L’e-commerce in crescita e le luci dei negozi si spengono
Nel 2020 il Covid-19 ha fatto chiudere 90 mila esercizi mettendo a rischio i risparmi degli italiani
25/01/2021
di Mario Pinzi
La pandemia e il crollo dei consumi interni del 40% con punte tra il 60/70% nelle grandi città dello shopping come Milano, Roma, Torino, hanno prodotto una perdita che supera i 120 miliardi, portando in zona rischio gli investimenti delle famiglie italiane così suddivisi: 2.000 miliardi in contanti presso le banche, 1.500 miliardi in obbligazioni e azioni e il restante nel settore edile.
Purtroppo, se le luci dei negozi si spengono, gli immobili perdono valore e i risparmi degli italiani svaniscono come neve al sole.
La società Amazon è convinta che alla riapertura dei negozi il consumatore, per avere un prezzo scontato tutto l’anno, continuerà a comprare online e questa convinzione deriva dal fatto che, oltre al prezzo, il suo cliente ha la comodità di ricevere a domicilio quello che ha ordinato.
Ecco perché Jeff Bezos sta investendo 230 milioni per aprire due centri di distribuzione, uno a Modena e l’altro a Novara.
Purtroppo, il calo dei consumi abbinato al Covid hanno fatto aumentare drasticamente la mortalità dei negozi che, attraverso le loro luci, hanno sempre protetto i risparmi degli italiani.
La beffa è che Amazon non paga tasse, ma attraverso l’insistenza indiretta di Confcommercio il nostro Governo si è deciso ad applicargli una web tax che non supererà il 3% del suo giro d’affari in Italia, una presa in giro per gli esercenti, che sono la leva fondamentale per mantenere integra la ricchezza privata delle famiglie italiane.
Il miliardario Besoz, con le tasche piene di dollari, non ha calcolato il rischio di essere sbarcato nella terra della creatività che, attraverso le sue invenzioni, ha sempre sorpreso il mondo.
Il tempo passa, ma l’angoscia dei commercianti cresce, perché Conte non rimborsa i mancati incassi per far ripartire le attività e presto ai 90 mila che hanno già chiuso se ne aggiungeranno altri.
Il piano Marshall che avrebbe dovuto fare il Governo, lo sta facendo una start up bolognese attraverso una società specializzata al recupero dello sconto, che metterà i negozianti nelle condizioni di essere più competitivi di Amazon.
Con la possibilità di avere un prezzo giusto tutto l’anno, il consumatore ricomincerà a vivere le città ritrovando nell’esercente il consiglio giusto per l’acquisto e il piacere dello shopping ritornerà al centro dei desideri della collettività.
Attraverso la card “Rocati”, le partite Iva del commercio potranno aumentare la clientela, la fidelizzazione e con il recupero dello sconto riportare i bilanci in attivo.
L’aumento della clientela è stato realizzato costruendo una rete tra gli esercenti che, utilizzando il sistema della società Itarco, obbliga il consumatore a fare gli acquisti nei negozi che hanno aderito all’iniziativa.
Le vendite possono aumentare, perché il commerciante è stato messo nelle condizioni di offrire un prezzo più conveniente di quello offerto da Amazon, annullando così l’attesa dei consumatori attratti dai saldi di fine stagione.
La carta “Rocati”, che gli esercenti forniranno gratuitamente ai propri clienti, darà la possibilità di poter gestire le vendite attivando, senza limiti di tempo, qualsiasi tipo di promozione.
La genialità è stata quella di fornire al consumatore una carta utilizzabile in tutti i negozi affiliati che favorirà l’aumento del business, utile a fornire una concreta sicurezza per i futuri investimenti.
Secondo Confcommercio, l’obiettivo di crescita del nostro Pil, fissato dal Governo per l’anno in corso, non è credibile, perché è stato ipotizzato sull’utilizzo delle risorse europee e non sui consumi interni, che nel 2020 hanno subito una riduzione che supera il 40%.
Nel 2021, per l’emergenza Covid, i consumi caleranno e se non si corre ai ripari il Pil dell’Italia crollerà a picco.
L’associazione guidata da Carlo Sangalli conferma che la situazione è gravissima e il commercio per non morire ha bisogno di ottenere certezze: indennizzi commisurati alle perdite subite, regole chiare sulle riaperture e riduzione delle tasse.
Il piano Marshall ideato dalla start up bolognese va incontro a queste esigenze e sono certo che sorprenderà tutto il mondo, come fece Guglielmo Marconi con il suo radiotelegrafo.
Se il Governo Conte vorrà evitare una ribellione, dovrà intervenire obbligando il miliardario americano a pagare le stesse tasse che pagano gli esercenti italiani.
Anche Roberto Gualtieri, dinnanzi alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, ha confermato le previsioni negative fatte dal presidente della Confcommercio.
Il rapporto debito Pil del 2020 si chiude con un dato inferiore alle previsioni e anche per il 2021 le cose non andranno meglio.
L’emergenza pandemica è la leva di una dittatura globale e tutti noi dovremmo lottare per la libertà, quale sorgente di vita di tutte le attività umane volute dal Creatore.
Il pericolo di precipitare ci accompagnerà per tutto il 2021 e faccio questa affermazione perché tutti sanno che questo Governo è telecomandato dall’Europa che ci vuole rifilare il Recovery fund, dove ci rimetteremo 5 miliardi all’anno e questo imbroglio è stato pubblicato sull’Huffington Post da Andrea Del Monaco, l’esperto dei Fondi Ue.
Purtroppo, cari lettori, questa è la storia recente delle fregature europee e il nostri governanti invece di uscire dall’euro continuano a far distruggere l’Italia attraverso il nostro colpevole silenzio.
Conte non può risolvere questi problemi e Mattarella, se non vuole far fallire il Paese, dovrà permettere le elezioni per dare all’Italia una speranza di salvezza…
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