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La Battaglia dell'Europa per la Competitività Globale

L'Automotive Europeo Sprofonda nel Declino e nel Rischio Occupazionale


28/07/2025

di Giuseppe Rivoli


Il settore automotive europeo sta attraversando una crisi senza precedenti, segnata da una serie di sfide economiche, tecnologiche e geopolitiche che mettono a dura prova la sua competitività e sostenibilità. Mentre le case automobilistiche del vecchio continente una volta dominavano il mercato globale, oggi si trovano a fare i conti con un panorama che cambia velocemente, con nuovi attori e dinamiche che minacciano di sovvertire l'ordine consolidato.
Le cause principali di questa crisi sono molteplici, e vanno oltre i confini del semplice calo delle vendite. La transizione energetica è uno dei fattori determinanti. L'Unione Europea ha stabilito obiettivi ambiziosi per la riduzione delle emissioni di CO₂, con l'intento di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. In particolare, l'UE mira a ridurre le emissioni del 55% entro il 2030 e ha fissato la data del 2035 come termine per l'eliminazione dei veicoli a combustione interna. Questo cambiamento obbliga le case automobilistiche a investire enormi risorse nella ricerca e nello sviluppo di veicoli elettrici, una transizione che sta procedendo più lentamente del previsto. La domanda di veicoli elettrici non cresce al ritmo necessario per compensare la perdita di mercato dei veicoli tradizionali, mettendo ulteriormente sotto pressione le aziende che si trovano a fronteggiare una fase di incertezze tecnologiche ed economiche.
A complicare ulteriormente la situazione c'è la crescente concorrenza globale, in particolare dalla Cina. Il paese asiatico è diventato il principale esportatore mondiale di automobili, superando paesi come il Giappone, la Corea del Sud, il Messico e la Germania. Le case automobilistiche cinesi sono riuscite a emergere sul mercato con veicoli elettrici a prezzi competitivi, combinando una vasta gamma di modelli con costi di produzione inferiori. Questo ha avuto un impatto diretto sulla quota di mercato delle aziende europee, non solo sul mercato domestico, ma anche in altri mercati globali. La Cina sta dimostrando una straordinaria capacità di innovazione nel settore, mentre l'industria europea fatica a tenere il passo.
Le difficoltà economiche interne sono un altro fattore che contribuisce alla crisi. L'industria automobilistica europea sta affrontando sfide significative, tra cui l'alto costo dell'energia, la scarsità di materie prime e la carenza di semiconduttori, componenti essenziali per la produzione di veicoli moderni. Questi fattori hanno incrementato i costi di produzione, riducendo la competitività delle nostre aziende rispetto ai concorrenti globali. Il risultato è un progressivo aumento dei prezzi dei veicoli, che rallenta ulteriormente le vendite e rende più difficile attrarre i consumatori.
In Italia, la situazione è particolarmente critica. La produzione di autoveicoli è diminuita drasticamente, con una flessione del 27,2% nel 2024 rispetto all'anno precedente. La riduzione degli incentivi all'acquisto, l'incertezza economica e la crescente preferenza dei consumatori per soluzioni di mobilità più sostenibili stanno contribuendo al calo della domanda di auto nuove. I consumatori italiani, sempre più attenti alle questioni ambientali e ai costi di gestione dei veicoli, stanno scegliendo alternative come la mobilità condivisa e le auto ibride o elettriche, spingendo ancora di più l'industria tradizionale verso una crisi.
L'impatto di questa trasformazione è stato immediato sull'occupazione. Nel 2024, oltre 30.000 posti di lavoro sono stati persi nell'industria della componentistica, con aziende come Michelin, Bosch e Schaeffler che hanno annunciato tagli significativi al personale. Anche le case automobilistiche hanno dovuto fare i conti con la chiusura di stabilimenti o la riduzione della produzione, rispondendo alla diminuzione della domanda e all'aumento dei costi. Questo ha creato una spirale negativa, che sta minando la stabilità del settore e mettendo a rischio centinaia di migliaia di posti di lavoro in tutta Europa.
Le prospettive per il settore automotive europeo dipendono dalla capacità delle aziende di adattarsi rapidamente a queste sfide. L'accelerazione della transizione verso veicoli elettrici, l'innovazione nella produzione e la ricerca di nuovi mercati sono fondamentali per garantire la resilienza del settore. Tuttavia, la concorrenza globale e le difficoltà interne richiedono un impegno coordinato tra governi, industrie e istituzioni europee per sostenere la competitività e garantire una transizione equa e sostenibile. Le aziende automobilistiche dovranno fare affidamento su investimenti strategici in nuove tecnologie, ma anche sulla collaborazione tra i vari attori del settore per affrontare la sfida del cambiamento.
In sintesi, la crisi dell'automotive è il risultato di una combinazione di fattori interni ed esterni che richiedono risposte strategiche tempestive. Senza un adeguato piano di rilancio e un impegno serio verso la sostenibilità e l'innovazione, il settore rischia di perdere terreno, compromettendo non solo l'economia europea, ma anche la competitività globale.

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