L'Editoriale

Il Governo perde tempo mentre il problema economico si sta ingigantendo

Il piano di Colao, membro del Gruppo Bilderberg, è una gigantesca supercazzola che prende in giro gli italiani


15/06/2020

di Mario Pinzi


In mezzo a tante notizie negative ce n’è una positiva che ci rende unici. 
In questo anno bisestile il risparmio degli italiani è cresciuto di 107 miliardi e con questo sorprendente esito la nostra ricchezza ha raggiunto i 10 mila miliardi. 
I depositi bancari sono aumentati sensibilmente e il frutto di questo risultato nasce per il timore che l’Europa possa depredarci, ma se l’Italia decidesse di uscire dall’euro questa ricchezza diventerebbe la nostra forza. 
Il nostro benessere è in linea con il sistema economico mondiale basato sul consumo, ma il piano di Colao punta ad eliminare il contante che rappresenta l’unica ancora di salvezza che abbiamo. 
Le famiglie italiane, con un basso livello di indebitamento e una forte propensione al risparmio, godono di una forza finanziaria che nessun altro Paese europeo possiede.  
La guerra al contante che ci può trasformare in schiavi è cosa vecchia, ma Vittorio Colao, membro del Gruppo Bilderberg, con i suoi 120 consigli per non farci ripartire, l’ha fatta ritornare d’attualità mettendola al centro della sua strategia. 
Questa restrizione è talmente stupida che è in sintonia con il personaggio che l’ha riproposta.  
I soldi che una persona percepisce sono il frutto del proprio guadagno e quando li deposita in banca il Fisco è già stato saldato. 
Se poi il titolare del conto vuole ritirare in contante 30.000 euro dei cinquanta depositati, non capisco dove sia il problema. 
Il nero è un dilemma che nasce per gli sprechi del potere politico e il contribuente non può essere penalizzato per una colpa che non è sua. 
Chi deve essere fermato è il Governo che spreca e applica delle tasse che strozzano il cittadino obbligandolo a diventare un fuorilegge onesto. 
Il nero si può debellare solo se il potere esecutivo tassa in maniera equa chi produce ricchezza e gli permette di detrarre dalla denuncia dei redditi tutte le spese che sostiene nel corso dell’anno.  
Non è il contante che ci fa diventare scorretti, ma l’esosità dello Stato. 
Il rispetto della legalità deve essere preteso da una fonte credibile che, per i suoi comportamenti, non è certo questo Governo. 
Spesso l’agenzia delle entrate non comprende le attività che controlla e giudica evasore chi non lo è. 
Per questa sua incompetenza spende e fa spendere montagne di soldi in cause legali e attraverso questa perdita di tempo non è più in grado di scovare le evasioni mafiose che esistono nel nostro Paese.  
Chi pensa di eliminare il nero abolendo il contante vive in un altro pianeta e il consiglio che posso dargli è quello di farsi curare.   
La passarella di Conte a Villa Pamphilj  è una vera presa in giro e mi permetto di fare questa affermazione perché è talmente evidente che la funzione di questo sfarzoso evento è stata creata per soddisfare il narcisismo del premier che, al termine della pandemia, desiderava apparire in TV in compagnia della presidente della commissione Ue Ursula Von der Leyen, della direttrice del Fmi, Kristalina Gheorghieva, e della leader della Bce, Christine Lagarde, per dimostrare la sua ubbidienza utile a farsi sostenere nella futura carriera politica. 
Questa seconda supercazzola avviene mentre le realtà produttive attendono un aiuto concreto per ripartire. 
Come si fa a non comprendere che in questo momento le priorità del Governo dovrebbero essere quelle di risolvere il problema della disoccupazione, della produzione industriale e della riapertura dei negozi utili a incentivare i consumi? 
Per risolvere questi problemi fondamentali per il Paese, Conte e i leader europei dovrebbero avere la dignità di mettersi da parte lasciando piena libertà alle capacità individuali degli italiani che hanno dimostrato di saper accumulare una ricchezza unica al mondo.  
La grandezza del nostro Paese si può dimostrare solo se un nuovo leader avrà il coraggio di spezzare le catene europee e inizi a risolvere con determinazione i problemi sopra indicati. 
Purtroppo Sergio Mattarella non capisce, o fa finta di non capire, che senza la ripresa dei consumi l’Italia viene catapultata in una depressione socio-economica che porterà al fallimento le banche e se questa tragedia si concretizzerà il danno sarà irreparabile.      
Cari lettori, chiudo affermando che se le cose non cambieranno velocemente nel prossimo anno la maggioranza delle denunce dei redditi saranno negative e il Governo non incasserà neanche i soldi per pagare lo stipendio del Presidente della Repubblica…    

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