Punto & Virgola

Società gassosa: Gaza e l’intelligenza artificiale


20/09/2025

di Andrea di Furia

Se vogliamo riassumere gli eventi funesti di Gaza in una essenziale polarità, ci troviamo di fronte all’accoppiata ‘bene contro male’. E mai come nell’attuale configurazione di sistema UNIdimensionale a predominio economico, ossia nella presente Società umana gassosa, questa conflittuale accoppiata poteva essere meglio rappresentata, addirittura spettacolarizzata.

Se il sistema di riferimento della civiltà occidentale fosse ancora la Società solida a predominio culturale religioso - dunque non l’attuale Società umana che si sente a suo agio nel parlare di Resort Gaza (gli amici di Trump-Netanyahu) o di conservazione del diritto di proprietà solo ai Palestinesi che sloggiano volontariamente in attesa della ricostruzione e restituzione delle loro case più belle di prima (gli amici di Blair-Netanyahu) – se dunque fossimo ancora immersi, come Civiltà occidentale, in un sistema a struttura UNIdimensionale a predominio religioso potremmo descrivere correttamente il comportamento delle parti in causa come una diversa gradualità del demoniaco (ognuno si faccia scientificamente la sua scala da 0 a 100).

Sorprende il fatto che del demoniaco (inevitabilmente facente parte della polarità bene/male) si taccia quasi dappertutto nella realtà viva, mentre se ne parli ad alta voce ovunque si possa trarre (siamo, appunto, nella Società gassosa a predominio economico) un tangibile guadagno monetario dal farlo.

Un esempio sono i film horror: pensiamo ad esempio a La Notte dei Morti Viventi, girato da George A. Romero in Pennsylvania nel 1968 con un micro-budget di circa 100.000 dollari, che ha incassato 30 milioni ed è diventato il capostipite del genere zombie; o addirittura Paranormal Activity di Oren Peli che, con un micro-budget di appena 15.000 dollari ne ha incassati più di 194 milioni.

Oppure pensiamo ai Manga giapponesi - fumetti caratterizzati da un'ampia gamma di generi e da un formato di lettura da destra verso sinistra, il cui termine si traduce letteralmente in "immagini stravaganti" o "disegni senza scopo" – un genere che ha conquistato le librerie occidentali, nei quali si parla apertamente di sette demoniache e/o umano-demoniache, per le quali l’uccisione indiscriminata di donne, bambini, anziani è il mezzo principale per aumentare i propri poteri personali, o della propria setta o della propria etnia o della propria classe (culturale, politica, economica).

Nella cultura occidentale - a proposito dei crimini di sangue collettivi e individuali eseguiti con orientamento demonìaco - si parla di Maghi neri.

Interessante vedere, rispetto agli eventi reali a Gaza, come il demoniaco comportamento dei Maghi neri dei Manga trovi riscontro con le parti in causa.

Tuttavia, poiché siamo nella UNIdimensionale Società umana gassosa, invece dei fatti (che comunque restano evidenti dal punto di vista matematico-oggettivo) ci viene presentata la loro spettacolarizzazione (negli sterili talk-show sui media, sui network, nelle dichiarazioni del buon governo dell’ottimo Netanyahu) che fa da contraltare… alla sistematica e aperta uccisione dei giornalisti e di chiunque tenti di documentare lo sterminio coscientemente/algoritmicamente programmato di tutti i Palestinesi… con la fragile foglia di fico che in realtà si vuole eliminare 'solo' Hamas.

Fragile foglia di fico... senza l’aiuto degli amici americani ed europei. Ossia, continuando ad utilizzare il linguaggio dei Manga, i partner Maghi neri (americani ed europei) che stanno dando tutto il tempo necessario agli esecutori materiali sul terreno (non tutti consapevoli di quel che fanno) per portare a termine il versamento della quantità di sangue innocente utile e sufficiente a potenziare il malefico rituale di magia nera, freddamente progettato a tavolino, su quel territorio.

Ecco: a proposito del territorio palestinese...

La Palestina 2000 anni fa è stata oggetto del calpestìo di una figura che ha fatto la storia degli ultimi 2000 anni della civiltà occidentale: e che proprio in questi anni (2 millenni fa) si rendeva tragicamente conto di come la sua religione di nascita fosse diventata un ipocrita ‘sepolcro imbiancato’; di come anche le divinità dei Paesi pagani limitrofi, visitati nella sua attività di artigiano, avessero abbandonato i propri fedeli lasciando gli altari invasi dai demoni; di come anche chi seguiva ancora la via dello spirito avesse ceduto a un egoismo sottile: incapaci di accorgersi che la propria ‘purezza’ in realtà era la causa dell’invasione demoniaca della restante comunità.

Oggi su quello stesso territorio palestinese (indipendentemente da chi sta da una parte e dall’altra circa la vicenda Gaza) si sta versando sangue innocente con la stessa semplicità con cui si mangia normalmente un gelato.

Forse, pensando positivo, non c’era miglior modo per metterci di fronte a cos’è bene e cos’è male affinché possiamo liberamente scegliere da che parte stare: è impensabile per una mente aperta e moderna che la propaganda di parte possa riuscire a condizionarla verso l'approvazione, ad esempio, di fenomeni come la pulizia etnica anche se si dichiarasse che è 'fatta per il nostro bene'.

Strategia, quella dell'eliminazione totale dei superstiti della strage demoniaca,  che nei manga giapponesi viene astutamente suggerita per evitare successivi fastidi di vendetta da parte delle vittime sopravvissute al crimine disumano.

Fino ad ora la civiltà occidentale (in cui va ricompreso anche lo Stato del Vaticano), pur dichiarandosi cristiana ha invece espresso un carattere ancora fortemente veterotestamentario; il cui dogmatismo - rammentiamo ieri Galileo, che ha rischiato il rogo se non ritrattava le sue tesi scientifiche e, oggi, Julian Assange,  fondatore di WikiLeaks, che da innocente ha dovuto accusarsi di cospirazione per ottenere la sua sacrosanta libertà - è stato la causa prima del sorgere di una scienza atea e meccanica che, trovandosi privata di riferimenti sovrasensibili autonomamente ricercabili [nel medio evo e anche dopo, i più testardi come Giordano Bruno finivano per abbronzarsi troppo sul rogo], ha riempito questo vuoto facendosi i priopri idoli: ultimi dei quali il 'dio algoritmo' e la cosiddetta intelligenza artificiale.

Il problema di fondo anche qui è ancora la scelta tra bene/male: è bene o male che l’algoritmo usi e renda suoi servi gli esseri umani? E’ bene o male che gli esseri umani si servano dell’intelligenza artificiale come di un’ulteriore strumento? E’ bene o male che l’intelligenza artificiale (di cui non si conosce nulla, se non 4 chiacchiere da bar) sia usata dappertutto (come ora) o solo in ambiti limitati e protetti?

E’ bene o male che chi produce questo strumento non dichiari con trasparenza quali sono i ‘binari operativi’ (democratici, nazisti, imperialisti, razzisti, integralisti, finanziari ecc.) su cui scorrono queste macchine virtuali? E’ bene o male che nessuno/pochissimi sconosciuti eletti possano orientare queste macchine virtuali... senza dichiarare i propri scopi e i propri interessi (i ‘binari operativi’ di cui sopra)?

E’ bene o male che una macchina virtuale di per sé irresponsabile dei danni eventualmente, anzi probabilmente provocati da una non corretta programmazione, sostituisca apertamente gli esseri umani? ad esempio nelle Istituzioni, come avviene nel Governo albanese, come ‘ministro’ anticorruzione? 

E’ bene o male che l’algoritmo appresti programmi sotto l’egida dell’ONU, come l’Agenda 2030 consigliata a 193 Paesi su ca. 200, [programmi che acquisiscono potere cogente generalizzato senza tener conto delle fortissime differenze culturali, politiche, economiche e soprattutto del loro diverso tempo evolutivo] come se fosse gradito il loro divenire meri esecutori di un destino sociale deciso da algoritmi escogitati da anonime Entità esterne i cui ‘binari operativi’ non sono di dominio comune… per evitare inopportuni contrasti ai ‘timonieri’ nascostio?

Naturalmente, chi scrive sa perfettamente che uno strumento è neutro (posso guidare la macchina per andare al lavoro... ma posso anche guidarla per fare una strage). Però l’auto è programmata per un fine specifico facilmente controllabile.

Diverso è, invece, l’algoritmo: se fosse programmato da un Hitler seguirebbe un ‘binario operativo’ diverso se a programmarlo fosse ‘Madre Teresa di Calcutta’, o Jerome Powell (FED) o Greta Thumberg .

Ora, diversamente dall'automobile, l’algoritmo è totalmente incontrollabile, tanto che è vietato qualsiasi controllo indipendente sia preventivo che successivo (al netto dei probabilissimi errori di una macchina che si pretende sappia governare benissimo gli esseri umani).

Come si può storicamente osservare, la scelta tra ciò che è bene e ciò che è male è passata prima dalla Divinità culturale-religiosa della Società solida medievale (limitiamoci a questo periodo senza riandare fino alle Teocrazie orientali di 5 millenni fa), poi è passata alla Divinità politica-statale della Società liquida risorgimentale, in sèguito è passata alla Divinità economica-mercantile a cavallo del terzo millennio.

Ma ora, scioccati, vediamo come le varie autorità istituzionali (culturali-religiose, politico-statali, economico-mercantili) risultino paralizzate, incapaci di prendere (in vari campi e su vari temi) una decisione diversa da quella che sia il più possibile utilitaristico-algoritmica e il meno possibile umana.

Ciò dimostra in tutta evidenza che siamo entrati in un 'tempo sociale nuovo': in cui il testimone sulla scelta di cosa sia bene o male per l’essere umano deve passare dalla esausta e paralizzata Divinità istituzionale (culturale-religiosa/atea, politica-statale, economica-mercantile, oramai stabilmente incantata al carro dell’idolatrato algoritmo) al singolo essere umano autocosciente e responsabile.

L’unico essere (femmina o maschio che sia) capace di conoscere, per esperienza diretta - non ancora mediata/inquinata dalla macchina algoritmica - la propria indiscutibile umanità: l’unico essere, ormai, cui resta possibile scegliere liberamente/responsabilmente tra quel bene e quel male che costantemente ci mette di fronte la vita sociale moderna.

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