i due rivali libici Serraj e Haftar a interrompere la lotta, hanno firmato la pace senza i due contendenti e la guerra continuerà più di prima. 
Senza l’Italia il mondo non può essere governato da nessuno e se non vogliamo far scoppiare il terzo conflitto mondiale dobbiamo impedire a Putin ed Erdogan di spartirsi la Libia. 
La Russia aiuta Haftar con armi, soldi e i contractors della Wagner, ed Erdogan aiuta Sarraj inviando le proprie truppe per far fuori dallo scenario libico l’Italia e lasse franco-tedesco.  
Per chi non lo sapesse il gruppo Wagner è una società di mercenari che nasce nel 2014 per volontà di Dmitriy Valeryevich Utkin, ex colonnello delle forze speciali Russe. 
Ulkin è un uomo misterioso come lo sono i suoi soldati ed è legato a doppio filo con Vladimir Putin ed Evgheny Prigozhin, un miliardario proprietario di ristoranti stellati. 
Il ruolo di questo gruppo è strategico-politico e in questo momento è al centro della guerra di intelligence fra Stati Uniti e Russia.   
Il popolo libico ama l’Italia e se dobbiamo essere estromessi da quel contesto lasciando il potere nelle mani di Putin, Erdogan, Macron e Merkel, è molto meglio che l’Italia si schieri con Donald Trump per ottenere in Libia un’unità nazionale come c’era con Gheddafi. 
Con le recenti elezioni regionali propongo di divulgare lo slogan: “Italia, più Italia, sempre Italia” e facciamo in modo che il risultato ci riporti alle cose sane del passato quando esistevano due lauree, quella accademica e quella del saper fare che hanno reso grande il nostro Paese. 
Chiudo ricordandovi i quattro premi Nobel italiani che non avevano conseguito una laurea accademica: “Montale era ragioniere, Quasimodo perito agrario, Deledda aveva la terza media e il fisico Marconi studiò da auto didatta”.
Cari lettori, inneschiamo un passa parola finalizzato a difendere la genialità italiana, perché perderla è da veri fessi…  

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