L'Editoriale

L'Esecutivo in carica? Apre pericolosi scenari di tensione sociale

È il caso del processo di decarbonizzazione delle centrali elettriche senza avere alternative


10/02/2020

di Mario Pinzi


L’esecutivo in carica umilia il buon senso e apre scenari di tensione sociale estremamente pericolosi. 
Privare i cittadini della propria dignità rendendoli soggetti anonimi privi di responsabilità sociale, si crea un ordigno che può esplodere in qualsiasi momento.  
Non si vuole ammettere che la perdita dell’individualità del singolo è molto pericolosa e l’Inghilterra con la sua fuga dall’Unione ha dimostrato di averlo compreso. 
L’immobilismo del potere presto dovrà affrontare una presa di posizione civile estremamente pericolosa. 
Faccio questa affermazione, perché è stato avviato un processo di decarbonizzazione delle centrali elettriche senza possedere una concreta alternativa. 
Questa dissennata decisione creerà un blackout che fermerà la produzione dell’industria manifatturiera del Paese, e se a questa tragedia aggiungiamo che la rete idrica è un colabrodo, i ponti sono pericolanti e la rete ferroviaria insufficiente l’esplosione sociale sarà inevitabile. 
Il comportamento del potere asservito all’asse franco-tedesco ha creato un’apatia politica che per essere rimossa deve ricevere una scossa nettamente superiore a quella che Boris Johnson ha dato al Regno Unito. 
E’ doveroso segnalare che questa passività collettiva ci farà deragliare come e accaduto al “Frecciarossa” e prima che sia troppo tardi, a debito, investiamo nelle infrastrutture mandando questa l’Europa a spazzare il mare. 
La grande sfida futura sarà quella della difesa degli Stati e della sovranità nazionale. 
Come possiamo farlo? 
Una strada la sta indicando Giorgia Meloni del Fdi che sta analizzando i successi di Donald Trump che hanno evitato il declino degli Stati Uniti. 
Se vogliamo guarire il nostro Paese dobbiamo avere una visione opposta a quella che l’Europa ci impone e dobbiamo ammettere che la coerenza della leader del Fdi è ammirevole e merita successo. 
Credo che sia opportuno non dimenticare che la seconda guerra mondiale scoppiò per eliminare un pericoloso dittatore e con la Merkel rimettersi nelle stesse condizioni del passato è pura follia. 
Cari lettori, dobbiamo combattere per una Europa composta da Nazioni libere, perché solo attraverso la sovranità monetaria si può difendere il desiderio politico delle prossime generazioni. 
Credo che non sia difficile comprendere che una democrazia senza autonomia diventa una dittatura camuffata che, solitamente, sfocia in qualcosa di veramente brutto.  
Tra i valori fondanti dell’Europa c’è la religione cattolica, e aver aperto le porte all’islam permettendo l’umiliazione del cristianesimo che sta annullando l’identità religiosa dell’Unione, è una colpa imperdonabile che presto presenterà il conto ai responsabili. 
Alla luce di queste verità, il compito dell’Italia dovrà essere quello di affermare ai burocrati di Bruxelles che i valori fondanti delle Nazioni vanno rispettati e se questa necessità non verrà accolta saremo costretti a porre fine all’insulto.  
La stagnazione economica si combatte difendendo la famiglia, abbassando le tasse e investendo in opere pubbliche utili al progresso economico. 
Non abbassiamo i toni della nostra protesta e rifiutiamo gli ordini sbagliati della Merkel che Giuseppe Conte e Roberto Gualtieri ci vogliono imporre.  
Combattiamo questa dittatura assurda e mandiamo a quel paese la presa in giro dell’austerity che non produce alcun ritorno in termini di creazione di valore utile a risolvere i problemi.   
Ovviamente l’esecutivo di Bruxelles non ammetterà mai di essersi sbagliato e proprio per questo motivo siamo costretti con le buone o le cattive far capire che questa Europa va riformata. 
L’economia italiana è in netto peggioramento e il nostro coronavirus è nato con l’euro che ha infettato la nostra industria manifatturiera. 
Siamo in sofferenza, e fino a quando non si risolverà l’infezione continueremo a vedere morti e delocalizzazioni imprenditoriali. 
Cari lettori, in un precedente editoriale avevo già annunciato che se Stefano Bonaccini avesse vinto le elezioni in emiliana, Matteo Renzi si sarebbe attaccato alla prescrizione per far cadere l’attuale Governo e garantirsi il travaso dei voti Pd verso il proprio movimento “Italia Viva” e alla luce degli insuccessi economici ottenuti da Giuseppe Conte dichiarati dal governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco il tempo delle elezioni sarà molto vicino.
La commissione Ue guidata dalla presidente Ursula von der Leyen, alla luce di quello che sta per accadere in Italia, se vorrà tenere unita l’Unione sarà costretta a condividere la presa di posizione italiana che vuole un Europa con degli Stati nazionali sovrani capaci di fornire una vera forza al vessillo europeo…  

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