L'Editoriale

Il Covid ha inghiottito la nostra dignità e 116 miliardi di consumi

Siamo al centro di un caos disastroso e il Governo sembra non rendersene conto


07/09/2020

di Mario Pinzi


Giuseppe Conte di fronte ai problemi economici causati dalla pandemia non dice nulla e resta in attesa del Recovery Fund europeo che, per le regole imposte, non serve per una immediata ripresa.    
Purtroppo, tace anche sulla sentenza della Corte di Giustizia europea che ha rottamato la legge Gasparri per favorire l’aggressione che Vivendi sta facendo a Mediaset (i giudici europei hanno sentenziato che la legge italiana che impediva all’azienda francese di acquistare il 28% del gruppo di Berlusconi era sbagliata e contraria al diritto Ue). 
Il leader pugliese non risponde all’aggressione perché è fortemente impegnato nella creazione del suo partito dove entreranno tutte le vecchie cariatidi della DC. 
Purtroppo il silenzio del Governo è imbarazzante e tutte le persone di buon senso dovrebbero ribellarsi invitando l’intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. 
Il gruppo francese guidato dal finanziere bretone Bollorè, agli ordini di Macron, sta cercando di impadronirsi del gruppo più importante della telecomunicazione italiana e il nostro Governo, se avesse un briciolo di dignità, dovrebbe contestare immediatamente la sentenza di Bruxelles utile a difendere l'informazione, un settore strategico del nostro Paese.  
Qualsiasi persona normale si sarebbe ribellata e se questo non è avvenuto è molto probabile che il premier Giuseppe Conte debba ripagare a qualche leader “straniero” il ruolo che ricopre.     
La nostra decadenza è sotto gli occhi di tutti e basta leggere le stime sulla spesa delle famiglie prodotta dall’Ufficio studi di Confcommercio per comprendere quanto è grave la situazione. 
A fine anno il calo dei consumi si attesterà intorno al 12% toccando quota 120 miliardi, dove la Lombardia, capitale economica del Paese, supererà da sola i 30 miliardi. 
Secondo la ricerca, il calo dei consumi deriva principalmente dalla mancanza del turismo straniero e dalla non presenza degli studenti universitari segregati dall’emergenza sanitaria. 
Alla fine dell’anno la perdita complessiva delle vendite farà calare di 10 punti il Pil coinvolgendo tutte le aree del Paese. 
Cari lettori, voglio farvi una confidenza: dopo anni di gloria, vedere ogni domenica che la Ferrari viene umiliata dalla Mercedes, mi fa star male e per non farmi venire un infarto cambio canale. 
A questo punto, tradimento, incapacità e codardia fanno tornare con forza il desiderio di mandare, senza ripensamenti, il Governo e l’Europa intera a spazzare il mare. 
Ora desidero presentarvi un personaggio influente che l’establishment europea vorrebbe veder morto. 
C’è un Kennedy di sinistra che non piace alla sinistra e non piace perché ha decretato che le leggi europee sono “Naziste”.   
Robert senior, nipote di John Fitzgerald, a Berlino ha parlato contro le politiche del governo europeo e l’ha fatto alla presenza di 80 mila giovani invitati dal movimento “Pensiero laterale” fondato dall’imprenditore Michael Ballweg. 
JFK ha iniziato il suo discorso affermando che la grande stampa degli Stati Uniti aveva sottolineato che stava andando in Germania a parlare con dei nazisti, ma quando si è trovato sul palco ha affermato che stava vedendo dei giovani che amano la democrazia e desiderano essere governati da politici corretti e ha aggiunto: “La pandemia è stata orchestrata per ottenere l’ubbidienza delle popolazioni. I governi amano le pandemie, perché permettono loro di avere il controllo delle masse”. 
E se tutti noi riflettiamo sul comportamento del nostro Governo non possiamo dargli torto. 
Un altro punto che ha sottolineato è stata la schiavitù: “L’unica cosa che si deve fare per rendere le persone schiave è spaventarle e se ci riesci ottieni quello che vuoi”. 
La cosa più importante che ha evidenziato nel suo discorso è il cancro del Globalismo e vi riporto in sintesi la sua frase: “Settant’anni fa mio zio John F. Kennedy è venuto in questa città perché Berlino era la frontiera contro il totalitarismo globale. Mio zio è venuto qui e ha orgogliosamente detto al popolo tedesco: Ich bin ein Berliner. Oggi tutti quelli che sono qui possono orgogliosamente dire un’altra volta: Ich bin ein Berkiner”. 
Cari lettori, il globalismo capeggiato dalla Cina comunista sta utilizzando le stesse armi che Hermann Goring uso per instaurare il nazionalsocialismo, e Kennedy ci ha ricordato che in ballo c’è la libertà personale e quella del nostro Paese…

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