L'Editoriale

Il piĆ¹ grave difetto degli italiani sta nello sminuirsi e nel pensare in negativo

Per colpa di Romano Prodi l’Italia è super indebitata, ma continuiamo a baciare le pantofole all’asse  franco-tedesco


23/09/2019

di Mario Pinzi


In questa società di pazzi senza cervello, ostili ad ogni logica, occorre evidenziare con forza la verità per far comprendere quanto è stato irrazionale perdere la sovranità monetaria. 
L’Europa, per avere una vera funzione sociale, dovrebbe rendere i propri cittadini proprietari della Bce e, inglobando il debito degli Stati che la compongono, sviluppare un commercio basato sulla meritocrazia. 
La logica di questa riflessione poggia su una verità incontestabile: più ampio è il mercato, maggiori sono i benefici per tutti, ma le produzioni devono confrontarsi sulla qualità del manufatto prodotto e non sui previlegi conseguiti dagli intrallazzi di potere come sta avvenendo in questa Europa guidata dall’asse franco-tedesco.  
Da questa incontestabile verità ha preso forza il nazionalismo che, diventando inarrestabile, sconfiggerà l’attuale dittatura.  
Attraverso questa verità, si può comprendere con chiarezza la necessità di riconquistare la sovranità monetaria utile a non distruggere l’industria manifatturiera produttrice di posti di lavoro e sogni. 
I consumi interni ripartano solo in questo modo e questa è l’unica leva che possediamo per sconfiggere il debito pubblico. 
Un direttore onesto ha il dovere di evidenziare ai propri lettori l’egoismo franco-tedesco che, attraverso le sue scelte politiche, sta distruggendo l’Unione. 
Questa brama di potere nasce da una mentalità dittatoriale avversa alla libertà degli Stati che fa ricordare i leader del passato. 
La mia affermazione può sembrare esagerata, ma vi posso assicurare che non lo è. Purtroppo il nostro debito pubblico continua a salire. 
La maggioranza politica che ci aveva fornito una speranza di riduzione attraverso la Flat- tax si è sfasciata e il nostro buco nero aumenta. Durante l’estate ha raggiunto i 2.409,9 miliardi, in aumento di 23 miliardi dal precedente annuncio. 
Cari lettori, è dagli anni ottanta che il nostro debito continua a crescere e tutti noi conosciamo di chi è la colpa. 
A volte la memoria è ballerina e proprio per questo motivo ritengo che sia utile ricordare il nome di chi emanò quest’ordine privo di senso logico: Beniamino Andreatta ordinò a Carlo Azeglio Ciampi, membro della Banca d’Italia, di non distribuire più il debito dello Stato alle famiglie italiane, ma di consegnarlo alla finanza speculativa internazionale. 
Con questo scellerato passaggio abbiamo perso il controllo sul nostro deficit e la voragine che si è creata continua a crescere. 
Allo stato attuale delle cose ogni cittadino, neonati compresi, ha sulla schiena 35.000 ero di debito. 
Il rosso dello Stato può scendere in fretta solo se gli 80 miliardi di interessi passivi, che annualmente paghiamo sul nostro debito, entreranno nelle tasche delle famiglie italiane. 
Purtroppo, giunti a questo punto, per risolvere il problema non basta mettere a dieta la finanza speculativa internazionale, ma occorre aumentare sensibilmente il prodotto interno lordo e la Flat-tax era la leva più efficace per risolvere il problema. 
Cari lettori, il Pil italiano è fermo intorno ai 1.800 miliardi e per farlo crescere servono i consumi interni. 
Il nostro debito è nato da un complotto e per creare un’opportunità concreta che inverta la rotta abbiamo l’obbligo di mettere mano ad alcune opere pubbliche come gli acquedotti, i ponti, le scuole, le strade e le case popolari che servono ad avere una pace sociale di sviluppo.  
Cari lettori, se facciamo tutto questo vi posso assicurare che il nostro Pil si raddoppierà e il debito scenderà sotto il 60% come lo era prima della genialata di Andreatta.
Purtroppo il buco della nostra memoria che dimentica i figli in auto è diventato talmente grande che ha scordato come si stava bene quando l’Italia possedeva la sovranità monetaria…      

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