Insegnamenti proverbiali
Obama e Trump si passano il testimone
26/03/2018
di Andrea di Furia
Come sempre, il primo gallo che canta ha fatto l’uovo. Questo afferma la saggezza proverbiale e lo conferma la realtà dei fatti. Dopo lo scandalo Echelon - i servizi di intelligence americani che spiavano con imparziale entusiasmo avversari e alleati – il tentativo di riacquisire una verginità accusando la Russia di interferenze sulle elezioni americane ci era parso un intelligente polverone sollevato per giustificare le diverse magagne in atto (culturali, politiche ed economiche) dello Stato che al momento vuole mantenere nelle proprie non pulitissime mani il potere assoluto per guidare le sorti del Pianeta.
Un altro proverbio, pur se inadeguato ad una civiltà materialistico-scientifica, ci chiarisce che la critica è interessata e che c'è in gioco un'esclusiva. Il Diavolo fa le pentole, ma non i coperchi: ed ecco allontanarsi la riconquista della verginità mediatica con l’affaire Cambridge Analytica: la società inglese che ha acquistato i dati raccolti da oltre 50 milioni di utenti Facebook. Dati che sarebbero stati utilizzati per influenzare il voto sulla Brexit e a favore della campagna di Donald Trump. Dunque, inutilità della Privacy in tutto il mondo!
Purtroppo dal punto di vista sociale tridimensionale (che esercitiamo settimanalmente da oltre un settennio) gli USA guidano le sorti planetarie in senso eminentemente anticristiano… nonostante si professino ostentatamente tali. Possibile? Ce lo chiarisce un altro semplice proverbio: l’abito non fa il monaco.
Infatti, basta mettere in relazione la semplice immagine evangelica della lavanda dei piedi con l’evidenza di come tutta l’economia, tutta la politica e tutta a cultura mondiale vengano messe al servizio della potenza finanziaria, militare e tecnologica degli Stati Uniti d’America... per togliersi dalla testa qualsiasi diversa idea in merito.
D’altra parte il Cristianesimo sociale di cui si chiacchiera spesso rimane tale, una sterile chiacchiera e basta, perché sempre dal punto di vista sociale tridimensionale non può essere inserito concretamente nel sistema sociale moderno – sia esso nazionale, sia esso mondiale – fino a che una dimensione sociale (ad esempio l’Economia) voglia conservare il predominio sulle altre due (Politica e Cultura). Fino a che il suo contenitore unico specifico (Il Mercato) persista a farsi contenitore unico anche per queste altre due dimensioni sociali, sostituendosi illecitamente a Stato e Scuola (i contenitori unici specifici di Politica e Cultura) e assumendone le redini.
In realtà, dedicare ogni singolo contenitore unico alla propria dimensione sociale – per darle il giusto spazio sociale che la fa respirare, agire e vivere correttamente - è il primo atto realmente cristiano che verrebbe compiuto nel sistema sociale umano... da 2000 anni a questa parte.
E questo non vuol essere un discorso “religioso”, ma “sociale”: nel senso che aver disatteso l'evoluzione strutturale tridimensionale ha un prezzo “sociale” alto, a carattere planetario: involuzione caotica e declino ovunque.
Testimonial di questo declino inarrestabile – se il sistema sociale nazionale e mondiale permane a 1Dimensione predominante sulle altre due (qualunque di esse vi piaccia di più) – sono i due Presidenti-pinocchio che si sono appena succeduti nelle elezioni americane.
Barak Obama benedetto nel nome e Donald Trump vittorioso nel cognome (l’uno Avvocato di successo, l’altro Imprenditore di successo) sono i testimonial sintomatici di un passaggio di consegne tra due tipologie di sistema sociale entrambe “a 1D” che, pur qualitativamente diverse (nella dimensione dominante, nel contenitore unico specifico, negli obiettivi interni ed esterni) condividono e coltivano il medesimo obiettivo egoistico di Superpotenza mondiale autoreferenziale.
Vediamo il sistema sociale malsano [malsano appunto perché strutturato “a 1D”] rappresentato da Obama fin nella professione di Avvocato: è la Società liquida di Zygmunt Bauman, dominata dalla dimensione politico-giuridica dei diritti e doveri nella Comunità, nella quale lo Stato assume indebitamente la funzione di contenitore unico anche della Cultura e del'Economia.
Società liquida che dopo due secoli e mezzo dalla nascita (1776) ha ceduto lo scettro del potere alla Società gassosa, dominata dalla dimensione economico-finanziaria della circolazione di beni e servizi sul Territorio, nella quale ultima il Mercato assume indebitamente la funzione di contenitore unico anche di Politica e Cultura.
Questo passaggio di consegne avviene però all’interno della stessa squadra e lascia immutato l’obiettivo egoistico di Popolo: essere la superpotenza guida del Pianeta imponendo la propria cultura, la propria politica e la propria economia a tutti gli altri.
Il fatto che si evidenzino due tifoserie pro e contro [curva sud per lo sbolognato Obama e curva nord per il cooptato Donald] dimostra quanto sia necessario un pensiero oggettivo e non colorato di simpatia/antipatia per comprendere ciò che si sta svolgendo proprio grazie al perdurare della malsana strutturazione “a 1D” anche nella Società gassosa.
Ci aiuta a comprendere il concetto di simmetria, rispetto ad un asse condiviso (la supremazia planetaria). Nella precedente malsana Società liquida americana l’elemento politico-giuridico veniva esercitato prevalentemente all’interno, mentre quello economico-finanziario prevalentemente all’esterno.
All’interno della Società liquida, anche se si è mancato il grande successo politico di eleggere la prima Presidente donna in un mondo tendenzialmente palestrato e maschilista, è tuttavia arrivata come canto del cigno l’elezione del primo Presidente nero in un mondo tendenzialmente razzista e bianco.
All’esterno degli USA, da più di un secolo, la dimensione economica nella Società liquida è stata opportunamente messa al servizio dell’obiettivo di supportare le mire egemoni della Superpotenza americana [in alleanza con la Superpotenza Inglese] ed ha svolto egregiamente il suo compito: rendere il Pianeta quel territorio unico in cui il Mercato globale finanziario americano nel bene (crediti) e nel male (debiti) fa il buono e il cattivo tempo.
Una volta raggiunto questo obiettivo però i Mangiafuoco della Superpotenza americana hanno rottamato il Presidente-pinocchio uscente, con ciò dichiarando obsoleta la Società liquida di Obama e imponendo un diverso Presidente-pinocchio come testimonial dell’arrembante Società gassosa.
Questo passaggio di testimone - che è parso troppo brusco a più di un commentatore, a più di un americano e specialmente, se rammentate, a più di un parlamentare repubblicano dello stesso partito di Donald Trump - in realtà è la naturale scelta tattica delle guide di quel Popolo, che calcolano sempre in anticipo di decenni i possibili contraccolpi alle proprie strategie.
Che cosa comportava infatti la predominanza della dimensione politico-giuridica, ad esempio all’esterno degli USA? Comportava la predominanza del principio di Uguaglianza nel rapporto con i propri alleati sul piano politico-militare (i Paesi della Nato) e la subordinazione della dimensione economica interna per mantenere il più possibile a proprie spese i costi militari, il predominio tecno-scientifico sulle armi di distruzione di massa ecc.
Con il raggiungimento della dimensione globale del Mercato, però, il pericolo giallo era sempre più evidente: tanto che gli analisti, anche indipendenti, hanno già previsto da tempo il naturale sorpasso dell’economia cinese su quella a stelle e strisce intorno al 2030… ma solo se permane l’attuale statu quo!
Ecco allora prodursi il rovesciamento simmetico di Trump rispetto ad Obama: via i trattati attuali che impediscono alla Superpotenza americana di continuare la sua corsa egemone perché con queste regole la supremazia economica va presto a carte quarant’otto; dentro l’applicazione dei Dazi su materie certamente mirate alla Cina ma che – cambiando le regole del gioco – minacciano come potente arma di ricatto economica soprattutto i propri alleati. I quali, sorpresi anch’essi, non si avvedono che non è più il principio politico di Uguaglianza che orienta la Società gassosa di cui Trump è pinocchio-testimonial bensì un distorto principio economico di Fraternità.
E il messaggio è forte e chiaro: “Caro alleato, se vuoi ancora godere dell’appartenenza al mio sistema economico-giuridico-culturale sappi che non si mangia gratis nel Mercato globale e soprattutto che certe autonomie - così come avviene nella catena produttiva - non sono ammesse dal nostro egemone copyright. Quindi quando dico investi più nelle armi non è un invito, ma il prezzo per ottenere la mia benigna attenzione; se dico di mettere degli embarghi (Unione Europea) o di approfittare di occasioni di attrito (Gran Bretagna) per mettere in crisi un potenziale Nemico (Russia, Cina, Iran, Siria ecc.) della nostra Confraternita economica devi darti sùbito da fare, e anche se ti sembra che questo sia un errore. I tempi sono stretti, quindi la pazienza è poca”.
Da zero a 100 i Mangiafuoco della Superpotenza americana [non certo il Popolo americano (tenuto nella precarietà perché pensi solo a sopravvivere) che li subisce e che viene solo passo a passo condotto verso lo scontro culturale, politico ed economico mondiale] sono pronti a tutto, anche a mettere a ferro e fuoco il Pianeta pur di conservare la supremazia ottenuta.
Serve a qualcosa lamentarsi? Serve a qualcosa chiedere con forza che si rispettino le regole? Assolutamente no, il caterpillar egemone non si cura delle formiche nemiche e tantomeno di quelle alleate che si faranno in quattro per trovare accordi di bottega.
Cosa serve? Serve comprendere che se nella posizione in cui si trovano oggi gli USA [+Gran Bretagna] si fosse trovata l’Italia o la Russia o la Cina il risultato sarebbe stato lo stesso identico! Perché verso queste decisioni porta inevitabilmente la strutturazione del sistema sociale moderno “a 1D”: che è tale anche in Italia, in Russia e Cina.
Adesso nell’America gassosa di Donald Trump è la dimensione politica che diventa strumento della dimensione economica dominante. Per cui all’esterno degli Stati Uniti d’America risuonano le fanfare militari, mentre al loro interno è l’aumento della produttività economica il vero obiettivo perseguito. Per questo si punta tanto sul lavoro [Trump che firma con dietro gli operai in tuta] e sul richiamo a casa delle Multinazionali: un perfetto rovesciamento delle prospettive, interne ed estere, dell’America liquida di Barak Obama.
Quindi occorre guardare ad altro che a banali contromisure da guerra commerciale o a genuflessioni a 90°, quando si è coinvolti in un gioco delle tre carte che può durare all’infinito se la strutturazione del sistema sociale attuale “a 1Dimensione dominante sulle altre due” non viene superata. E passare da questo malsano sistema sociale del ricatto continuo alla sana Società tridimensionale dei tempi attuali è l’unico mezzo concreto sottrarsi a questo ricatto.
Certo è un pensare sociale nuovo, questo, ma è possibile realizzarlo oggi da parte di qualsiasi Stato sulla Terra. Parafrasano Einstein: se viceversa si cerca di contrastare o eliminare i danni causati da un consolidato modo di pensare usando lo stesso vecchio modo di pensare… si vuole sterilmente l’impossibile.
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