L'Editoriale

Lo strano asse franco-tedesco per "invadere" l'Europa

Un accordo che va contro il buon senso di tutte le direttive comunitarie


28/01/2019

di Mario Pinzi


Come nasce la dittatura in un Paese democratico? 
Nasce quando la forza politica che è al potere nega metodicamente la verità per mantenere il controllo sulle masse. 
Insomma, quando il sistema produttivo di un Paese entra in crisi e i propri politici si trasformano in ricettori della corruzione si ferisce la democrazia e si favorisce la dittatura. 
Purtroppo, questa lacerazione al meccanismo democratico è in atto nel nostro Paese, e prima che degeneri in una guerra civile è doveroso allontanare dal potere europeo la vera eminenza grigia di questo sistema corrotto che porta il nome di George Soros. 
Chi è questo rispettabile finanziere? 
E’ colui che è stato designato dalla finanza speculativa a controllare tutto ciò che si muove a livello mondiale per bloccare qualsiasi cambiamento che possa mettere in pericolo il loro potere. 
Corre voce che sia lui a dare le indicazioni di rotta alla Commissione europea, e i suoi suggerimenti sono molto ascoltati.  
Alcuni corrispondenti da Bruxelles affermano che Soros utilizza i suoi uomini piazzati nei luoghi decisionali per perseguire gli scopi finanziari della globalizzazione a discapito dei bisogni dei cittadini europei, ed è evidente che per volere della Merkel il suo accanimento si è concentrato sull’Italia.   
L’accordo di Aquisgrana, firmato da Macon-Merkel, indirizzato a rafforzare le relazioni bilaterali tra i due Paesi, hanno lo scopo di guidare l’Unione senza consultare gli altri partner europei, e anche dietro a questo nefasto disegno circola la voce che ci sia lo zampino di Soros. 
L’accordo consiste in una vera fusione politica tra i due Paesi che prefigura una dittatura dell’Unione europea. 
Cari lettori, non è una mia interpretazione, è stato scritto nel trattato. 
L’asse franco-tedesco vuole elevare la propria unione per affrontare le sfide future del mondo, e raggiungendo questo accordo senza l’assenso degli altri partner ci si incammina verso una ferrea autocrazia che ci porterà ad un conflitto mondiale. 
In Germania tira aria di recessione, e proprio per questo motivo si cercano soluzioni forti. 
Potrà sembrare esagerato quello che affermo, ma vi posso assicurare che quando gli imprenditori tedeschi capiscono che il loro business è destinato a fermarsi per lungo tempo, non rimangono docili come i nostri, e i poteri forti per non alterare il loro piano dovranno comperare l’intera Unione. 
Il popolo tedesco sta scoprendo che il tradimento della Merkel è arrivato al capolinea. 
La recessione sta evidenziando da dove derivavano le grandi esportazioni del “made in Deutschland” che non nascono dalla qualità dei prodotti, ma dall’aver adottato una moneta (l’euro) più debole del marco che ha fatto da traino facendo piegare le gambe all’Italia. 
Questa mia affermazione è sostenuta dalla Borsa di Nuova Delhi che sta dimostrando che in breve tempo l’economia in India salirà al terzo posto mondiale dietro a Usa e Cina, e noi europei resteremo al palo. 
Quello che evidenzia meglio la sconfitta europea è l’affanno del nostro settore automobilistico che, attraverso politiche sbagliate, ha perso gran parte del consumo interno. 
Cari lettori, in India nel 2018 si sono vendute più automobili che in Europa: 4 milioni nel Paese asiatico, contro i 3,700 milioni europei. 
Con questi risultati nel 2021 l’India ipotizza una crescita che supererà il 8% mentre l’Europa un modesto 0,9% che significa recessione. 
L’economia indiana, dopo la liberalizzazione del 1991, con il possesso della moneta è cresciuta al ritmo del 7-8%, mentre noi europei del 1-2% che non è crescita.  
Non bisogna dimenticare che quando uno Stato fa fuggire i propri pensionati per le esagerate tasse che emette, dimostra la sua incapacità economica. 
Per fare cassa, tradire chi ti ha dato fiducia è un atto delinquenziale. 
Se non si comprende che l’invecchiamento dell’Europa nasce per le sbagliate politiche economiche imposte dalla Merkel, che hanno ridotto la ricchezza prodotta facendo aumentare la spesa del mantenimento spingendo il consumo degli anziani all’espatrio che nel Continente raggiungono i 400 miliardi di euro annui, vuol dire che nel potere europeo c’è qualcuno che sta tramando contro l’umanità. 
Insomma, per aver adottato l’euro paghiamo circa 80 miliardi annui di interessi passivi che vengono donati alla finanza speculativa, e questo regalo viene effettuato rubando i risparmi dei cittadini. 
Uno studio approfondito del buon senso fa comprendere che alla guida dell’Europa c’è qualcuno che stimola la ribellione per consolidare la dittatura, e questo comportamento deve farci riflettere. 
La piena occupazione resta l’obiettivo centrale di un Paese, e il benessere dei propri cittadini il risultato finale. 
Questi sono i valori che dovrebbero orientare il nostro voto alle prossime elezioni europee di maggio.
Seguire il buon senso dimostra intelligenza, e vi assicuro che attraverso queste elezioni capiremo se meritiamo la dittatura…      

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