L'Editoriale

Su quale strada si indirizzerĂ  la democrazia negli Stati Uniti?

Fermo restando che il giudizio popolare va rispettato (sia pure con le dovute verifiche) ricordiamo che chi vota a sinistra dovrà obbedire


09/11/2020

di Mario Pinzi


La democrazia poggia sulla lealtà di chi riconosce la sconfitta e se questa è avvenuta lealmente deve essere accolta con dignitosa rassegnazione. 
L’arma del voto è nelle mani del popolo e quello che viene da lui deciso deve essere accolto senza discussioni. 
Fatte queste premesse, se Joe Biden ha conquistato lealmente la nomina per diventare il 46esimo presidente degli Stati Uniti, possiamo affermare che ha vinto la schiavitù, perché la globalizzazione si ispira all’economia monarchica, dove le masse devono lavorare per i pochi eletti che hanno sostituito i regnanti del passato, ma se il leader democratico ha barato dovrà essere ripudiato come avvenne con Gore contro Bush dove la Corte Suprema degli Stai Uniti decise la disputa elettorale del 2000. 
E’ stato confermato che nella Contea del Michigan i risultati preliminari del voto non sono validi e l’autorità del posto ha dovuto riconoscere gli errori commessi. 
La verifica conferma che al leader democratico siano stati assegnati 100.000 voti in più, e gli scrutinanti hanno ammesso di aver scritto incidentalmente uno zero in più alla fine del conteggio.   
In altri distretti hanno trovato più voti del numero degli iscritti e sembra che per Joe Biden abbiano votato 2503 morti, uno era deceduto nel 1823, ma è stato confermato che il buon Dio l’ha risuscitato.     
Alla luce di questi strani fatti, vedere che Giuseppe Conte si precipita a congratularsi con le istituzioni americane per l’eccezionale risultato, affermando che l’Italia è pronta a lavorare con il presidente eletto Joe Biden garantendogli, come alleati, la massima fedeltà senza attendere la decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti che dovrà decretare il vero vincitore, personalmente, cari lettori, rimango senza parole.  
Il nostro presidente del Consiglio, non eletto dal popolo, dovrebbe sapere che la guerra civile in America scoppiò nel 1860 per l’abolizione della schiavitù e ora stiamo vivendo la stessa lotta: il globalismo cerca il potere assoluto scimmiottando l’economia monarchica, mentre il sovranismo privilegia la democrazia attraverso la media borghesia e la meritocrazia. 
I due leader non si sono combattuti per affermare le loro ambizioni personali, ma l’hanno fatto per affermare la propria visione dell’America: una autoritaria e l’altra democrazia popolare. 
I democratici americani non vogliono riconoscere la propria malattia che nasce dall’egoismo, un demone che li ha sempre portati ad avere dei comportamenti abominevoli. 
Chi ha votato Trump vede nel suo avversario corruzione, prepotenza e una finta democrazia che umilia il popolo. 
Tra le due posizioni non esiste più margine di ragionamento, perché chi vota democratico per ubbidire agli ordini ha perso la capacità di critica e questa verità è angosciante perché ha minato la rispettabilità della singola persona. 
Vedere che Abc, Cbs e Nbc hanno oscurato il discorso di Trump dove stava annunciando i ricorsi legali sul voto, e l’hanno fatto perché secondo il loro giudizio il presidente stava facendo delle affermazioni false, questo è un comportamento che personalmente mi sconcerta. 
Cari lettori, questa prevaricazione dovrebbe far comprendere a tutti parecchie cose, purtroppo, questi sono i segni del tramonto di una civiltà che aveva donato rispettabilità ai più deboli e quando questo valore viene messo in discussione la democrazia è morta. 
Se Trump ha veramente perso ne esce ugualmente vittorioso.  
Faccio questa affermazione perché la nuova destra che lui ha promosso era attenta ai bisogni dei più deboli, alla media borghesia, all’unione della famiglia e al rispetto delle nuove generazioni fondamentali per creare una nazione fiorente. L’ultimo punto che desidero sottolineare è il seguente: Trump ha recuperato il valore delle nazioni e della patria facendo comprendere a chi lo ha ascoltato che questo è un bene che non può essere tradito per un pugno di monete come fece Giuda con Gesù…

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