L'Editoriale

L'asse franco-tedesco continua a umiliarci

L’errore di Conte? Una "mattonata" che rischiamo di pagare cara


02/07/2018

di Mario Pinzi


L’intesa maturata al consiglio europeo sull’immigrazione ha sancito 12 fregature che evito di elencare perché le avrete sicuramente già lette su altri giornali. 
Purtroppo, cari lettori, la furbetta Ue continua ad umiliarci e quando Salvini ha letto l'imbroglio che Conte aveva firmato, dalla rabbia gli stava venendo un infarto.  
Altro che vittoria. E’ stato un enorme inganno che, come ha scritto il collega Feltri, neanche Paperino ci sarebbe cascato. 
Adesso, se questo governo non vuole restare con il cerino della truffa in mano, ha l’obbligo di dimostrare ai propri elettori che lasse franco-tedesco per il vile affronto pagherà un conto talmente salato che il suo infarto sarà garantito. 
La vendetta che propongo non è una idea nuova, ma è supportata dal premio Nobel in economia Joseph Stigliz. 
Ci sono cose che per essere capite vanno ripetute più volte, e l’uscita dall’euro è una di queste. 
Sono anni che affermo che la rinascita arriva da tale decisione, e questa è la risposta che Conte dovrà dare all’asse franco-tedesco. 
L’economista della Columbia University afferma che l’euro è il nostro cancro e ci suggerisce di fuggire dalle grinfie della prepotenza franco-tedesca che ci sta soffocando. 
Per attutire il colpo della storica decisione ci consiglia di creare una moneta elettronica d’affiancare all’euro che, in un secondo tempo, prenderà il suo posto. 
Fuori dai vincoli Ue, l’Italia potrà saldare il debito estero creando dei titoli di Stato da distribuire alle ricche famiglie italiane che possiedono un patrimonio che supera gli 8.000 miliardi. 
Non nega che questa decisioni inizialmente creerà alcuni problemi, ma garantisce che i vantaggi saranno chiari e considerevoli. 
Un cambio più basso permetterebbe all’Italia di esportare molto di più, e con il calo della disoccupazione i consumi interni ripartirebbero, il turismo toccherebbe livelli eccezionali e le entrate del Governo diventerebbero più che soddisfacenti. 
A questo punto non resta che andare all’attacco per restituire “pan per focaccia”
Cari lettori, non possiamo sentirci in difficoltà per il passivo del nostro Stato, perché tutto il mondo è soffocato dai debiti. 
Secondo l’Institute of international Finance di Washington la cifra ammonta a 237 trilioni pari al 318% del Pil mondiale. 
Una situazione disastrosa che momentaneamente è stata supportata da interessi zero, ma questa enorme cifra, a breve, sarà esposta ad un rilancio dei tassi passivi voluti dalle Fed, e il debito pubblico dei singoli Paesi diventerà un vero problema. 
Insomma, la nostra situazione economica Statale con un passivo al 132% del Pil non è tra le migliori, e se non vogliamo diventare dei sorvegliati speciali dobbiamo riconquistare il controllo sul nostro debito come lo avevamo negli anni ottanta. 
Va sottolineato che in futuro il vero problema del mondo sarà il debito privato, dove le famiglie in parecchi Paesi del pianeta hanno già raggiunto un indebitamento che secondo l’agenzia di rating Dbrs supera il 150% del reddito.
Su questo fronte, cari lettori, l’Italia non ha problemi, e il nostro governo ha il dovere di sbattere in faccia all’asse franco-tedesco che noi italiani, nonostante la crisi, continuiamo ad essere i campioni del risparmio e l’uscita dall’euro non ci impensierisce…  

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