L'Editoriale

Tira una gran brutta aria per il Governo giallo-rosso guidato da Giuseppe Conte

Inoltre, viene da chiedersi, qual è la banca che ha sovvenzionato la Francia per fare incetta (a prezzi stracciati) del nostro Made in Italy?   


27/04/2020

di Mario Pinzi


L’emergenza Covid-19 ha spinto la Francia a usare questa difficile situazione per accaparrarsi a prezzi stracciati i marchi del Made in Italy e da questo comportamento si intravede la vera solidarietà europea. 
Le somme concesse ai francesi da una misteriosa banca straniera ammontano a 15 miliardi di euro, una carica di fuoco pericolosa che un governo serio deve immediatamente contrastare e se non lo fa l’unica risposta concreta da dare è la rivolta.  
L’Italia deve fuggire da questa congrega di potere alle dipendenze di Macron che, per favorire il suo saccheggio, non ha elargito alle imprese i mancati introiti causati dalla chiusura delle attività produttive. 
La coraggiosa ribellione guidata da Paolo Bianchini, oste viterbese che, per un intero giorno, farà accendere le insegne di tutti gli esercizi commerciali (negozi, ristoranti, pizzerie, agenzie viaggi, bar, pasticcerie, ecc.) e al termine della protesta preparerà la consegna delle chiavi ai primi cittadini invitandoli a pagare l’affitto e gli impegni presi con i fornitori, è un gesto sorprendente che va sostenuto. 
Forse il potere non ha ancora capito che la gente è stanca di essere presa in giro e un’azione-shock come questa è un atto di completa sfiducia verso l’Esecutivo. 
Con questo comportamento nei prossimi anni le denunce dei redditi saranno in maggioranza negative e lo Stato farà il botto. 
Alla luce di quello che sta accadendo, se vogliamo salvarci, dobbiamo fare gli interessi del nostro Paese e per ottenere dei concreti risultati occorre fuggire dall’euro.     
Senza l’Italia non si può governare il mondo e non dobbiamo stupirci se a breve tra America e Cina scoppierà una nuova “guerra” diretta al nostro finanziamento.    
Torniamo alla sovranità monetaria per ricreare il boom degli anni sessanta dove le cose, “senza se e senza ma”, venivano veramente fatte e il tasso medio di crescita superava il 6%. 
Il boom di quell’epoca si ottenne con la stabilità monetaria e il Financial Times assegnò alla lira l’Oscar delle monete, ma non va dimenticato che questo risultato lo abbiamo ottenuto grazie al piano Marshall. 
La somma elargita ammontava a 1,5 miliardi di dollari pari al 2% del Pil che l’Italia mise a frutto finanziando la creatività italiana, ma la vera intelligenza dei politici dell’epoca fu quella di far arricchire le famiglie incentivando il risparmio.  
Prendendo spunto da quel periodo possiamo progettare un nuovo futuro evitando gli errori commessi dalla classe dirigente democristiana che fece esplodere il debito statale per comprarsi il consenso politico. 
Per risolvere tutti i nostri problemi, compresi quelli causati dal Covid-19, ci servono due cose: sovranità monetaria e una forte iniezione di liquidità fornita da un nuovo piano Marshall che riporti il sogno nelle famiglie italiane.   
Non possiamo perdere tempo perché la perdita di uno dei contendenti alla conquista del mondo potrebbe diventare pericolosa. 
L’Italia è al centro di questa nuova sfida e non si può escludere una vendetta del perdente che potrebbe concretizzarsi con una nuova ondata di contagi. 
La nuova aggressione potrebbe arrivare tramite gli sbarchi degli extra comunitari provenienti dall’Africa e la ritorsione si concretizzerebbe con facilità. 
Invito i lettori ad ascoltate l’intervista di Luc Montagnier, premio Nobel e scopritore dell’HIV, su “youtube.com” per comprendere le ragioni del mio timore.
Con i dati economici fuori posto, una forte disoccupazione causata dal mancato rimborso dello Stato, la tenuta sociale del Paese è a rischio e proprio per questo motivo l’Europa va accantonata. 
Come era previsto, il Consiglio europeo si è concluso con un nulla di fatto. 
La Germania continua a dire “nein” al “Recovery fund” perché ritardando qualsiasi decisione pensa di prenderci per fame, ma non conosce la tenacia dei discendenti di Cesare…

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