Punto & Virgola

Fiducia nella Scienza e moneymedicina: รจ cambiato il sistema?


11/05/2021

di Andrea di Furia

L’uomo è di sua natura un essere fiducioso: impariamo ad esserlo nei primi anni della vita. Non da oggi: anche nella Bibbia si racconta di come Adamo ed Eva fossero fiduciosi e, perciò, facili vittime del Serpente. Tentatore che nei millenni ha avuto il volto del Sacerdote (suggeritore di guerre di religione) poi in tempi più vicini a noi del Politico (suggeritore di guerre tra Stati), e infine oggi dello Scienziato (suggeritore di guerra al Cov-Sars-2, nelle forme in cui sta avvenendo).

E, sempre, c’è stato un grido di battaglia per raccogliere le truppe: “Dio lo vuole”; “lo vuole il Partito”; “lo vuole il Mercato”.

In questo passaggio evolutivo - cosa innegabile dal punto di vista di un’individualità umana che si emancipa dal gruppo etnico - possiamo cogliere anche l’evoluzione del sistema sociale in cui viviamo:

  • prima caratterizzato da una Società umana solida a predominio unilaterale religioso (su Politica ed Economia) dall’ultima glaciazione alle teocrazie Orientali (es. Egitto dei Faraoni; Persia di Ciro);
  • poi una Società umana liquida a predominio unilaterale politico (su Economia e Cultura) dall’antica Grecia pre-platonica all’epoca delle grandi scoperte geografiche del XV secolo secolo d.C.;
  • e infine, ora, una Società umana gassosa a predominio unilaterale economico (su Politica e Cultura) dall’epoca del Rinascimento all’epoca delle Banche centrali, che stanno rottamando gli Stati sovrani.

Unilateralità che, all’interno di ogni singolo predominio, via via nel tempo delocalizza tutti noi da un’iniziale terreno sociale ad un finale terreno antisociale. Ed è questa dogmatica antisocialità terminale (che finisce per esprimere il campo religioso) a determinare il successivo predominio dimensionale politico-giuridico: la cui antisocialità terminale ha poi determinato l’attuale predominio economico-finanziario-speculativo dei Signori del denaro.

Unilateralità che caratterizza anche l’istituto chiave onnipervasivo in ogni tipologia unidimensionale di sistema sociale a una dimensione prevalente sulle altre due: la Chiesa durante l’epoca delle Religioni confessionali di massa; lo Stato durante l’epoca dei Partiti politici di massa; il Mercato durante l’attuale epoca della “Dittatura sanitaria”, ovvero della coatta farmaco-dipendenza di massa.

Chiesa confessionale (che sovrintende Stato e Mercato), Stato sovrano (che sovrintende Mercato e Chiesa) e Mercato globale (che sovrintende Stato e Chiesa): ognuna di queste istituzioni, dal suo specifico e diverso punto di vista, ha sempre chiesto fiducia incondizionata a tutti noi, per farci operare secondo i suoi illuminati obiettivi sociali: storicamente sani o insani che fossero.

Vivendo nella Società gassosa-economico-mercantile, oggi ci stiamo accorgendo sempre più che il ruolo della Religione confessionale è stato assunto dalla Scienza, direi meglio: dalla Tecnoscienza.

Nel contenitore dell’indifferenziata sociale Mercato, perciò, nascono nuove religioni tecno-scientifiche: il neoliberismo in ambito economico, il sondaggismo in ambito politico, la moneymedicina in ambito culturale.

Nata quest’ultima - la cui pesante dittatura (al tempo stesso culturale, politica ed economica) subiamo da oltre un secolo - agli inizi del ‘900 per l’intreccio clamoroso di economia e medicina nella mente ossessionata e geniale di John Davison Rockefeller. Prefessione? Monopolista!


Spregiudicato fondatore della Standard Oil, si accorge che grazie alla chimica organica si potevano alterare le molecole del “suo” petrolio, potendole trasformate in ogni sorta di sostanza medicinale.

Il grintosissimo John, che ama i monopoli (purché siano “suoi”), subodora il business colossale: ove fosse stato in grado di ottenere, anche in quest’area medica, il totale controllo delle filiere economiche, politiche e culturali!

In un certo senso è figlio d’arte, e una di quelle eccezioni capaci di superare il proprio padre! È infatti figlio di William Avery Rockefeller che (riporta Wikipedia): “era un presunto medico che si vantava di avere inventato e confezionato farmaci in grado di curare tutte le malattie, compreso il cancro. Nelle dichiarazioni di William c'era ben poco di vero e lo stesso John Davison non mancava mai di ammettere che suo padre non fosse altro che un ciarlatano”.

Forte di un’intelligenza brillantissima, di una brama economica straordinaria e di un animo totalmente privo di scrupoli, il nostro John travasa l’esperienza da squalo esercitata con grande determinazione e successo in campo petrolifero in questa nuova entusiasmante avventura: che gli trasmette ancor più il senso e la gratificazione di essere, per tutti gli altri, un Dio.

L'astutissimo John ha i soldi, le amicizie, le lobby e la spregiudicata inarrestabilità di un carro armato. È potentemente ispirato dal fervore messianico del pastore battista Frederick Taylor Gates, co-azionista della Standard Oil e con cui condivide le manie di grandezza.

Guarda caso (!) quest’ultimo è il benestantissimo avo di Bill Gates: che ancora vive della fake news di aver iniziato, povero in canna, in un garage e di aver inventato mentre ha comprato (e modificato con altri) il sistema operativo su cui poi ha a sua volta costruito il proprio monopolio miliardario.

Nel moderno Vate-vaccinico Bill, possiamo vedere risorto l’integralismo messianico, il fiuto per l’arricchimento –  l’investimento sanitario gli rende 20 a 1, dirà in un’intervista - e la stessa brillantissima intelligenza totalmente priva di scrupoli di John.

Tornando al fondatore della moderna moneymedicina, assistiamo a un crescendo rossiniano geniale: commissionato il rapporto Flexner sulle Scuole di medicina dell’epoca; imposta AMA (American Medical Association) con un’esemplare operazione di lobby al Congresso americano come l’unico organismo con il diritto di concedere licenze per le Scuole di medicina negli Stati Uniti; finanziate a pioggia le Università con cattedre mediche, in collaborazione di entusiasti amici miliardari; posti i propri uomini nei punti chiave; chiusi i rubinetti dei finanziamenti alle altre 600 scuole di medicina, solo colpevoli di essere concorrenti del suo monopolio… ecco che queste ultime (tutte di orientamento contrario alla dogmatica teoria dei germi, con cui Jhon giustificava dal punto di vista scientifico alle masse la sua ossessione chimico-farmacologica) sono costrette a chiudere.

Nasce così l’attuale dittatura sanitaria mondiale fondata sul fatto che la moneymedicina diventa religione a suon di dollari: ah, il potere del denaro!

Ne consegue che, se non vuol essere messo al rogo dai suoi integralissimi Adepti, ogni Medico oggi “non avrà altro Dio che la teoria dei germi” e il malato “non avrà altro Dio che il farmaco tecnoscientifico”.


Moneymedicina che si autodichiara Scienza non ammettendo contraddittorio, come una qualsiasi Religione confessionale. E pretende, come oggi dal sano non toccato dal Covid-19, fiducia incondizionata circa la sua interpretazione della salute: che mette a rischio la sua vita, come effetto collaterale del suo sostituirsi al naturale sistema immunitario.

Sistema immunitario che è perfettamente capace di affrontare qualsiasi epidemia anche se lasciato solo: la storia dimostra, ad esempio, che si è superata la “spagnola” (ben più aggressiva e mortale dell’attuale Covid-19) senza costringere le popolazioni a vaccinarsi.

Perché dovremo avere fiducia? Perché gli Organismi istituzionali di controllo, tutti colonizzati da provetti Scienziati certificati Big Pharma doc - che giustamente, finché nessuno la ostacola, fa benissimo a continuare a finanziare in un modo o nell’altro tutti coloro che contano (in Politica, nei Media, nelle Università ecc.) per ottenere il consenso delle masse alle sue azioni commerciali.

Si assume responsabilità dei propri eventuali errori, Big Pharma? Assolutamente no! Le scarica contrattualmente sul paziente o sui Governi. E le Amministrazioni? Neppure: ad esempio, con il Prep Act negli Usa nessuna amministrazione può essere citata in giudizio per danni in caso di emergenza sanitaria. Stesso esito per le misure sanitarie prese per fronteggiare il coronavirus più telegenico della storia.

Dunque, non si chiede fiducia ma si pretende fede incondizionata: come adesso sul Covid-19, perché questo dovrebbe andare a vantaggio di tutti indubitabilmente. Peccato che già altre esperienze hanno dimostrato che questi Organismi di controllo della salute pubblica non sono affidabili, nonostante i soldi spesi per condizionarci.

Pensiamo ad esempio al DDT: nell'ottobre 1945 era disponibile per la vendita pubblica negli Stati Uniti, promosso dal Governo e dall'Industria per l'uso come pesticida per l'agricoltura e persino per la casa!

Gioiosi spot televisivi dell’Organismo istituzionale di controllo CDC - Centri per la prevenzione e il Controllo delle Malattie, Agenzia federale degli Stati Uniti facente parte del Dipartimento alla salute e dei servizi umani con sede principale ad Atlanta, Georgia - tranquillizzavano le massaie, serenamente spruzzanti il DDT sulle pareti di casa, perché non c’erano problemi per uomini e animali.

Business colossale che, facendo ovvia resistenza Big Pharma con tutta la potenza del denaro, è stato fermato solo 27 anni dopo: nel 1972 il DDT fu vietato negli USA, nel 1978 in Italia e dal 2004 è in vigore un divieto mondiale  (formalizzato dalla Convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti) nell'uso agricolo.

Fatto curioso: la messa al bando di un preparato così dannoso per uomini e animali  - eppure serendipicamente straconsigliato da Governo e Organismo di controllo preposto alla salute pubblica, come avviene con gli attuali vaccini sperimentali - è poi stata riconosciuta come un fattore importante nel ritorno dell'aquila calva (l'uccello nazionale degli Stati Uniti) e del falco pellegrino dalla quasi estinzione.

Adesso ci viene chiesta la fiducia per aderire a una vaccinazione emergenziale, non correttamente sperimentata, per la quale ancora una volta viene bianchettata qualsiasi voce contraria perché i "vantaggi sono superiori ai danni".

Ma quali sono i fatti concreti che ci tranquillizzano in merito?

Non ci sono, né dal punto di vista logico né da quello scientifico:

  1. abbiamo un vaccino sperimentato? No: dobbiamo fidarci perché (ci martellano H24) non c’è materialmente il tempo - e non possiamo certo attendere i minimo 7 anni che servono per una precauzionale sperimentazione - dato che siamo in emergenza. Serve perciò un'opportuna divisione dei compiti: Voi cavie provate a vedere cosa succede, noi Produttori stiamo alla finestra e spettacolarizziamo le classifiche di tamponi, contagi e decessi.
  2. uno dei motivi per cui non si è vaccinata la prima Sars è per il sensibile rischio di “potenziare” la malattia: che si è estinta da sé!
  3. mentre cosa sono le inopportune varianti inglese e portoghese, più aggressive? Probabili potenziamenti della malattia da verificare sùbito, non tra anni. Dunque non varianti naturali del virus che, quando naturali, perdono via via la carica potenziale originaria mentre i sistemi immunitari si adattano.
  4. la proteina spike poi, che è proprio quella che i vaccini fanno produrre al corpo umano dei vaccinati, è risultata, naturalmente a posteriori, molto pericolosa. Secondo un recentissimo studio del Salk Institute for Biological Studies di San Diego: “Covid malattia vascolare, proteina Spike danneggia le cellule”. Questo spiega il collegamento alla vaccinazione di quegli effetti vascolari dannosi di cui, nei mesi passati, si discuteva se fossero o meno collegati al vaccino con dubbiosi Adepti di Big Pharma.
  5. altro recentissimo studio - “Identifying post-vaccination complications and their causes: an analysis of COVID-19 patient data” di America’s Frontline Doctors - spiega le complicazioni vascolari che colpiscono i vaccinati affermando (dopo aver trovato riscontri in merito su tre vaccini esaminati) che chi si vaccina deve molto ben considerare il rischio che si assume nonostante i farmaci abbiano avuto il via libera da Governo e Organismi di controllo.

Probabilissimamente, visto come ci si è mossi, entro una quindicina di anni e forse prima avremo conferme inoppognabili, come per il DDT, di questi rischi altissimi: ora snobbati e non resi evidenti per l’opacità dei dati che ci sono quotidianamente offerti.

Nel frattempo - in quanto vaccinati o per paura o per disperazione o per obbligo - è consigliabile rivolgere la propria attenzione a San Gennaro e simili espedienti salvifici, che ci appaiono più degni di fiducia dei vari Virologi saliti sul carro della prima sperimentazione mondiale di farmaci così fortemente voluta, e preparata da anni, dal prode Bill Gates e compagnia cantando: avallata con solerte eccesso di zelo dai vari (spaventati? non informati? opportunistici? altro? scegliete voi) Partiti al governo.

Vi ricordate il mantram:Prima di tutto la salute degli Italiani”? Come si fa a sostenerlo logicamente, sulla base della mancanza di dati certi e con potenziali rischi enormi di cui - e ciò è un'aggravante conferma indiretta che tutta questa sicurezza non la si ha affatto - nessuno dei recitanti (perfino chi fa le punture!) si vuole assumere la responsabilità per danni?

E’ un mistero per chiunque… tranne per chi sappia osservare la struttura attuale del sistema sociale, causa prima efficiente di questi comportamenti antisociali non rispettosi della dignità umana.

Viviamo infatti in una Società gassosa: ossia il sistema sociale è caratterizzato e favorisce solo ciò che è importante per l'onnipresente, onnioperante e onnipotente volontà della dimensione Economica.

Volontà che, tradotta in esseri umani, vuol dire la volontà (sana o insana che sia: va bene finché fa bene al business) dei vari Bill Gates e, nel caso specifico, di tutti i missionari della moneymedicina quotata in Borsa.


Fino all’inspiegabile eresia di Joe Biden (“Sospendiamo i diritti di brevetto, ecc.”), gli esponenti di Big Pharma (che riconosci dall’ideologica avversione snobistica o sdegnata per le possibili cure alternative al vaccino) erano lì ad autocelebrarsi eticamente e politicamente per quanto erano bravi al servizio della salute dell’Umanità.

Ma come li si è toccati nel portafoglio… ecco lo sdegno e l’alzata degli scudi: Big Pharma insorge. E come si può non capire questa accorata protesta, da chi è stato colpito dal fuoco amico di uno che si è contribuito ad eleggere?

La Società gassosa premia questo "badare al sodo" su tutto perché raccoglie indifferenziati tutti i “rifiuti sociali” culturali, politici ed economici nel cassonetto unico Mercato. Il Quartetto Cetra canterebbe: "Business, tutto si fa per te...".

Non ci si può scandalizzare o gridare al complotto per il fatto scontato e banale che il profitto di Big Pharma determini l’azione soccorrevole dei Governi e il consenso a una voce del mondo culturale al proprio operato. Il denaro, e le forme per metterlo in circolazione quando serve e quanto basta - come nei bugiardini dei farmaci - non le manca. E' il sistema a predominio economico che banalmente lo rende possibile, anzi: economicamente virtuoso! Fa bene al PIL.

Il problema ulteriore - causato da questo intreccio gordiano tra le tre dimensioni sociali oggi a guida dollaro-economica, ma presto potrebbe esserlo a guida yuan-economica – è l’evoluzione ipotizzabile per l’uomo di inizio terzo millennio da quando la Tecnoscienza ha cominciato, lei (!), a determinare gli investimenti economici.

Evoluzione prossima ventura per le future generazioni, di cui questa prima sperimentazione mondiale è un tassello importante per creare nuove utili abitudini e comportamenti passivi: che si riverberano poi sulla Persona (vista come “creta creativa” di una distopica evoluzione tecnoscientifica bio-meccanica), sulle Comunità (viste come passivo oggetto del controllo delle élite al Governo) e sul Territorio-ambiente (visto come ambito da depredare di materie prime per ogni e qualsiasi improbabile iniziativa economica).

Ancora una volta vale la pena accorgersi che l’unidimensionalità antisociale del sistema (oggi a predominio economico) è ciò che in prospettiva, fa più danno dei vaccini di Big Pharma. Se manteniamo il cassonetto unico del Mercato globale, prepariamoci a consegnare le generazioni future a un triste destino: prive di libertà culturali come Persona singola, prive di diritti e tutele giuridiche come Comunità, prive di sussistenza economica come Territori economico-ambientali sempre più sterili e devastati.

Eppure qualcosa di buono c’è, in tutta questa spietata e violenta sopraffazione sociale: sta svegliando coscienze che si erano assopite nella frenesia dei ritmi della vita moderna. Ci rende consapevoli che il vero nemico del sociale moderno non sono i furbissimi John o Bill, ma è il sistema stesso così come è strutturato: a una dimensione sociale prevalente sulle altre due (che soffoca e manipola a suo stretto uso e consumo).

Loro, i Jhon e i Bill, sono solo fortissimamente avvantaggiati da questo caotizzante sistema antisociale, di fatto fuori controllo da parte dell’uomo. E, chiamali scemi, astutamente se ne approfittano.

Tuttavia, il vero problema sociale originario da risolvere - quello più urgente, perché offre supporto e forza ai vari furbetti del sistemino - è la raccolta indifferenziata dei “rifiuti sociali” che viene praticata in questa struttura sistemica unidimensionale.

Agire su tutto il resto - povertà, lavoro, precarietà, diritti e doveri, disuguaglianze culturali, politiche ed economiche ecc. - comincia sempre più ad apparire in concreto (e lo confermano gli anoressici risultati, al netto dell'interessata propaganda, di ogni specifica strategia fin qui tentata) come di secondaria importanza.

Di fatto, buona parte di queste brucianti problematiche sociali verrebbe rilocalizzata e ridimensionata - quasi automaticamente risolta verrebbe da dire - e riportata sotto il controllo cosciente dell’uomo se finalmente ristrutturiamo (portandolo da unidimensionale a tridimensionale) il sistema sociale.

(riproduzione riservata)