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La Germania e i suoi ministri incompetenti

Aver imposto le auto green mettendo in crisi un intero sistema produttivo potevano farlo solo dei folli


21/10/2024

di Ernesto Gori


Olaf Scholz è alla frutta è sicuramente alle elezioni del 2025 i cittadini lo inviteranno ad andare in vacanza.
Se al disastro produttivo dell’auto aggiungiamo che il grande statista, per far quadrare i conti dello Stato ha pensato di aumentare le tasse ai ricchi e calarle minimamente alla classe media, la frittata è completa.
Purtroppo, non avere il coraggio di dire che il green sull’auto è un disastro e occorre tornare in dietro, vuol dire che Scholz non ha imparato proprio nulla dalla collega Angela Merkel che nel 2005, prima di essere votata, affermò agli elettori che se fosse stata eletta avrebbe aumentato le tasse a tutti.
I politici europei restarono a bocca aperte nel vedere che attraverso la sua sorprendente sincerità divenne la prima donna Cancelliere, dimostrando a tutti quanto può essere grande il valore della verità.
Purtroppo, lo spocchioso Scholz, per la sua ottusità, non ha capito che stà distruggendo l’intero settore produttivo dell’auto europea.
Nell’Unione le immatricolazioni viaggiando al disotto dei livelli della pandemia e si attestano intorno al 20%.
Questo dimostra che tornare agli standard anti-crisi, sarà una pura chimera.
Insomma, Lasse Franco-Tedesco che sta guidando l’Europa, non ha capito che imporre una transazione energetica basata su criteri ideologici privi di concretezza, il disastro sarebbe stato scontato.
Nel nostro paese tutti i marchi sono in crisi: Stellantis dall’inizio dell’anno ha immatricolato 110.595 auto, Toyota 82.148, Volkwagen 79.625, Reneault 58.624 e Peugeot 53.796.
Questi numeri dimostrano che c’è in atto un disastro economico senza precedenti e occorrerebbe un briciolo di coraggio per affermare “abbiamo sbagliato tutto”, ma nessun politico europeo ha la forza di comportarsi come la Merkel che disse la verità.
In questo disastro, fortunatamente l’Italia è leader nelle super car e siccome i ricchi non piangono mai ha una sponda importante di difesa.
 La gente non vuole l’auto elettrica e in tutta la Ue si è registrato un calo di immatricolazioni che supera il 44%.
In Germania ha raggiunto il 70%, in Italia 40,9% in Francia 33,1%, in Spagna il 24,8%, e con questi dati sembra che il nostro Continente sia diventato ceco, perché   rimane impassibile e non fa nulla.
Cari lettori, una ricerca ha sottolineato che i cittadini tedeschi hanno giudicato incapaci i loro politi e questo giudizio dovrebbe farci comprendere che se questa Europa non cambia in fretta, saremo costretti a prepararci per una intelligente fuga.

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