L'Editoriale

C'è un nuovo corpo celeste che può ospitare i traditori e gli opportunisti

Scoperto dall’astrofisica Tinetti un lontano pianeta che potrebbe essere il luogo ideale per sbarazzarci dei politici sgraditi


16/09/2019

di Mario Pinzi


Ci si può abitare nel pianeta che si trova 110 anni luce dalla Terra, una distanza ideale per non rivedere mai più i traditori della Patria. 
Il pianeta che l’astrofisica Tinetti ha scoperto ha una distanza dal sole che permette all’acqua di essere liquida e consente la vita. 
La sua dimensione è otto volte quella della Terra e a chi la abiterà garantisce due certezze: il non ritorno e la solitudine che col tempo trasforma l’egoismo in generosità. 
Il Governo giallorosso è nato per eliminare Salvini ed eleggere nel 2022 il nuovo Capo di Stato che avrà l’obbligo di contrastare l’uscita dall’euro. 
Un altro obiettivo di questo Governo è quello di dar vita ad una legge elettorale che elimini il “proporzionale con correzione maggioritaria” utile a sbarrare la strada di Palazzo Chigi alla lega.  
Personalmente credo che non abbiano fatto bene i conti, perché se l’asse franco-tedesco ci permetterà di votare, il Carroccio otterrà la maggioranza assoluta e avrà nelle mani il potere per formare un nuovo Governo. 
A questo punto, il popolo, per eliminare le velleità del prossimo Presidente rosso allineato alle decisioni dell’asse franco-tedesco, dovrà fornire al proprio candidato la maggioranza assoluta. 
Insomma, cari lettori, non è scontato che col proporzionale il Carroccio non possa ottenere dei buoni risultati, perché più ci si accanisce contro di lui, più voti prende. 
A fronte di quello che è accaduto, ci dobbiamo chiedere se opportunisti si nasce o si diventa? 
Questa è una domanda molto difficile, ma esiste un dato inconfutabile: l’uomo è più attratto dall’egoismo che dall’altruismo e la nostra attenzione si focalizza maggiormente sull’arraffare che sul donare. 
Purtroppo, siamo di fronte ad una regola universale che è confermata da tanto tempo ed è molto probabile che il nostro Giuseppe Conte sia nato con una massa consistente di trasformismo che ha tenuto nascosta nel lato più recondito della propria anima.  
Su questa fondamentale certezza, per difenderci da questa malattia abbiamo l’obbligo di realizzare degli studi approfonditi per capire da quale origine genetica sorge l’opportunismo. 
Desidero ricordare che i nostri guai non nascono dal Carroccio, ma dalla visione distorta dall’asse franco-tedesco, che vieta la semplificazione della vita dei cittadini proibendo la riduzione delle tasse che è l’unica leva efficace per far ripartire i consumi interni.   
Il nostro esecutivo, con la gioia del Vaticano aprirà i porti per farci invadere e sono certo che molti di noi rimpiangeranno la determinazione di Salvini.   
In altri termini ci vogliono distruggere. 
Secondo un sondaggio condotto da SWG, il Presidente del Consiglio gode di un sostegno del 47% dei consensi, 11 punti in meno di quelli ottenuti nel 2018 con il Governo gialloverde. 
La Lega rimane stabile con un 33,4%, il M5S al 21%, il Pd al 22,1%, Rifondazione comunista al 2,3% Fratelli d’Italia al 7,2%, Forza Italia al 5,1%, Toti con “Cambiamo” al 2,3%, Europa al 2,6% e i Verdi al 2,2%. 
Insomma, la destra è il primo partito d’Italia ed è evidente che Sergio Mattarella avrebbe dovuto chiedere a Salvini di formare un nuovo Governo. 
Alla base di questa coalizione c’è l’invidia che ha avvelenato l’anima del M5S. 
Cari lettori, questo è un sentimento talmente potente che vela ogni cosa e si impossessa della persona. 
La gelosia non si controlla e produce disastri. 
E’ un tormento tragico che non si ammette, ma nutre un rancore che distrugge ogni cosa. 
Una forza annientatrice che si auto alimenta e porterà alla distruzione non solo il nostro Paese, ma anche l’Europa.   
Una forza cieca che alimenta ira e odio e tutti noi abbiamo il dovere di fermarla. 
La coalizione giallorossa è nata dall’invidia e la sua forza distruttiva è finalizzata a eleggere il nuovo Presidente della Repubblica e senza il suo consenso è quasi impossibile uscire dall’euro.
Con questa certezza serve una ribellione che fermi questo potere, altrimenti, cari lettori, questa Europa per rinascere avrà bisogno di un nuovo piano Marshall…

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