L'Editoriale

Se vogliamo risorgere serve un concreto moto di patriottismo

Contro l'arroganza europea sarà compito delle famiglie italiane soccorrere lo Stato come azionisti di minoranza


29/06/2020

di Mario Pinzi


Dobbiamo essere consapevoli che il male e il bene è in ognuno di noi e questo ci rende tutti uguali. 
La Germania ci ha sempre trattati come dei ladri ai quali non si può dare fiducia e quello che sto per dirvi dovrebbe far ricredere coloro che hanno sempre creduto nella sua specchiata onestà. 
La superiorità morale teutonica, riconosciuta da molti, con la truffa mastodontica della Wirecard tedesca, leader nei pagamenti online, va a farsi fottere. 
Sto parlando di una società che tutti gli analisti di mercato tedeschi veneravano per i trionfi di borsa conseguiti nel mondo e ora sono costretti a nascondersi dalla vergogna.   
Cosa è accaduto? 
E’ accaduto che una società di revisione “onesta” si accorge che nel bilancio della Wirecard c’è qualcosa che non quadra e attuando una attenta revisione è emerso che 2 miliardi di euro erano stati trasferiti nelle Filippine per concretizzare degli investimenti, ma la banca centrale di Manila ha negato l’arrivo di quei soldi.  
Insomma, i due miliardi non sono mai esistiti, sono stati creati artificialmente per gonfiare il valore delle azioni finalizzate a derubare gli investitori. 
Alla luce di questa truffa tecnologica si può comprendere quanto sia sbagliata l’ubbidienza del nostro Governo rivolta alla scomparsa del contante diretta ad abbattere il nero prodotto dalle banconote, perché la truffa tedesca dimostra che anche con l’informatica la fantasia dei furbetti non si ferma.   
Mentre noi italiani siamo dei forti collezionisti d’arte, la Germania è una forte collezionista di truffe e ve ne elenco alcune: la Volkswagen ha fatto la furbetta truccando le emissioni Diesel per la conquista del mercato americano, ma ha anche corrotto il proprio Cda offrendogli denaro ed escort per fare indisturbata i propri comodi; la Siemens ha truccato degli appalti che gli sono costati 1,5 miliardi di multa; la Deutsche Bank ha fatto una frode fiscale miliardaria messa sotto silenzio dell’esecutivo tedesco; la Bayer con i suoi contraccettivi dannosi sta pagando miliardi a gogò per i danni causati; e qui, cari lettori, mi fermo perché l’elenco sarebbe troppo lungo e noioso. 
Ho ritenuto opportuno evidenziare queste truffe per far comprendere quanto è sbagliato pensare che gli unici ladri in Europa siano gli italiani.   
Purtroppo l’immobilismo del nostro Governo fa veramente paura e lancio questo allarme perché con il lockdown la nostra produzione è calata del 55%. 
Gli imprenditori sono demoralizzati e Federmeccanica annuncia che la situazione congiunturale produrrà ulteriori ribassi di produzione. 
Personalmente sono convinto che se il Governo non rimborserà a fondo perso i mancati introiti delle attività produttive, l’Italia cadrà in una catastrofe occupazionale disastrosa che obbligherà il nuovo leader ad uscire dall’euro e, per questa ritardata decisione, gli italiani dovranno soccorrere il nuovo esecutivo diventando azionisti di minoranza. 
Insomma, cari lettori, occorre un vero piano industriale con forti investimenti nei settori più strategici e auguriamoci che con l’armistizio della guerra batteriologica il nostro presidente Mattarella faccia una mossa in favore dell’Italia dando il via libera ad un nuovo esecutivo promosso dal popolo.  
Dalla situazione attuale si può comprende che se al posto di Conte non arriverà un nuovo leader capace di creare un patriottismo vero, vivremo l’autunno peggiore della nostra storia.
Chiudo con un saluto affettuoso al grande Feltri che si è dimesso dall’Ordine per non allinearsi al pensiero dominante del politicamente corretto e mi auguro che il presidente Carlo Verna respinga le sue dimissioni perché la sua perdita creerebbe alla professione giornalistica un danno d’immagine incalcolabile…      

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