Punto & Virgola

Il virus della coriandolizzazione sociale


31/01/2022

di Andrea di Furia

Sono convinto che non passerà molto tempo prima di accorgerci che durante il periodo di questa epidemia virale abbiamo dormito della grossa o, se vogliamo, sognato quello che la potentissima propaganda vaccinica governativa ha voluto farci sognare: per obiettivi suoi, oltre alla salute, mai ancora dichiarati apertamente.

Le conseguenze di questa sperimentazione non sono soltanto quelle della tipologia di farmaco ritenuto dogmaticamente l’unico capace di tutele salvifiche salutari, poi apparse sempre meno efficaci già nel secondo anno, quanto anche quelle di aver fatto fare i primi passi alla dittatura globale sanitaria prossima ventura.

Per chi segue questa rubrica dovrebbe essere chiaro il “ciclo” delle metamorfosi del sistema sociale nella sua forma strutturale “unidimensionale” – quando una delle tre dimensioni domina incontrastata sulle altre due, parassitandole e debilitandole - ma anche la terminologia utilizzata a caratterizzarle (Società solida culturale, Società liquida politica, Società gassosa economica) aiuta la nostra comprensione di quanto sta avvenendo dietro la “banalità” del sopruso vaccinico-planetario in atto.

“Banalità del male” la definiva Hannah Arendt – certo in un diverso contesto storico, certo non accumunabile tout court nelle intenzioni (sùbito distruttive allora, sùbito salvifiche ora), ma sicuramente accumunato al nostro nell’identica radice integralista dogmatico-culturale - cercando di far capire che il male non dobbiamo sempre aspettarcelo nelle vesti del disturbato e sanguinolento serial killer televisivo, ma può benissimo apparire nelle vesti del grigio funzionario statale: ligio a obbedire per razionale e composta indifferenza a degli ordini anche disumani.

Aiuta anche l’immagine-sintesi del sistema sociale in cui viviamo, se visto com’è nella realtà concreta: una montagnosa discarica di rifiuti sociali economici, politici e culturali. In questa situazione, visivamente si capisce che anche il miglior intento salvifico finisce per diventare tossico per degrado, inquinamento e corruzione ambientale. La vita sociale non è contenuta in una provetta asettica.

Facciamo l’esempio dello sviluppo industriale per capire le dinamiche, sempre ignorate da chi ci ha governato negli ultimi 70 anni. Naturalmente, da un punto di vista, è una cosa meravigliosa: benessere aumentato, soddisfazione bisogni facilitata, comodi bancomat dappertutto.

Diventa una cosa criminale, da un altro, se riflettiamo sugli effetti collaterali: inquinamento, devastazione ambientale, cambiamento climatico, isole di plastica negli oceani, mancato smaltimento dei rifiuti ecc.

Il primo è sempre il punto di vista comodo e usuale, il secondo lo è solo dopo: attivato dalle conseguenze spesso pigramente impreviste o… volutamente scaricate sulle generazioni presenti e future.

Dal punto di vista strutturale sociale, tanto il serio sviluppo tecnoscientifico-industriale quanto questa strana faccenda della sperimentazione vaccinica mondiale non può che portare miserie e dolori all’Umanità intera. Basta saper pensare con coerenza sul medio-lungo periodo e non su base emergenziale, come si fa da decenni e non solo ora.

Basta avere nozione della dinamica e ciclica di metamorfosi della struttura del sistema sociale che, in particolare per l’aspetto della Comunità, transita da una massima sua compattazione culturale ad una sua massima coriandolarizzazione economica.

Pensiamo a come era compatta la Comunità dei fedeli del potere religioso ai tempi delle Teocrazie orientali: qui massima era la solidità delle relazioni, perché su base dogmatica (Società solida culturale-religiosa). Poi questa solidità ha cominciato ad essere afferrata da correnti magmatiche politiche ed economiche interne che ne hanno causato la metamorfosi liquida su base ideologica (Società liquida politico-giuridica) dal tempo greco-romano fino a metà del secolo XIX: determinando la compattezza più fluida nella Comunità dei sudditi del potere politico.

Poi anche questa liquidità è stata sconvolta da correnti marine economiche e culturali nazionali che ne hanno causato la metamorfosi su base utilitaristica (Società gassosa economico-finanziaria) dal XX secolo in poi, determinando una vera e propria esplosiva frammentazione della Comunità degli schiavi del potere economico.


Questa dinamica disgregativa della Comunità sociale ora si va accentuando (nel sistema unidimensionale avviene come nei fenomeni climatici) spinta da nuove correnti aeree culturali ed economiche sovranazionali sempre più impetuose, che tendono a una vera e propria coriandolarizzazione della Comunità umana su tutto il Pianeta.

Tendenza che si vuole contrastare con la globalizzazione economica (che sta per frammentarsi dietro le mosse di USA, RUSSIA e CINA), con l’onnipresente informatizzazione della vita (che però si frammenta negli obiettivi dei suoi vari protagonisti) e con l’idolatria vaccinica (di cui il Cov-Sars-2, con le sue varianti, è solo il primo degli antipasti virali sfuggiti da laboratori distratti che il futuro ci promette), la quale vuole istituirsi come nuova religione globale.

Fin qui abbiamo visto il ciclo dalla Società solida alla liquida alla gassosa: ciclo che si ripeterà all’infinito se non interverremo a fermarlo. E, data la coriandolarizzazione in atto, la prossima forma di sistema sociale unidimensionale parassitario (in cui la dimensione dominante parassita le altre due) è proprio quella della Società solida culturale: questa volta non a base confessionale religiosa, ma tecnoscientifica.

Solidità con cui si vuole ricompattare una Comunità di individui ormai fuori controllo con la propaganda H24 di un comandamento esterno e non facendo evolvere dall’interno, come si dovrebbe, l’individuo singolo: verso l’assunzione volontaria di una sua libera responsabilità. Dunque, autodeterminata interiormente e non imposta obbligatoriamente per legge o astutamente ricattandolo.

Per fare questo, però, occorrono forze non più della ragione (come nel sistema unidimensionale parassitario), ma forze caloriche del cuore. Forze socialmente attivabili solo in un sistema in cui la Cultura è libera da tutoraggi indebiti di Politica ed Economia: ossia nella Società calorica tridimensionale sinergica.

La Società calorica si “differenzia” dalle tre forme di sistema a struttura unidimensionale predominante proprio perché la sua immagine-sintesi non è più una montagna-discarica di rifiuti sociali tridimensionali indifferenziati, bensì è un’ordinata area tripartita in cui, in ognuna delle tre parti in cui è suddivisa, si pratica la raccolta "differenziata" dei rifiuti sociali economici, politici e culturali: per riciclare ciò che è socialmente riciclabile e finalmente smaltire ciò che non lo è più.

Nel sistema sociale ora tri-strutturato, la Scuola raccoglie solo tutti gli impulsi culturali legati alla singola Persona senza essere disturbata da correnti magmatiche politiche ed economiche, lo Stato solo quelli politici relativi alla Comunità dei Cittadini senza essere disturbato da correnti marine economiche e culturali, il Mercato solo quelli economici relativi al Territorio-ambiente senza essere disturbato da correnti aeree culturali e politiche. Scuola, Stato e Mercato non confliggono più caoticamente per il potere: ora sono armonicamente sinergici e moderano le proprie unilateralità reciprocamente.

Con questa strutturazione tridimensionale sinergica del sistema sociale, da attuare con legge dello Stato, cessa la coriandolarizzazione della Comunità sociale.

La Comunità ora può ricompattarsi nella condivisione di chiare missioni politico-giuridico unitive, e cessano molte miserie e dolori che (indipendentemente dalla dimensione predominante) il sistema strutturato a una dimensione parassitaria attuale - se collusivamente o per ignoranza o sottovalutazione manteniamo questo zombie unidimensionale ancora in vita - continuerà ad elargirci: automaticamente, incontrollabilmente e con una generosa dovizia ancor oggi, per molti, inimmaginabile.

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