Forma e Sostanza sociale, queste sconosciute
Conoscerle salverebbe la declinante civiltà attuale
22/09/2019
di Andrea di Furia
Se qualcuno si chiede come arrestare il potente declino della Civiltà occidentale – tra guerre guerreggiate e guerre taroccate sotto la patacca del peace kiping, sovranismi contro democrature solo osservando la dimensione politica, perché sono in atto anche guerre commerciali e boicottaggi in quella economica, e guerre valoriali e integralismi miranti a renderci irresponsabili in quella culturale - dovrebbe anche saper distinguere tra forma e sostanza del sistema sociale stesso.
E poiché forma e sostanza nell’epoca dei like e dei selfie sono ormai terminologie esoteriche per chi si occupa del sociale… procediamo prima a esemplificare la questione.
Prendiamo una sostanza naturale: il legno. Se volete tutti gli elementi basici presenti in ogni tipo di legno sono gli stessi: lignina, cellulosa ed emicellulose. Ma questa sostanza basicamente identica può determinare forme estremamente diverse come arbusti, siepi, alberi.
Sostanza e forma, dicevamo. Prendiamo una sedia di legno e uno stuzzicadenti di legno. Entrambi sono della stessa sostanza (il legno) ma hanno una forma diversa che li caratterizza e distingue. Se volessimo modificare la sedia in stuzzicadenti cosa dovremmo fare? Modificare la sostanza (il legno)? o la forma?
Sembra banale, qui gli oggetti stessi ci danno la soluzione: dobbiamo modificare la forma della sedia, non la sua sostanza… perché anche gli stuzzicadenti che ne risulteranno saranno di legno. Tuttavia quello che è banale per noi relativamente ad un oggetto inerte… è diventato un regno inaccessibile nel sociale.
Nella vita della Società umana attuale, infatti, si vuole modificare solo la sostanza, ma non la forma del sistema sociale. Per cui di fronte all’anelito di voler modificare un sistema obsoleto come l’attuale, vero colabrodo di velleità strombazzate come sociali, si cerca sempre e solo di modificare la sostanza (il legno) e non la forma del sistema (=la sedia di legno).
Legno sociale che – anche in buona fede, ma questo non esime dalla responsabilità di un “errare” che da umano perseverando è diventato ormai diabolico - di volta involta viene declinato come lotta per la libertà dei singoli, delle Comunità e dei territori; come impegno per la giustizia verso i singoli, le Comunità e i territori; come sforzo costante per la soddisfazione dei bisogni dei singoli, delle Comunità e dei territori.
Dunque, tornando nell’esempio, cosa si stanno sforzando gli statisti nel modo per cambiare in meglio la Società umana? Di fronte al compito di modificare il sistema attuale (=la sedia di legno) per trasformarlo in stuzzicadenti (= un sistema più umano e migliore e attuale) costoro – esercitando vero e proprio accanimento terapeutico traslato nel sociale! - modificano in continuo la sostanza del sistema (il legno) e non la forma del sistema (la sedia).
E allora via: ecco chi propone di fare una sedia di ferro, chi una sedia d’oro, chi di carta, chi di vetro. Chiamala pure libertà per, giustizia per, soddisfazione di bisogni per… sempre e comunque sedia è! I furbissimi poi pensano di fregare tutti proponendo persino stuzzicadenti a forma di sedia.
E’ sempre la forma di sedia che si mantiene, ad esempio ingrandendola e moltiplicandola per una migliore crescita e un migliore equilibrio di rapporti interstatali, come nel caso dell’Unione Europea-sedia rispetto ai singoli Stati membri-sedia di partenza. Risultato? L’abbiamo sotto gli occhi: crescita dell’antisocialità e degli squilibri invece del contrario che ingenuamente/menzogneramente si dichiarano.
Dunque serve operare sulla forma del sistema sociale, serve modificare la forma della sedia sociale su cui da secoli vivacchiamo ondìvaghi. Serve imparare come farlo, come organizzarsi dapprima mentalmente. E qui soccorrono due regole auree strutturali, una negativa (non fare!) e una positiva (fare sùbito prima di qualsiasi altra cosa!) rispettose di qualsiasi sostanza/obiettivo sociale si debba usare.
Prima regola aurea per modificare il sistema sociale: non si deve mai agire sulla sostanza (il legno degli obiettivi). E’ finito il tempo in cui la modificazione della sostanza (l’obiettivo sociale che si persegue) comportava anche la modifica della forma del sistema sociale come automatismo creativo.
Oggi – dopo decenni di continuo aumento dell’antisocialità, nonostante il continuo perseguimento di obiettivi sociali - modificare la sostanza produce automatismi solo distruttivi: tanto che la cultura è diventata anti-cultura, la politica anti-politica e l’economia anti-economia. Tanto che la povertà dilaga nei ceti medi, il lavoro latita sempre più e aumenta la precarietà, la corruzione gode di sempre miglior salute, la famiglia annaspa tra bambini e anziani, la Scuola diventa obsoleta e diseducativa.
Seconda regola aurea per modificare il sistema sociale: si deve agire solo sulla forma: e sùbito! Filosoficamente è l’apriori assoluto da cui partire oggi, socialmente è il primo step come dicono gli esperti, la priorità assoluta da attuare.
Vuoi cambiare il legno-povertà? Vuoi dare il legno-lavoro? Vuoi intervenire sul legno-corruzione? Ti interessa il legno-famiglia oppure il legno-riforma della Scuola? Persegui la libertà, la giustizia, il benvivere? Se non ti piacciono i risultati fino ad ora raggiunti negli ultimi due secoli – e soprattutto se non vuoi aggravarli con il tuo agire (perché pensare di essere in buona fede non esime te, come non esime le generazioni prima della tua, dalla triste responsabilità dei risultati antisociali che subisci tu ora e pensi di dover modificare con il tuo attivismo) devi agire sulla forma del sistema sociale (la struttura sedia) e non sulla Sostanza (il legno-obiettivo sociale da raggiungere).
Questa chiarezza è fondamentale per chi pensa di agire nel sociale in modo fecondo, produttivo e senza gli attuali handikapp sociali strutturali. Senza questa chiarezza anche cose che sembrano eclatanti (e lo sono in realtà, e servono in realtà) come l’avvento di Greta per il clima non porteranno che frutti striminziti, invece che copiosi e abbondanti.
Dunque, se questa chiarezza delle due regole auree strutturali, formali, è raggiunta possiamo proseguire. Come la sostanza del sistema (il legno-obiettivo sociale di libertà, giustizia, soddisfazione dei bisogni) ha le sue componenti basiche, così pure la forma del sistema ha le sue componenti basiche: la dimensione culturale, la dimensione politica, la dimensione economica. Queste tre componenti basiche strutturali del sistema sociale determinano l’attuale forma del sistema sociale (la sedia).
Forma attuale che rende il sistema antisociale sempre e comunque, indipendentemente dall’obiettivo-legno perseguito. Questa forma è data dal predominio strutturale di una dimensione sociale sulle altre due, cosa che caratterizza il sistema sociale come monodimensionale. In sintesi: sistema sociale a 1D. Come risultato perciò abbiamo un sistema sociale-sedia enorme, monumentale e gigantesca che è diventata difficilissima da controllare e gestire e controllare da parte delle forze sociali. Mentre possiamo rilevare quotidianamente come le mafie (culturali, politiche, economiche) controllino il sistema e non viceversa.
Strutturalmente a livello mondiale oggi abbiamo la sedia-sistema sociale a base economico-mercantile, su cui posizioniamo tutti i nostri obiettivi sociali tridimensionali: culturali, politici, economici.
Tuttavia per soddisfare le attuali esigenze sociali della popolazione di un singolo Stato o, indifferentemente del Mondo intero, abbiamo bisogno oltre che della sedia economico-mercantile anche di una panca politico-statale e di uno sgabello educativo-culturale. Tre forme strutturali diverse! Non una sola assoggettante il tridimensionale (culturale, politico, economico) sistema sociale.
Quindi per agire sulla forma del sistema sociale attuale, con il legno utilizzato per la gigantesca sedia economico-mercatile cui siamo evolutivamente pervenuti oggi dobbiamo:
- a) ridurre le dimensioni della sedia economico-mercantile, risanandone l’aggressiva cancerosità sociale
- b) costruire con parte del legno recuperato una panca politico-statale, riducendone la corrosività sociale
- c) costruire con ciò che resta lo sgabello culturale-educativo per tutelare la libertà individuale responsabile: la più feconda e positiva per le Persone, le Comunità e i Territori dell’intero Pianeta.
Agendo così sulla forma del sistema sociale evolviamo da un sistema monodimensionale antisociale ad un sistema tridimensionale equilibrato e sociale davvero. Adesso alla tridimensionalità degli obiettivi sostanziali culturali, politici ed economici dell’intera Società umana (il legno) corrisponde la tridimensionalità strutturale della forma del sistema sociale. Forma e sostanza tridimensionale si corrispondono perfettamente: la sedia economico-mercantile al legno-obiettivi economici, la panca politico-statale al legno-obiettivi politici, lo sgabello culturale-educativo al legno-obiettivi culturali.
Tre forme diverse (sedia-Mercato, panca-Stato, sgabello-Scuola) per tre sostanze sociali specifiche (il legno degli obiettivi economici, politici e culturali) da utilizzare. Così si crea l’equilibrio, così il sistema si evolve da monodimensionale antisociale a tridimensionale sociale.
Così il sistema sociale attuale passa dall'irresponsabile e violenta raccolta indifferenziata dei rifiuti sociali - rifiuti in realtà antisociali che si sono accumulati in ogni Stato sovrano da secoli o decenni di vita sociale e che identifichiamo in vario modo come Malasanità, Burocrazia, Precarietà ecc. – alla responsabile e amichevole raccolta differenziata dei rifiuti sociali.
Domandiamoci: “Ad una sana vita culturale (liberamente scientifica, artistica, religiosa), ad una sana vita politica (egalitaristicamente legislativa, giudiziaria, amministrativa), ad una sana vita economica (fraternamente produttiva, distributiva, consumistica) può dare maggiori vantaggi l'irresponsabile raccolta indifferenziata o la responsabile raccolta differenziata dei rifiuti sociali?”.
Semplice è rispondere. Nel primo caso sprechiamo molte materie prime sociali ancora riutilizzabili e non eliminiamo quelle esauste e corrotte, nel secondo possiamo riciclare opportunamente le materie prime sociali ancora riutilizzabili ed eliminare quelle esauste e corrotte.
Solo con la tridimensionale responsabile raccolta differenziata del sociale, in realtà, l’attuale anti-cultura può ridiventare Cultura, l’anti-politica Politica, l’anti-economia Economia. Solo così possono uscire dall'attuale buio antisociale le generazioni presenti e future.
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