La Scienza muore quando diventa “fede”… specialmente nella business-brama
12/12/2022
di Andrea di Furia
Le trombe della propaganda sull’inizio di una nuova pandemia stanno cominciando a squillare con maggiore insistenza: prepariamoci dunque al bis del virus Cov-Sars-2 che è nefasto non soltanto per essere un attacco pilotato verso la corporeità umana, ma anche per essere l’inizio di un attacco decisivo alla già limitata libertà d’azione delle Persone nella dimensione Cultura, alla sempre più scarsa uguaglianza tra Elite e masse nella dimensione Politica, e della sempre più messa in pericolo della fraterna sopravvivenza di tutti nella dimensione Economia.
La nuova crociata antipandemica è al grido culturale della “fede nella scienza”. E qui vien da pensare a tutti quegli Scienziati veri, con la S maiuscola come Giordano Bruno, che ora si stanno rivoltando nella tomba. Loro avevano così chiaro che la Scienza non è una “fede” da essersi lasciati bruciare sul rogo da una “fede” che voleva a sua volta essere anche una “scienza”.
Cosa caratterizza oggi la Scienza - almeno al suo primo gradino definibile come quello degli Scienziati “San Tommaso” - è la necessita della ripetitività “percepibile” di un fenomeno per avvalorarlo.
La fede si caratterizza per la mancanza di questa verifica: la verità è rivelata da un’Autorità cui si è sottomessi, verso cui è vietato essere contrari o dubbiosi… pena la damnatio memoriae: dall’insulto sui media, alla radiazione e al carcere.
Già questo primo aspetto dimostra quanto siamo stati presi in giro dal potere sanitario mondiale (OMS+Produttori degli pseudo-vaccini OGM) in complicità con i vari Governi mondiali che hanno ripetutamente invitato le popolazioni inermi ad a vere “fede” nella loro scienza con la s minuscola.
Minuscola e riprovevole non-scienza che trae la propria forza dalla business-brama: dalla brama economica predatoria che non risponde ad esigenze sociali, in questo caso di salute pubblica, ma ad esigenze private di salute borsistica degli spregiudicati Azionisti della Aziende produttrici dei VGM (o pseudo-vaccini OGM).
Ora, su di un argomento giuridicamente sensibile come questo ma che ha trovato sorda come una campana rotta la quasi totalità (il 99,9%) della Magistratura, è importante comprendere cosa ha permesso la riuscita di un’operazione che ad una prima ipotesi scientifica basata sull'osservazione dei risultati appare perfida dal punto di vista culturale-sanitario, illecita dal punto di vita giuridico-statale, predatoria dal punto di vista economico-finanziario-mercantile della business-brama.
Partiamo dal primo atto: la messa in commercio di un farmaco non testato sulla popolazione mondiale (dichiarazione di Janine Small al Parlamento europeo).
Se ci mettiamo nei panni dei volenterosi produttori, abbiamo la necessità di coprire l’intero Pianeta, perché il fuoco della business-brama (rammentate il mantra delle “crescita continua”, non scienza ma altro atto di fede... mal riposta) dev’essere alimentata come il fuoco delle Vestali.
Ci serve un Paese-cavia, che dev’essere orgoglioso di fare da esempio da una parte (a ciò provvederà poi anche una campagna mediatica miliardaria H24, ricolma di lodi internazionali). Paese che, dall'altra, viene gratificato ufficialmente come “Capofila delle strategie vaccinali mondiali” già nel 2014, in attesa dell’inevitabile money-pandemia, poi verificatasi nel 2019.
Paese-cavia dal 2014, dunque, l’Italia che, per il solito eccesso di zelo a 90° che caratterizza tutti i governanti italiani, fa subito capire che vento tira con i 10 vaccini obbligatori del muscolare Ministro Lorenzin.
Ottimo segnale e primo passo indispensabile, in attesa dell’imposizione dell’obbligo vaccinale per tutti al momento dello scatenarsi del virus fuoriuscito dai Laboratori cinesi di Wuhan, ma finanziati da Paesi occidentali… dove queste ricerche sono vietate dalla legge o, al massimo, permessi nei laboratori militari in vista di una futura guerra biochimica.
Rammentiamo, per i distratti, che non solo ricerche e Scienziati premi Nobel hanno dimostrato la derivazione da laboratorio di questo virus, ma che il Governo lo ha indirettamente confermato (!) rendendo un reato qualsiasi indagine sulla composizione dei VGM caldamente consigliati al pubblico dei Cittadini.
Poteva l’Italia rifiutare questo prestigioso incarico? Direi proprio di no e per molti motivi.
Il primo, è il ricatto economico che la dabbenaggine da cattivo padre di famiglia di decine di governi ha reso possibile da parte dei Signori del denaro, che hanno facile gioco con il debito pubblico fuori controllo.
Il secondo, è che l’Italia non è un Paese sovrano neppure politicamente: è sotto il tutoraggio governativo della UE e sotto il tutoraggio militare della Nato.
Il terzo, è che i nostri Politici-Don Abbondio (vasi di coccio, tra vasi di ferro alla Macron) hanno visto come finisce chi, come Bettino Craxi, pensa di essere libero da tutoraggi sovranazionali.
Il quarto, è che vien assicurata ai Politici al Governo, che debbono fare la brutta figura con la Storia, l’immunità da disastro in mille modi: a cominciare dai contratti blindati e bianchettati con i produttori che togliendo responsabilità economico-giuridica degli effetti collaterali ai contraenti (Aziende produttrici dei VGM e Governi clienti) la scaricano sugli utenti finali con il ricatto del green pass e il cosiddetto “consenso informato”, che si è rivelato invece totalmente “disinformato”: nessuno che avesse saputo che quei VGM non erano stati testati, ritengo, avrebbe dato il suo consenso.
Ora questo riassunto di ciò che si è verificato richiede di comprendere, in modo scientifico, oggettivo, come ciò sia potuto accadere, visto che:
- dal punto di vista dell’etica culturale questa è mancata sia ai produttori, sia ai Governi, sia ai vari testimonial televisivi, sia ai costruttori dei format informativi
- dal punto di vista giuridico-costituzionale la tutela delle Comunità amministrate dai Governi è diventata la “stranissima” tutela dell’immunità dei propri Ministri e delle Aziende produttrici
- dal punto di vista economico si sono ovviamente comperati molti più vaccini di quelli che si dovevano comprare, e se ne dovranno smaltire un bel po’, mentre il danno ambientale da uso incontrollato delle plastiche è stato ampliato a dismisura.
Qui, come si può vedere bene, l’elemento istituzionale chiave che è crollato preventivamente è il Governo: divenendo l’elemento di punta che ha soggiogato con i suoi ripetuti DCPM sia un Parlamento imbolsito e poltrone, sia una Magistratura sempre meno “potere separato” e sempre più elitaria.
Com’è stato possibile? Tutti i Governi (Conte 1-2 e Draghi) erano per la “puntura salvifica di massa” senza se e senza ma, ritenendola sicura e sperimentata: rammentiamo la felice video-sorpresa del Ministro Speranza, di nome e di fatto, per la velocità dell’approntamento dei VGM? Rispetto ad una sperimentazione minima di 5-7 anni erano bastati 5-7 mesi.
Ecco di nuovo la velocità: quella della scienza, diceva Janine Small. Una scienza che non deve più verificare preventivamente se il proprio farmaco è o meno dannoso, secondo il sano principio di precauzione, ma che può infischiarsene perché è una “fede salvifica”: come quella che richiedevano i ciarlatani durante la corsa dell’oro negli USA approfittando dell'ignoranza dei pionieri.
E’ evidente che l’adesione del Governo italiano, ma non solo nel mondo, alle necessità della business-brama delle Aziende produttrici e finanziatrici direttamente o indirettamente dell’ossessivo OMS (vera Chiesa missionaria della puntura mondiale) era un atto dovuto.
Atto dovuto per il quale non va immediatamente ricercata una causa “umana” (mazzette, viaggi turistici ecc. come sta venendo fuori in altro ambito nella UE) bensì una causa sistemica.
E’ la dimensione sociale che sta ora dominando il sistema mondiale che è cambiata: non è più la Politica, ma l’Economia a dominare le altre due.
Siamo entrati nella Società gassosa economica, siamo usciti dalla Società liquida politica: restiamo in una discarica a cielo aperto di rifiuti sociali economici, politici e culturali, ma ora il cassonetto dell’indifferenziata che raccoglie i rifiuti sociali di tutte e tre le dimensioni è il Mercato (non è più lo Stato).
Questo vuol dire, piaccia o non piaccia, che sono le Elite economiche a guidare le danze: danze infernali, però, visto che la business-brama è già riuscita, in pochissimi decenni, a imporsi come comportamento unico economico distruttivo (di Persona, Comunità e Ambiente), come sentimento unico ideologico collusivo (complicità di Governi/Politici), come pensiero unico culturale dogmatico (la liberistica lebbra superstiziosa universitaria della “crescita continua”).
Occorre entrare in una nuova terminologia, comprenderla tutti per evitare deviazioni ritardatarie “di pancia” che soddisfano solo l’indignazione di chi sa ancora pensare con la propria testa, ma che non sono utili a modificare il sistema: la vera origine di tutta l'antisocialità moderna dal punto di vista "strutturale sistemico".
Occorre rendere fruibile questa più adeguata terminologia soprattutto ai giovani, a partire dalle Scuole superiori e le Università (dove manca del tutto la Cattedra di TRIdimensionalità sociale), per capire come l’urgenza non sia quella di trovare un colpevole umano: ciò non cambia di una virgola l’attuale più che mortifera Società gassosa a predominio economico-finanziario-mercantile che non sta certo dormendo, ma preparando altri succulenti manicaretti avvelenati per soddisfare la propria insaziabile e autoimmune business-brama.
La cosa più urgente è cambiare la struttura del sistema, iniziare a fare la raccolta differenziata dei rifiuti sociali economici politici e culturali in 3 diversi cassonetti specifici:
- la Scuola, per smaltire la lebbra della “crescita continua” e di tutti gli altri rifiuti culturali (che ora si trovano affastellati nel cassonetto dell’indifferenziata Mercato);
- lo Stato, per smaltire la metastasi tentacolare della “burocrazia” e di tutti gli altri rifiuti politici (che ora si trovano anch’essi affastellati nel cassonetto dell’indifferenziata Mercato);
- il Mercato, per smaltire la necrosi inflattiva del “denaro che non ha scadenza come le merci che rappresenta” (l’albero degli zecchini d’oro di Pinocchio, per i non pratici di Economia monetaria) e tutti gli altri rifiuti economici (liberandosi finalmente della commistione degenerativa e tossica dei rifiuti politici e culturali, che ora vengono raccolti nei rispettivi cassonetti differenziati).
Capendo la logica scientifica oggettiva, condivisibile da tutti, di un sistema sociale che fa la raccolta differenziata dei rifiuti economici, politici e culturali (altrimenti tossici e antisociali) e che rende sinergiche (non più conflittuali o parassitarie) Economia, Politica e Cultura… capiamo anche l’illogicità scientifica oggettiva dell’attuale sistema sociale in cui una dimensione domina le altre due: impedendo di fatto qualsiasi soluzione… al peggio che deve, inevitabilmente, venire. Anzi, che è già dietro l’angolo.
L’unico antidoto possibile al virus strutturale sociale (quello che come causa primigenia determina la possibilità dei VGM come nuova frontiera per una “crescita continua” che si stava arrestando per le pressioni ambientaliste, e che ha il vantaggio di non esse boicottata da guerre che servono a soddisfare altro tipo di business-brama) è stabilire per legge una nuova architettura sociale a sinergia TRIdimensionale (non più a predominio UNIdimensionale): la Società umana calorica che pratica la raccolta differenziata del sociale economico, politico culturale nei tre cassonetti dedicati (Scuola, Stato, Mercato).
Società umana “calorica” nel senso della termoregolazione: della capacità di moderare l’eccesso di unilateralità di ogni dimensione grazie all’apporto equilibratore delle altre due dimensioni sociali.
Capacità moderatrice che viene annullata completamente nella Società umana gassosa a predominio economico-finanziario-mercatile: qui tutto è ormai fuori controllo da decenni, nonostante i quadrupli salti mortali carpiati con avvitamento del sistema delle Banche Centrali.
In verità, rispettare i punti del PNRR non è la missione vera dell’Italia: la sua reale missione creativo-sociale-evolutiva è stabilire, prima al mondo, un sistema sociale a sinergia tridimensionale.
Si spera che possano comprenderlo gli Italiani… prima di morire per overdose di “fede nella scienza”, magari nel metaverso onirico-oppiaceo che vorrebbe rendere eterna la business-brama.
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