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Il coraggio di sognare in grande

Da un campo di pomodori a 240 milioni di fatturato, il Gruppo Attianese dà lavoro a 350 persone e fa brillare il nostro Made in Italy


16/06/2025

di Mario Pinzi


Nel cuore del settore conserviero italiano, il Gruppo Attianese si afferma come un raro esempio di impresa che ha saputo coniugare visione imprenditoriale, radici famigliari e capacità di adattamento ai mutamenti del mercato globale.
Oggi a Guidare l’azienda è Daniele Attianese, che rappresenta la seconda generazione di un progetto nato negli anni Ottanta da un’intuizione semplice ma potente: “trasformare l’esperienza agricola del padre in un’impresa industriale solida, autonoma e proiettata verso l’estero”.
Nel 2024 il Gruppo della famiglia Attianese formato da Attianese SpA, Italia Meal Srl e Brunella Srl ha chiuso un fatturato di 240 milioni di euro di cui 159,5 milioni per la sola Attianese, con un EBITDA di complessivo di 48,3 milioni e utili netti per 32,5 milioni, di questi per Attianese 32,7 milioni di EBITDA e utili netti per 23,150 milioni.
L’azienda ha mantenuto una marginalità elevata nonostante il calo generalizzato dei prezzi nel comparto agroalimentare, soprattutto nel pomodoro.
“Il prezzo è sceso fino al 30%, ma siamo riusciti a mantenere il fatturato incrementando le spedizioni”, spiega con orgoglio il R.L. Daniele Attianese.
Un’efficienza operativa che non è frutto del caso, ma di investimenti mirati e strategici.
Tra le operazioni più recenti spiccano l’acquisizione di un nuovo immobile destinato alla creazione di uno stabilimento specializzato nel food service, un progetto da 26 milioni di euro e l’acquisto di uno scatolificio storico “CBM”, che consentirà all’azienda di essere autonomai anche nel packaging.
Con 150 dipendenti diretti nella sola Attianese e circa 300 a livello di Gruppo, la realtà campana non solo cresce, ma cerca “ulteriore manodopera”, soprattutto nei mesi di alta stagione (trasformazione del pomodoro fresco), dove i turni raggiungono picchi di 350 unità stagionali, per un totale di 650 unità impiegate.
I numeri raccontano una solidità aziendale di rilievo, ma è nel tessuto valoriale che si cela il vero segreto del successo del Gruppo.
Daniele Attianese parla apertamente di “coraggio”: L’audacia di investire ogni anno decine di milioni di euro, sfidando mercati complessi come quello arabo o giapponese, innovando senza dimenticare l’identità del brand, non è una cosa facile.
“La differenza rispetto ai nostri competitor, oltre alla qualità, quello che fa la vera differenza è il coraggio di fare le cose, di rischiare per evolversi” afferma il R.L.
Un altro valore impercettibile che emerge dall’intervista è il legame che la famiglia ha con il territorio e con la filiera agricola, dove affiora l’origine famigliare legata alla coltivazione del pomodoro San Marzano, un legame che si rinnova ogni giorno per non far svanire il simbolo del pomodoro italiano.
Va sottolineato che il comparto alimentare fornisce un contributo fondamentale per l’equilibrio dei nostri conti con l’estero e quindi non è esagerato definire il Gruppo Attianese un “Tesoro Italiano” che vale la pena spiegare e divulgare.
La crescita del comparto legumi è stata sorprendente: in soli quattro anni si è passati da 8 a oltre 67 milioni di euro di fatturato, grazie a un prodotto che incontra sempre più il favore del mercato globale.
Il futuro è già scritto: con l’avvento del nuovo stabilimento Brunella, previsto per il 2026, il gruppo prevede di superare i 350 milioni di euro di ricavi consolidati, entrando a pieno titolo tra i protagonisti del food service mondiale.
Domanda. Siete interessati ad una possibile quotazione in borsa?
Risposta.   Si, ci stiamo preparando, serve ancora qualche anno. Stiamo costruendo un gruppo unico e coeso. Quando sarà il momento non esiteremo.
“Dietro ai numeri, i progetti e le acquisizioni, resta una visione chiara: crescere restando fedeli ai valori che hanno permesso di compiere i primi cinquant’anni e oggi, più che mai, in un contesto economico incerto, il coraggio si posiziona al primo posto”, afferma Daniele Attianese.

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