L'Editoriale

Il Governo lascia sola l’Italia che produce

Lo scenario della fase due - che non vede rimborsati i mancati introiti del settore produttivo - ci potrebbe portare al fallimento


04/05/2020

di Mario Pinzi


Lo scenario della fase due che non rimborsa i mancati guadagni causati dalla chiusura delle attività ci porterà ad essere divorati dal Coronavirus economico e al termine della pandemia capiremo l’errore che abbiamo commesso a non esserci ribellati. 
Tutta la nostra esistenza è un rischio e chi non lo capisce abita su un altro pianeta. 
Non si può vivere con il timore di morire per colpa di un’incapace che nessuno ha eletto. 
Da oltre due mesi c’è un fermo economico e il Governo non fa nulla per integrare i mancati guadagni che eviterebbero il fallimento del Paese. 
Questo è un comportamento strano che crea seri sospetti su questo esecutivo che non sa a quale Santo rivolgersi per nascondere la propria sudditanza europea. 
Per risolvere il problema economico causato dal Virus basterebbe ispirarsi al pensiero di Don Sturzo, il padre della Democrazia Cristiana, che nel dopoguerra fece risorgere l’Italia. 
Il prete intellettuale, per la limitazione della libertà imposta da questa guerra economica, senza se e senza ma, avrebbe mandato a quel “Paese” l’Europa e si sarebbe riappropriato della sovranità monetaria utile a fronteggiare le esigenze finanziarie del momento.  
Questa guerra è nata per affermare il globalismo che giudica il popolo un insieme di persone che non devono pensare con la propria mente per essere docili all’ubbidienza.     
Mentre per l’intellettuale religioso la società è formata da individui autonomi, ciascuno con i propri sogni, e liberi di sbagliare come ha voluto il Creatore. 
Una differenza di pensiero che deve far riflettere su chi vuole far crescere l’umanità e chi la vuole schiava per sviluppare il proprio business.  
L’Europa del boicottaggio, che ci ha bloccato l’approvvigionamento di materiale sanitario utile a salvare delle vite umane, fa parte del pensiero della globalizzazione e il suo vile comportamento dovrebbe essere punito e non dimenticato come è avvenuto nell’ultima guerra mondiale. 
Annientare i diritti individuali stimola la ribellione e blocca la crescita economica di un Paese.    
Insomma, quando un potere pensa di essere invincibile smette di essere legittimo e inizia la sua fine come sta accadendo all’Europa.  
I leader del passato che anteponevano ai loro interessi quelli del Paese hanno lasciato il posto a una classe di venduti che emanano decreti per garantirsi il futuro e taroccando la verità nella certezza di uscirne indenni.   
Chi ha buonsenso deve rivendicare il diritto alla diversità e non può accettare gli ordini sbagliati che emana questa Unione. 
Alla luce di quello che sta accadendo sorge spontaneo chiedersi se Giuseppe Conte si è preso i “pieni poteri” per facilitare la rinascita delle attività economiche del proprio Paese o per ubbidire con maggiore rapidità agli ordini imposti da Bruxelles. 
Non rimborsare i mancati introiti causati dalla chiusura delle attività è una pagliacciata governativa talmente rovinosa che non si può tollerare. 
I settori più colpiti sono le leve portanti del nostro Made in Italy: turismo, moda, automobili, bar, ristoranti, alberghi, parrucchieri e tutta l’ospitalità. 
La Cgia di Mestre stima che la diversità del comportamento del consumatore causato dal fermo porterà a un calo dei consumi di oltre 84 miliardi di euro e io aggiungo che se il Governo non comprende questo reale aspetto economico del problema deve essere cacciato.  
Personalmente mi domando: cosa deve accadere affinché il Presidente della Repubblica intervenga?  
Non vi è dubbio che una resurrezione immediata si ottiene solo se a fondo perso lo Stato rimborserà al settore produttivo i mancati introiti e se è vero che dall’ Oxford University e dalla Advent-Irbm di Pomezia è stato trovato il siero che annienta il Virus, l’unico problema da risolvere è quello economico che può essere realizzato con la sovranità monetaria. 
Cari lettori, chiudo dicendo che questa guerra in difesa della globalizzazione ha partorito anche qualcosa di buono, ma per capirlo occorre evidenziare la leva più importante di questa nefasta strategia che consiste nella distruzione del nucleo famigliare. 
Cosa è accaduto di tragico che vale la pena evidenziare?  
Il cambiamento della donna, l’essere più importante del pianeta, è stata spinta a mangiare la mela avvelenata della libertà sessuale priva di sentimento, una emancipazione erotica senza ostacoli finalizzata a distruggere con l’umiliazione il nucleo famigliare, ma qualcuno contrario ai dettami della globalizzazione ha pensato di fermarla e l’ha fatto presentando il virus della morte.
Questo aspetto del problema rivela una verità schiacciante che ci ha fatto comprendere quanto sia importante tornare ai veri valori che hanno reso grande il nostro Paese…     

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