Sotto la guida “logico-istintiva” delle attuali Élite tecno-politico-economiche il mondo da noi conosciuto retrocederà di almeno un secolo
09/05/2022
di Andrea di Furia
Gli eventi caotici degli ultimi 20 anni che hanno colpito la nostra attenzione – Torri gemelle, derivati tossici, Libia, Brexit, Afghanistan, emergenza sanitaria, emergenza Ucraina, prezzi alle stelle delle materie prime… solo per rammentarne pochi – sono innumerevoli.
E tutti portano a pensare di essere ormai immersi in un caos sociale che non vede vie d’uscita, rispetto a una realtà che parla solo di predazione economica, di una politica di guerre continue e di superiorità culturale.
E l’unico esito logico possibile non può che sembrare avviarsi verso la distruzione della vita sul pianeta Terra… se l’Umanità non si sveglia e non diventa consapevole che le dinamiche sociali autolesionistiche messe da essa stessa in atto chiedono a gran voce un suo risveglio sociale cosciente.
Ma cos’è l’Umanità? Per ora un ideale lontano ancora da raggiungere che, salvo qualche sparuto profeta inascoltato, ci si è appena reso cosciente a partire dalla piena emancipazione della dimensione Economia (da Politica e Cultura) avvenuta nell’ultimo secolo del secondo millennio.
Se fosse già raggiunto, ad esempio, non ci sarebbero né le guerre per l’accaparramento delle risorse materiali, né la devastazione del Pianeta ormai ridotto a discarica di rifiuti urbani, industriali e tecnologici indifferenziati a cielo aperto. Immagine esemplare per descrivere la realtà del sistema antisociale attuale, sostituendo ai rifiuti urbani indifferenziati quelli economici (disuguaglianze), quelli politici (burocrazia) e quelli culturali (razzismi)... altrettanto indifferenziati e tossici.
E poi: che tipo di Umanità perseguiamo? Quella precristiana dei Popoli come anime di gruppo dirette dall’esterno da un’Autorità indiscutibile religiosa (oggi anche laica), politica, economica? Oppure quella cristiana degli Individui autocoscienti, che si responsabilizzano da sé? Questa, di base, è la scelta.
Già appare evidente come l’emergenza sanitaria e ora anche l’emergenza Ucraina siano in ultima analisi orientate (affermando ovviamente di proteggerlo) a schiacciare l’Individuo e la sua ormai acquisita responsabilità nel dirigere sé stesso nel sistema sociale (economico, politico, culturale) in cui vive.
Banale prevedere in Europa - vista la volontà bellica di spaccarla definitivamente in due approfittando dell’emergenza Ucraina - un arretramento di almeno un secolo rispetto allo stile di vita sociale acquisito: con il ritorno ad economie di guerra che, illusoriamente, non si pensavano più possibili qui da noi.
Come è stato possibile questo? Perché al netto del clamoroso frenetico sviluppo della Tecnologia non abbiamo strumenti concettuali nuovi per capire il sociale moderno.
Sociale economico, politico e culturale che, in senso evolutivo, è orientato verso lo sviluppo dell’individuo autocosciente che si dirige socialmente da sé; mentre, in senso involutivo, tende a plasmare masse "non pensanti autonomamente" dirette mediaticamente H24 dalle Élite dominanti del momento (economiche, politiche, culturali): masse preferibilmente acefale in cui l’io autocosciente sia prima ridotto al minimo sindacale, e poi totalmente soppresso, dallo scatenarsi dell'istinto corporeo inconscio.
Per mettere ordine al caos sociale montante (e con velocità esplosiva, perché ora è il momento della Società gassosa a predominio economico sulle altre due) serve un pensare sociale cosciente diverso da quello cui siamo da secoli abituati: a cui mancano, come evidenziano gli eventi, le basi "strutturali" elementari per comprendere e orientare la realtà sociale di oggi verso un futuro in cui la Libertà di ogni singola Persona, l’Uguaglianza nelle Comunità di appartenenza e la Fraternità sul Territorio-ambiente planetario non siano solo slogan elettorali o sognanti illusioni.
Servono punti di vista concettuali diversi e “strutturalmente” nuovi, che permettano alla Scuola di educare ogni Persona alla libertà culturale-etica: Persona che poi, impegnata nella vita dello Stato, diventi cooperativa come parte fondamentale della Comunità di appartenenza, condividendo in una equanime relazione politico-giuridica con gli altri membri della Comunità la mission sociale della stessa; Persona responsabile che poi, impegnata nella vita del Mercato locale e mondiale, agisca fraternamente sul Territorio-ambiente, senza mai più ridurre ogni cosa all'astrazione (priva di contatto con la realtà sociale concreta) della mera contabilità economico-finanziaria che sta “allegramente” devastando il Pianeta, ora sventolando la bandiera allucinata della “crescita continua”.
Senza possedere gli strumenti concettuali di base richiesti dall'attuale momento evolutivo, si rischia di cadere in visioni parziali e quindi irrisolvibili. Come quella di ritenere, questo tornare indietro al secolo scorso, la conseguenza dell’emergenza sanitaria e/o dell’emergenza Ucraina, mentre le reali cause di entrambe le emergenze (come anche l'ultima del decollo dei prezzi delle materie prime), sono invece precedenti: almeno di vari decenni.
Le persone più sveglie giungono fino a considerare come causa principale di ciò che accade nel sociale economico, politico e culturale (separate e/o collaborative tra loro) le Élite oligarchiche tecnoscientifiche o le Élite oligarchiche economiche o le Élite oligarchiche politiche o le Élite oligarchiche culturali al potere nei vari Stati (espressione della Società liquida politica) o negli Organismi sovranazionali (espressione della Società gassosa economica).
Ma arrestarsi all’operare egoistico-castale delle Élite - pur essendo queste veramente concause reali dell’esplosiva antisocialità che si va ingigantendo di minuto in minuto – significa arrestarsi a cause sociali secondarie, a volte addirittura di terzo o quarto livello.
Arresto del pensiero sociale che non coglie ancora (mancando delle basi elementari di consapevolezza sociale necessarie per accorgersene) le cause sociali primarie (formali, strutturali) che determinano come automatismo costante lo strapotere, sempre conflittuale, delle Élite.
Élite che nell'Unione Europea hanno trasformato la Democrazia in un feticcio da sbandierare a giustificazione di una guerra verso l’esterno (emergenza Ucraina), mentre verso l’interno nel nodo scorsoio che permette di manipolare le Comunità dei cittadini perché “diano il proprio consenso” per trasformarsi in utili cavie (emergenza sanitaria) per una sperimentazione genetica… non etica, non legittima, non opportuna di cui si avranno i veri e concreti risultati sul piano fisico e animico-spirituale solo tra pochi anni.
Ribadiamo che l’operato delle Élite “per il bene dei loro sottomessi, sudditi, schiavi” - spesso trattasi di "fuoco amico", a volte criminale sociale - è solo una causa al massimo “secondaria”, cui ci si arresta perché al pensiero sociale moderno [oltre alle forze evolutive necessarie, che un tempo provenivano da un sano istinto sociale (che però è ormai un malato terminale che ha esaurito qualsiasi energia sociale creativa e in cui ora prevalgono forze di morte e distruzione sociale)] mancano le basi logico-razionali per cogliere la causa primaria strutturale (formale, vedi immagine) dei disastri che quotidianamente ci perseguitano nelle tre dimensioni sociali.
Élite economico-politiche-culturali che nella Società umana gassosa mercantile odierna si difendono con successo chiamando complottista chiunque le colga con le mani nel barattolo della marmellata sociale, così come nella precedente Società umana liquida statale a predominio politico le Élite politiche occidentali definivano comunista o qualunquista qualsiasi oppositore alla loro ideologia.
Opposizione duale conflittuale, perciò. Opposizione che non può risolversi ma si cancerizza, di generazione in generazione, convincendo le Élite (che tengono il coltello sociale dalla parte del manico) a considerare ancor più inferiori e immature le masse dei critici/rivoltosi rispetto al loro operato. Giungendo a disprezzarle e a odiarle, invece di provare gratitudine per chi – proprio a causa della sua immaturità e inferiorità – ha permesso loro di elevarsi in posizioni di potere: del quale, però, rifiutano astutamente la responsabilità.
Attendersi perciò da queste Élite la libertà l’uguaglianza e la fraternità - tutti impulsi sociali sani per l’Individuo autocosciente, ma impossibili ad operare perché reciprocamente conflittuali nel malsano sistema antisociale attuale (buono solo per masse acefale che credono idolatricamente nella Scienza o nella crescita economica continua) – è una conseguenza della mancanza di basi conoscitive “sane” della realtà sociale concreta che, abbiamo spesso osservato, fa la raccolta indifferenziata dei rifiuti economici, politici e culturali… senza mai realmente smaltirli.
Basi conoscitive delle concrete dinamiche sociali “sane” che sono l’unico strumento che permette al pensiero sociale di inquadrare qualsiasi problema sociale dal punto di vista concreto delle cause originarie primarie "strutturali": l’unico punto di vista che permette al pensiero sociale di trovare la via per affrontare “l’origine strutturale” dell’antisocialità dilagante del sistema sociale UNIdimensionale moderno (o Società solida culturale, o Società liquida politica o Società gassosa economica) in ognuno dei circa 200 Stati sovrani geograficamente sparsi sul Pianeta… con possibilità effettiva di moderarla e risanarla, direi, anche in tempi relativamente brevi.
Basi conoscitive sociali elementari strutturali “sane” che andrebbero comprese a partire dagli insegnanti di ogni ordine e grado della Scuola per renderle fruibili ai propri studenti, e che dovrebbero diventare patrimonio prezioso per l’autoformazione degli adulti [Studenti, Genitori, Politici, Economisti, Medici ecc.] per non essere travolti da un’ansiogena esperienza diretta dalle uniche basi logico-istintive “malsane” operanti nella realtà degli anoressici rimedi sociali emergenziali, mai a medio-lungo termine, attuati dalle varie Élite dominanti.
Continueremo, per chiunque desideri realmente capire, ad approfondire che cos’è un sistema sociale sano. Sistema sociale sano che purtroppo, per scarsa consapevolezza sociale sia delle Élite al potere sia della maggioranza degli individui, è ancora solo un ideale da conquistare sul pianeta Terra: contrariamente a ciò che si crede.
Osserveremo in cosa strutturalmente si differenzi dal sistema antisociale malsano in cui tutti ora viviamo [in Italia, se Italiani; negli Usa se Americani; in Russia se Russi; in Cina se Cinesi; in Ucraina se Ucraini; in Afghanistan se Afghani ecc.]; e, di quest’ultimo che è ovunque antisociale, vedremo che è basilare conoscere cosa condividano dal punto di vista strutturale sistemico Paesi che sembrano agli antìpodi - come USA, CINA, Russia, Arabia Saudita, Italia ecc. – e, dal punto di vista sostanziale invece, in cosa si differenzino.
(riproduzione riservata)