Il settore del lusso si รจ azzoppato da solo
Dopo le dichiarazioni del Dragone, dove sui social ha affermato che le griffe del lusso come le borse sono prodotte da loro, il comparto della pelletteria ha subito immediatamente un – 24% del fatturato
09/06/2025
di Carlo Rebecchi

Nel 2024 marzo 2025, il comparto pelletteria ha segnato un -24% e quello dell’abbigliamento un –12% e questi risultati derivano dalle dichiarazioni rilasciate da Pechino alla stampa internazionale, dove è stato affermato che le griffe del lusso come le borse sono prodotte da loro.
Questo messaggio veicolato dalla Cina, ha evidenziato la truffa dei grandi marchi verso i consumatori e quasi tutte le maison, se non vorranno sparire dal settore, dovranno tornare alla creazione artigianale della borsa.
Cari lettori, vi evidenzio la classifica economica biennale di alcuni marchi della moda dove vengono valutati anche i comportamenti dei consumatori e cito le aziende più importanti: “Lois Vuitton rimane in testa seguito da Dior, Gucci, Ralph Lauren, Hermès, Prada, Chanel e Burberry, tutti quanti sono in calo fra 1% e 2% per le dichiarazioni di Xi Jinping sulla pelletteria che ha contagiato anche l’abbigliamento.
Desidero sottolineare che Lvmh stà pagando dell’errore politico dei prezzi fatti sui suoi prodotti, in particolare le borse che gli hanno migliorato significativamente i margini, ma ha ottenuto un significativo calo delle vendite per l’elevato prezzo sul valore percepito.
Questo risultato dimostra che solo i prodotti che forniscono un valore concreto potranno crescere, tutti gli altri sono destinati a chiudere.
Per far comprendere quante è grande il problema, vi riporto i dati economici di un leader come Kering (proprietario di parecchi marchi della mida), che ha chiuso il primo trimestre con un -14% a 3,88 miliardi di euro, molto peggio delle previsioni.
Questi cali, sono solo l’inizio di una concreta catastrofe.
Questo è un momento dove i grandi brand devono smettere di fare i furbi e tornare ad una concreta artigianalità che fornisce valore al prodotto offerto.
Unire i gruppi come stà facendo Prada con Versace, è un errore strategico se prima al consumatore non viene fornita la certezza di acquistare un prodotto dove col tempo la sua qualità non decade.
Il consumatore si è svegliato è fa molta più attenzione alla durata e alla qualità del prodotto acquistato.
La saggezza impone di tornare al valore vero delle cose se si vuole crescere e solo chi capirà la nuova necessità del consumatore potrà crescere.
Le situazioni di illegalità nate dalle bugie, vanno immediatamente annullate, perché d’ora in poi i consumatori compreranno solo quello che dimostra una concreta durabilità e valore.
Caro Made in Italy, se non vuoi morire, torna a produrre in Patria e fai ricco il tuo Paese, non la Cina…
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