"Covid-19": una pandemia utile a... fermare il sovranismo
Una tecnica mistificatoria che ha devastato l’industria manifatturiera di buona parte del mondo
31/08/2020
di Mario Pinzi
Più passa il tempo più si capisce che la grande stampa è schiava del potere.
E’ una situazione che ha dell’incredibile, ma è così.
Per la maggior parte degli italiani il Covid militare cinese è stata una sciagura immane e quando accade un disastro come questo la domanda che dovrebbe sorgere è la seguente: chi ha scatenato questa guerra mondiale?
Il mio sconcerto, cari lettori, nasce nel vedere che i grandi quotidiani non hanno affrontato il vero problema di questa calamità e si sono limitati a evidenziare la cattiva gestione della pandemia.
Questa guerra al sovranismo ha devastato le economie di mezzo mondo producendo migliaia di morti, ma nessun grande giornale si è impegnato a evidenziare i veri colpevoli.
Purtroppo questa arma bellica cinese sta condizionando la vita sociale del pianeta è nessuno ha il coraggio di condannare gli autori del disastro che sono i sostenitori del globalismo capeggiato dalla Cina comunista.
A sostegno di questa mia affermazione vi riporto la condanna espressa dal cardinale Charles Maung Bo, presidente della Federazione delle Conferenze episcopali asiatiche, riportata dal collega Antonio Socci di Libero: “C’è un governo che ha la responsabilità primaria, a motivo di ciò che ha fatto e di ciò che ha mancato di fare, e questo è il regime del Partito comunista cinese a Pechino, bugie e propaganda hanno messo in pericolo milioni di vite in tutto il mondo, questo regime è responsabile, attraverso la sua negligenza e repressione criminale, della pandemia che oggi dilaga nelle nostre strade”.
E io aggiungo che tutto questo è nato per impedire la rielezione di Donald Trump alla guida degli Stati Uniti e rafforzare la globalizzazione finalizzata ad una economia monarchica dove le masse lavorano per i pochi eletti.
La rielezione alla Casa Bianca non sarà facile ma alla convention di New York il Presidente ne è uscito rafforzato e sta cavalcando il rilancio decretato dai sondaggi.
Il vantaggio del suo rivale Joe Biden si sta riducendo (sembra che sia rimasto un solo punto di differenza) e proprio per questo motivo Trump attacca a testa bassa l’antagonista portavoce del globalismo.
Purtroppo, le masse fanno fatica a elaborare i propri pensieri perché sono state narcotizzate dalla falsa informazione e senza riflettere approvano i dettami della dittatura imposta dal nuovo potere finanziario.
Un'altra notizia che vale la pena commentare è quella legata alle manifestazioni di piazza a Minsk contro il presidente Lukashenko che da 26 anni sta governando la Nazione filo russa.
Quasi sempre le motivazioni di una rivolta popolare sono molteplici e difficili da comprendere.
In questo caso la verità è sotto gli occhi di tutti perché la rivolta è stata stimolata dall’asse franco-tedesco che vuole un amico al potere della Bielorussia per indebolire Putin.
Questa è una pretesa assurda perché in quel Paese ci sono delle strutture militari russe che Putin non può abbandonare e questo sopruso può scatenare un conflitto mondiale.
La Germania, attraverso la Ue, agisce per indebolire Putin e rafforzare i propri interessi economici e militari fregandosene delle altre nazioni europee.
Alexei Navalny è legato a filo doppio con la Merkel, e da qui nasce l’intervento tedesco per salvarlo dall’avvelenamento.
Proviamo ad avvicinarci alla verità per capire chi aveva l’interesse di farlo fuori: la Russia è piena di oligarchi corrotti che Alexei aveva aggredito e cosi come è avvenuto negli Stati Uniti con John Fitzgerald Kennedy è molto probabile che siano stati loro gli autori dell’avvelenamento.
Mi rifiuto di pensare che Putin abbia fatto una cosa così stupida e mi permetto di fare questa affermazione perché avere all’opposizione una persona anti-corruzione che non ha la forza di governare un Paese multiforme come la Russia è una comodità che non può essere sprecata.
Non c’è sorpresa nell’appeal di Putin e chi afferma il contrario lo fa solo per ubbidire agli ordini della globalizzazione e Conte con i suoi seguaci attraverso la sua dittatura terapeutica ci impedisce di comprendere cosa sta accadendo nel mondo.
Per uscire da questa crisi economica che non ha precedenti occorre tenere le luci dei negozi accese, faro dei nostri risparmi.
I conti del nostro Paese sono precari e se lo Stato non rimborserà a fondo perso i mancati introiti della pandemia i gestori delle attività commerciali saranno costretti a presentare delle denunce dei redditi negative e dopo il caos ci sarà la bancarotta…
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