I Poster della violenza
Una risposta all’intervista di Anna Maria Bernini rilasciata a Libero
18/11/2024
di Stefano Storti
L’intervista fatta dalla collega Elisa Calessi di Libero al Ministro Anna Maria Bernini, lascia senza parole e ho pensato di riportare ai lettori alcune delle sue risposte.
Domanda: Ministro Bernini, cosa ha pensato quando ha visto i manifesti, apparsi a Bologna, con il volto suo e della presidente del Consiglio insanguinati?
Risposta: Mi hanno colpita molto. Il giorno prima c’era stata una pseudo manifestazione, sempre a Bologna, dai centri sociali terminata in vergognosi scontri contro le forze di sicurezza. Ieri quei manifesti che richiamavano altra violenza. E, guardi, poteva esserci il volto di qualunque altro esponente del governo, il risultato sarebbe stato lo stesso. E il clima di tensione, di odio, di scontro che si stà alimentando che non mi piace. Non voglio drammatizzare. Ma può diventare pericoloso sottovalutarlo”.
La mia risposta: Purtroppo cara Ministra questo pericolo lo sottovalutate dalla nascita del Governo di destra, perché l’obiettivo dell’opposizione è sempre stato quello di far cadere il governo e non di una collaborazione finalizzata a divulgare al mondo il rispetto del volere popolare. Onestamente non comprendo di cosa si senta colpita, quando non si fa nulla per fermare la violenza Stalinista.
D. Le università in questi mesi, sono state teatro di manifestazioni e di cortei di protesta legati alla guerra in Medio oriente, alla causa della Palestina. Cosa ne pensa?
R. Guardi, non si è trattato di cortei di protesta. L’opposizione è il sale della democrazia. Ma nei mesi scorsi abbiamo assistito ad atti di violenza intollerabili. E’ stato impedito di parlare, sono state allontanate persone dai nostri atenei per evitare le aggressioni. Sono stati occupati rettorati e sfasciate strutture pubbliche. Qui non centra nulla la guerra in Medio Oriente o il sostegno alla Palestina. Non possono esserci toni giustificazionisti. Ieri come oggi siamo di fronte alla stessa violenza che si autoalimenta”.
La mia risposta: Cara Anna Maria Bernini, lei si è mostrata sorpresa nell’assistere a questi atti di violenza intollerabili, dove chi aveva un’altra opinione non poteva fiatare. Ha anche affermando che la scusa dei facinorosi sulla guerra in Medio Oriente era una squallida bugia. A fronte di queste sua affermazioni, la domanda che sorge è la seguente: Lei dov’era quando la Fallaci avvertiva questo pericolo, affermando che la nostra opposizione malata avrebbe cavalcato qualsiasi scusa pur di abbattere un governo di destra?
D. Il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, ha parlato di “rivolta sociale”. Cosa ne pensa?
R. “Metto in fila tutti questi elementi e non posso che essere preoccupata per la deriva lungo la quale si vuole spingere il Paese, Landini forse ha dimenticato che il suo sindacato è quello che, per difendere lo Stato democratico “Stalinista”, con Lama fu contestato a La Sapienza dagli autonomi che lanciavano i sampietrini. Metto in fila anche le parole del segretario del Pd, Schlein (“La Stalinista è una mia affermazione non detta dalla Bernini), che ha parlato di olio di ricino. Non ho sentito parole nette di condanna, ed è molto grave”.
La mia risposta: Cara onorevole Bernini il Paese stà andando alla deriva, perché persone come lei che ricoprono ruoli importanti agli occhi dei giovani, non hanno il coraggio di creare una giusta opposizione contro questa facinorosa sinistra priva di buon senso e non mi venga a dire che il compito è del Governo.
Chi ricopre ruoli importanti come il suo, ha il dovere di affermare con decisione la propria protesta invitando i suoi superiori a reagire e deve continuare a farlo fino a quando non si arriva ad avere attiva risposta.
Le aggressioni che l’Italia sta subendo sono tante e cito quelle più importanti: L’invasione extracomunitaria, il ritorno dell’odio ebreo di Adolf Hitler, la globalizzazione e il green, sono dei cancri che devono essere estirpati e vedere un ministro dell’Università e della ricerca del Governo Meloni che quotidianamente è in contatto con i giovani e non afferma che quando si ospita una persona va rispettata la dignità umana che consiste nel fornire all’ospite una lavoro e un tetto sulla tesata, è una mancanza che non ha giustificazioni.
Purtroppo, il degrado che ci circonda nasce da questo mancato rispetto e non lamentiamoci se rubano la casa ai nostri anziani o ci violentano le nostre figlie, perché siamo noi che lo abbiamo voluto.
L’intervista continua, ma ho pensato di fermarmi, perché non vorrei diventare troppo offensivo.
Mi auguro che questo grido sia ascoltato…
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