Punto & Virgola

Il nostro Governo vive di illusioni. E non solo...

Complice la convinzione, errata, sul ruolo dell'evoluzione sociale


14/09/2020

di Andrea di Furia

Anche questo Governo, come tutti i precedenti, vive di illusioni. Purtroppo vuole convincere anche noi. Pensate solo alla frase “Il Governo non abbandona nessuno!” continuamente espressa dai suoi componenti e vi rendete conto che è una velleità così ingenua che, se non fosse capziosa, farebbe anche una gran tenerezza.

Da cosa derivano queste illusioni? Dal punto di vista storico-sociale derivano dalla convinzione, errata, che l’evoluzione sociale sia un ininterrotto percorso in salita, o in discesa se preferite. Invece così non è.

Pensiamo alle Teocrazie orientali come l’Egitto antico: la nostra civiltà attuale è forse derivata in linea diretta da esse? Assolutamente no. Le Teocrazie orientali hanno dato l’impulso a configurare strutturalmente la Società umana (il cosiddetto sistema sociale dei Sociologi) come Società solida a traino culturale.

In questa Società solida, dunque dominata dalla sola dimensione Cultura, tutto derivava dalla Religione come comandamento divino, come “obbligo stringente” cui non ci si poteva sottrarre se non con la morte. Non solo i riti, ma anche le decisioni politiche e persino quelle economiche (come allevare il bestiame e arare i campi e distribuire le risorse) erano compiute in base ai giorni fasti e nefasti stabiliti dalla dominante visione religioso-spirituale dell’Epoca.

Solo un pensiero scientifico debole, limitato e ingenuo può pensare che il moderno sistema sociale in cui viviamo derivi in linea retta dalle Teocrazie orientali precristiane. C’è forse un magistero religioso che ci “obbliga” a fare le cose, oggi? No.

Quindi il senso dell’evoluzione storica è che una serie di Popoli coglie un impulso e lo porta avanti fino ad esaurirsi e decadere. Nel frattempo altri Popoli colgono un altro impulso e lo portano a compimento. Lo colgono mentre il primo impulso è nel suo massimo splendore, lo coltivano sotterraneamente e infine lo portano alla luce del sole.

E così è storicamente accaduto: mentre le Teocrazie orientali erano nel mezzo del loro cammino, nella Grecia prima le Polis, in Roma poi Repubblica e Impero, dopo secoli di preparazione sotterranea vengono alla luce del sole e portano a compimento l’impulso che ha configurato strutturalmente ll sistema sociale come Società liquida a predominio politico.

In questa Società liquida, dunque dominata dalla sola dimensione Politica, tutto deriva dall’accordo nella Comunità: il rito politico (aristocratico-democratico) decide guerre e colonie, decide l’elemento economico e trasforma l’adorazione del dogma religioso in amore per la saggezza: in Filosofia.

Interessante notare il concreto graduale restringimento del perimetro, paragonando i due diversi impulsi. Nella Società solida si parla di Popoli (Persiani, Assiri, Caldei, Egiziani); nella Società liquida si parla di città: Atene, Sparta, Roma. Impulso che viene definitivamente alla luce nell’Europa dei Comuni e che sta decadendo nell’odierno Pianeta delle Ipermetropoli superinquinate: Pechino, Bombai, Parigi, Roma, Città del Messico, New York.

Mentre l’impulso della Società liquida era nel mezzo del suo cammino altri Popoli, rispetto a Greci e Romani che stanno andando per la loro strada evolutiva, colgono un nuovo impulso. Molto prima del suo attuale declino, per difendersi dalle invasioni barbariche le persone sono costrette a vivere in comunità allargate che si possono difendere e alleare. Il nuovo impulso colto dai Paesi del Nord Europa porta a configurare strutturalmente il sistema sociale come Società gassosa a predominio gassoso.

E l’impulso della Società gassosa diventa dopo alcuni secoli tangibile nel passaggio dall’economia curtense, parcellizzata in milioni di minuscole fattorie autosufficienti, all’economia globalizzata del XX secolo d.C. che opera come un’unica gigantesca unità planetaria.

In questa Società gassosa, dunque dominata dalla dimensione Economia, tutto deriva dall’utilità delle materie prime a soddisfare i bisogni sociali. Se nella Società solida l’accento è posto sulla Religione, se nella Società liquida l’accento è posto sull’Arte (Arte greco-romana, Arte della Politica, Arte della Giurisdizione), nella Società gassosa l’accento è posto sulla Scienza.

L’orologio di questa evoluzione tridimensionale sociale complessiva vede la Società solida come lancetta delle ore; la Società liquida come lancetta dei minuti; la Società gassosa come lancetta dei secondi.

Ogni Società umana a predominio unilaterale ha una sua velocità di decollo e di declino: di vari millenni se riferiti alla Società solida; di decine di secoli se riferiti alla Società liquida; di pochi secoli e decenni se riferiti alla Società gassosa.

Pensiamo quanti millenni ha dominato la Religione (etnica) prima di declinare; quante decine di secoli ha dominato l’Arte (politica); e poi pensiamo come la Scienza - nel suo originario voler essere “conoscenza” della Natura che ci circonda - nei sui pochi secoli di dominio sia già declinata a mera Tecnica utilitaristica. Scienza che nel suo divenire indistricabilmente “una” con la Tecnica, e per il predominio di quest’ultima sulla prima, sarebbe molto più realistico definire Tecnoscienza.

Il problema che appare ancora a pochi, è che la Tecnoscienza (dunque: Scienza degenerata perché in essa il pensiero origina dall’oggetto utile e non viceversa) promette con le sue mirabolanti realizzazioni un futuro lineare di crescita infinita.

Illusione di molti ingenui, ma che è utile inganno consapevole per pochi al potere nelle tre dimensioni: economica, politica, culturale. Inganno/illusione che condivide lo stesso errore storico-sociale descritto sopra.

E non può che essere così, visto che sia l’evoluzione sociale sia l’evoluzione scientifica sono frutto dello stesso strumento utilizzato per pensare entrambe: il debole, limitato pensiero scientifico concettuale astratto.

Pensiero che è sì debole e limitato sul piano storico-sociale e scientifico originario, ma che purtroppo è fortissimo e inarrestabile sul piano della mera tecnica utilitaristica. Da qui origina la sua sotterranea, non sùbito evidente ma distruttiva, antisocialità.


Ben lo descrive, se sappiamo leggere tra le righe, un notissimo filosofo nell’incipit del suo Il lavoro dello Spirito:

Massimo Cacciari: «Ad aprire un mondo di illimitate potenzialità era chiamato il Sistema della scienza, il pensiero filosofico dell’Occidente divenuto pensiero scientifico, capace cioè di comprehendere in sé lo stesso potere della scienza moderna nella sua indistricabile unità alla Tecnica. La realizzazione di un tale mondo – poiché per l’ethos della scienza deve apparire intollerabile non realizzare ciò che il suo pensiero ha progettato – si presenta anch’essa ovviamente come un compito o una missione infiniti».

L’intolleranza di questo pensiero tecnoscientifico, che tutto ora ritiene di comprehendere e progettare, non sopporta nessuna critica e nessuna opposizione.

Lo vediamo nella moderna religione medico-salvifica che ci vuole “obbligare” a “credere” nei vaccini OGM, ritenuti utili per ogni e qualsiasi malattia; lo vediamo nell’imposizione che ci “obbliga” a misure antipandemiche che sono inefficienti rispetto all’obiettivo, esagerate nella loro ossessività, indiscriminate nella loro realizzazione geografica.

Da questi ragionamenti deriva che frasi come “Il Governo non abbandona nessuno!” sono solo spazzatura elettorale. Cosa che non sorprende, dato che l’attuale sistema sociale italiano sta facendo la raccolta indifferenziata dei rifiuti sociali economici, politici, culturali nel cassonetto unico Stato.

Cassonetto Stato che non è in grado di controllare impulsi gassosi economico-sovversivi internazionali più adatti per il loro corretto trattamento e smaltimento ad essere raccolti in un diverso (e separato da sé) cassonetto Mercato.

Cassonetto Stato che non è in grado di controllare impulsi solidi culturali-sovversivi internazionali più adatti per il loro corretto trattamento e smaltimento ad essere raccolti in un diverso (e separato da sé) cassonetto Scuola.

Cassonetto Stato che non adempie al suo specifico compito - ovvero controllare impulsi liquidi politico-sovversivi (di Banche, Partiti, Caste) - perché raccogliendoli indifferenziati e mischiati inestricabilmente con gli impulsi solidi-culturali e gassosi-economici non è più in grado di separarli, e quindi di garantire il loro corretto trattamento e smaltimento.

Come risulta evidente, occorre un nuovo impulso strutturante al sistema sociale, perché i tre sorti fino ad ora non sono in grado di affrontare il sociale moderno… che sta implodendo a una velocità da record.

Questo impulso, come gli altri è già operante sottotraccia da secoli e addirittura millenni. Vuole configurare strutturalmente in modo diverso il sistema sociale: come Società calorica tridimensionale equlibrata.

Società calorica tridimensionale (dunque non dominata da un’unica dimensione) in cui solo tutto ciò che è economico va deciso nella e dalla dimensione Economia; in cui solo tutto ciò che è politico va deciso nella e dalla dimensione Politica; in cui solo tutto ciò che è culturale va deciso nella e dalla dimensione Cultura.

Società calorica tridimensionale che con ciò pratica in concreto la raccolta differenziata del sociale economico, politico, culturale nei tre cassonetti funzionalmente dedicati ed esclusivi: Mercato, Stato, Scuola.

Società calorica tridimensionale che è possibile già attuare da sùbito perché… siamo in ritardo di almeno due secoli!

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