L'Editoriale

Il 2019 deve essere l'anno delle verità

L’aumento dello spread rende ricche le banche e Salvini va recuperato


07/01/2019

di Mario Pinzi


Al nostro Paese serve una vera spinta ai consumi interni, e nella nostra situazione economica si possono ottenere solo se portiamo il nostro debito all’8% del Pil come ha sempre fatto Parigi. 
Cari lettori, vi ricordate il colpo di Stato del 2011? Lo spread era salito intorno al 7% contro i Bund tedeschi che erano al 2%. 
Dopo la caduta di Berlusconi, la Bce di Draghi per aiutarci a comperare i Btp prestò alle Banche italiane 400 miliardi di euro a tasso zero, e lui attraverso la Banca europea ne acquistò per altri 350 miliardi. 
Con quella mega operazione il prezzo dei buoni del tesoro diminuirono, ma poi, per un breve periodo, si attestarono su un aumentò del 30% e le Banche italiane guadagnarono montagne di soldi, dove molte di loro si salvarono dal fallimento. 
L’allarmismo per l’aumento dello spread che ultimamente gli istituti di credito italiani hanno diffuso è ingiustificato. 
Possibile che questa verità sia così difficile da comprendere che continuano a umiliarci senza battere ciglio? 
Cari lettori, Bruxelles utilizza lo spread per obbligare gli Stati ad ubbidire, e con questo ricatto i governi sottomessi sono costretti ad aumentare le tasse, ma questa è una truffa che va fermata. 
Parlare di miliardi bruciati per le Banche è una balla che irrita, perché quello che viene veramente bruciato sono solo i risparmi dei cittadini italiani. 
Per liberarci dalle ingiustizie di Bruxelles l’Europa va contrastata, ma il vero problema di questo governo consiste negli errori della propria finanziaria che non ha messo al centro della strategia chi produce ricchezza, unica vera leva capace di far ripartire i consumi interni. 
Caro Salvini, la flat tax doveva essere la leva più importante della finanziaria, e la cosa che più fa male è vederti piegato ai diktat di Luigi Di Maio. 
Questa assurda manovra ha tagliato gli investimenti per circa 5 miliardi di euro e ha aumentato le tasse. 
Il tuo comportamento è ridicolo, perché nella nostra situazione economica non si possono finanziare misure assistenziali come il reddito di cittadinanza che non muove il Pil, e ti sei sottomesso all’imposizione di Bruxelles sulle clausole di salvaguardia legate all’Iva che se verranno applicate sanciranno la morte dei consumi. 
Amico mio, se non hai capito che il “salva deficit” è una fregatura, la tua mente si è persa nei meandri del potere.  
Quello che avete firmato è demenziale, perché se le previsioni del Governo non saranno rispettate, agli italiani questo giochino costerà la fantastica cifra di quasi 83 miliardi di euro. 
Tutto questo ci rende ridicoli, e il tuo comportamento, caro Matteo, fa veramente incazzare. Confesso. Scrivere sempre le stesse cose mi rammarica, ma lo faccio perché questa Europa ci sta uccidendo e spero che il 2019 porti con se il desiderio di rinascita.  
Oggi, cari lettori, il vero problema si chiama Salvini che teme la rottura con la Ue. 
Purtroppo anche questo governo come i precedenti non pensa al futuro dell’Italia ma alle prossime elezioni, e questa è una delusione che riempie di rabbia. 
Il Movimento 5 stelle per raccattare voti al Sud ha promesso il reddito di cittadinanza a coloro che non hanno voglia di lavorare, ma questo regalo che fa parte del contratto di governo andava presentato al 4 anno di gestione e non al primo. 
L’Italia va ricostruita con tasse basse e una manovra espansiva che veda al centro il rifacimento di ponti e scuole, e chi governa non può mettere in discussione la risorsa che deriva delle opere pubbliche. 
Mentre sto scrivendo mi è venuto in mente che negli anni ottanta con la lira svalutata, la crescita del reddito pro capite aumentò del 30%, e questo dato fu raggiunto per due motivi: le tasse erano un optional e il debito dello Stato veniva finanziato dalla Bankitalia con emissione di nuova moneta, e non con altro debito. 
Faccio un esempio: una necessità dello Stato di 100 miliardi se viene finanziata con la propria moneta non paga interessi, ma se viene affrontata facendo un debito, paga dei lauti interessi che in 20 anni i 100 miliardi si triplicano diventando 300, e i 2.300 miliardi di debiti che abbiamo accumulato si sono formati con questa truffa.   
Cari lettori, la fregatura che nel 1981 Beniamino Andreatta ci rifilò la dice lunga. 
L’euro non fu creato per impedire all’Italia di svalutare la propria moneta finalizzata a conquistare i mercati, ma per impedire al marco di rivalutarsi. 
I nostri problemi nascono da questo nefasto giochino: il marco valeva più dell’euro, pertanto la Germania con una moneta meno forte nell’export ha accumulato la fantastica cifra di circa 3 mila miliardi di euro, mentre l’Italia con una moneta più forte della lita ha registrato una perdita colossale. 
Dopo la riunificazione, la Germania con l’euro è rinata, mentre l’Italia è crollata. 
Insomma, Romano Prodi ci ha rovinati.    
Di Maio invidia Salvini, e cerca di metterlo in difficoltà per impedirgli di superarlo nei consensi. Questa è una bambinesca assurdità che squalifica qualsiasi operato del governo. 
Caro Matteo, non devi temere il Grillo parlante e la Ue.
Tu sei l’ultima speranza che abbiamo, svegliati, e agisci con responsabilità negli interessi dell’Italia…    

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