L'Editoriale

Lo show sulla famiglia ha aperto uno squarcio su parecchie verità

Ma chi la contrasta e per quale motivo?


01/04/2019

di Mario Pinzi


In questo nuovo mondo esistono due certezze: una vecchia e una nuova. 
La prima si chiama morte, la seconda separazione. 
Cari lettori, questa nuova verità è nata perché il potere finanziario che ci governa ha considerato che la forza della famiglia è l’unico vero ostacolo alla conquista del pianeta e sta facendo di tutto per disfarla puntando sulla donna, che è al centro dell’umanità.   
La regola principe che è alla base della famiglia è la seguente: “L’omo e la donna sono stati creati per completarsi come l’acqua e la sete. Soli non siamo niente, uniti siamo tutto”. 
Questa saggezza è stata dettata dalla natura ed è l’unico mezzo che abbiamo per riprodurci. 
La domanda che sorge spontanea è la seguente: perché tutta la sinistra, compreso il M5S, ha fatto quadrato iniziando una sporca guerra alla famiglia rappresentata al congresso internazionale di Verona? 
Questo comportamento evidenzia che è partito l’ordine di contrastare chi vuole fermare il disfacimento del nostro Paese, e la senatrice Tiziana Drago di M5S che è intervenuta al convegno contro il volere del suo capo Di Maio, se vuole essere coerente dovrebbe dimettersi dal proprio partito, e se non lo fa è evidente che sta facendo la furbetta ribelle. 
E’ scontato che l’unione famigliare fa paura, perché tornerebbe a fare figli protetti e demolirebbe tutte le motivazione sostenute dalla sinistra che ha sempre dichiarato l’invasione extracomunitaria come un bene assoluto utile a sostenere i servizi del nostro Paese. 
Il convegno di Verona apre uno squarcio su tante verità, e la gramigna che lo contrasta non sa più dove attecchire per denigrare i suoi contenuti facendo finta di non sapere che all’articolo 29 della nostra Costituzione la famiglia è riconosciuta partendo dal matrimonio. 
Naturalmente questa Crociata parte da molto lontano ed è diretta a convincere la donna a disfare il nucleo famigliare per essere libera di costruire la propria vita senza vincoli. 
Ci stanno scippando le nostre donne con false verità, perché questa è una campagna che non possono perdere.  
I diktat del potere sono squallidi ma precisi: cavalcare l’onda anti-famiglia convincendo il sesso femminile che non ha bisogno del maschio, e soprattutto fermare il convegno internazionale di Verona che può diventare pericoloso.  
L’ungherese Katalin Novák, numero due del partito di Orbán, ministro della famiglia, 41 anni, sposata e mamma di tre figli, attraverso il suo sorriso pulito, ci ha indicando la strada per risolvere anche i nostri problemi. 
La sua flat tax famigliare che sta ripopolando e rilanciando l’Ungheria è stratosferica.  
In 9 anni, dove sono stati investiti a favore delle famiglie il 4,8% del Pil, il numero dei matrimoni è esploso e il tasso di natalità è cresciuto dal 1,23% all’1,50. 
La ricetta è semplice: incentivi sul lavoro e aiuti economici alle famiglie. 
Chi si sposa per la prima volta e vuole comperare casa l’anticipo che deve versare alla banca l’ottiene come sovvenzione, e può chiedere il mutuo a tasso zero. 
La maternità può durare fino a tre anni, e chi vuole tornare prima non perdere le agevolazioni. 
Nel 2020, le donne al 4° figlio non pagheranno più le tasse sui redditi personali, e Orbán, che ha compreso che la famiglia è il centro della crescita di un Paese, per aiutarla investe annualmente più di 6 miliardi di euro. 
Non ci vuole un genio per comprendere che gli emigrati non possono ripopolare gli Stati dell’Unione. 
Il vero nemico da combattere è chi non vuole la famiglia al centro della collettività. 
Con l’aborto, dal 78 in Italia sono stati uccisi 6 milioni di bambini, e scandalizzarsi per il feto di gomma che il convegno di Verona ha fatto circolare è vergognoso. 
Oggi una donna resta incinta solo se lo vuole, e nella maggioranza dei casi lo fa per incastrare l’uomo ricco che, capendo la truffa, la molla e lei e costretta ad abortire.  
Scandalizzarsi per un gadget di gomma che riproduce un feto di 11 settimane, che è il tempo che trascorre per incastrare il ricco pollastro, è assurdo. 
Cari lettori, l’aborto ferma un cuoricino che batte, e abbiamo il dovere di difenderlo perché senza di lui l’umanità si ferma.
La famiglia è l’unico centro di potere che ha la forza di creare una società sana, e chi non la vuole è meglio che sia tenuto lontano dal potere…     

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