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Creiamo una rivoluzione di pensiero

Reagiamo agli errori del passato e in questa confusione bellica abbandoniamo le errate regole europee e investiamo nel Nucleare e nell’edilizia statale


03/11/2025

di Francesco Descalzi


Il sistema economico europeo è in forte difficoltà per gli errori commessi in passato.
Il primo su tutti è stato quello di non aver creato una strategia per il recupero delle materie prime da fornire all’industria manifatturiera del Continente e l’altro errore gigantesco è stato quello di aver condizionato la crescita dei Paesi dell’Unione al volere dell’asse Franco-Tedesco.
Le difficoltà di oggi nascono da queste errate strategie economiche della globalizzazione e per rinascere occorre far brillare i nostri maggiori machi del Made in Italy, in primis quelli del settore automobilistico e quello del nucleare per garantire l’energia alle produzioni.
L’altro settore importantissimo è l’edilizia statale per fornire ai lavoratori una abitazione non troppo costosa, che permetta alle famiglie di risparmiare il 10% dello stipendio utile a non indebolire il risparmio privato che attualmente ammonta a 12mila miliardi di euro e ci posiziona tra i Paesi più ricchi al mondo.
Il costo dell’energia è fondamentale per la crescita e dovremmo copiare gli Stati Uniti che hanno deciso di investire 80miliardi di dollari nell’energia nucleare.
Sembra che Trump abbia deciso di realizzare 10 nuovi grandi reattori con progetti completi entro il 2030 e anche noi in proporzioni dovremmo fare la stessa cosa.
Va fatto un elenco delle priorità degli investimenti e senza ascoltare le regole far-locche dell’Europa, investire a testa basa senza timori.
L’Italia della Meloni, stà migliorando i conti pubblici e l’occupazione, ma per far volare il “Bel Paese”, deve aumentare sensibilmente gli stipendi e una forte riduzione delle tasse che col tempo recupererebbe una buona parte dell’evasione che oggi ammonta a 100miliardi di euro annui.
Non possiamo trascurare la risorsa dell’intelligenza artificiale che necessita di quantità enormi di energia.
Possiamo far fronte a questa nuova richiesta, solo attraverso i reattori nucleari e recuperare il tempo perduto.
 Insomma dobbiamo energizzare completamente l’Italia a costi ragionevoli e per farlo dobbiamo fare un programma di investimenti per i prossimi dieci anni.
Per l’intelligenza artificiale, la domanda energetica aumenterà ogni anno e noi non possiamo farci trovare impreparati.
La scusa che non ci sono le risorse non regge e faccio questa affermazione, perché basta recuperare gli sprechi Statali che sono enormi e investirli l’importo recuperato per la crescita economica.
Serve ridurre il costo energetico, producendolo in Patria quello che ci serve.
Insomma, occorrono investimenti pubblici verso i settori chiave del Made in Italy e per il benessere dei cittadini.
Il tutto condito da una politica fiscale che in cinque anni punti a ridurre il furto del del 50%...

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