Golfera un Made in Italy che fa brillare il territorio

Questa nostra Italia ha dei condottieri che non finiscono mai di stupire e Golfera è un gruppo che dalla fine degli anni ‘90, con l’avvento della famiglia Zavaglia alla guida dell’azienda, ha collezionato diversi successi di qualità che l’hanno portata a chiudere il 2023 con un fatturato di quasi 72milioni di euro, un Ebitda di 6milioni 928mila euro, utili vicino ai 2milioni di euro, dà lavoro a circa 200 persone tra dipendenti e collaboratori, e prevede di chiudere il 2024 con un + 8%.
La vera ricchezza dell’umanità è la salute e alcuni studi scientifici hanno dimostrato che il benessere si costruisce a tavola.
Il mangiare è considerato un piacere della vita, ma consumare cibi di qualità non è una cosa scontata.
Con il recente ampliamento dell’opificio di Lavezzola, e l’apertura del nuovo sito di San Mauro dedito alla produzione di piatti pronti, il gruppo Golfera consolida la propria visione strategica del gruppo e rafforza il marchio Made in Italy simbolo del quarto capitalismo.
Va ricordato che negli anni 70 un economista tedesco Ernst Friedrich Schumacher, definì l’industria italiana “Piccola e di Qualità” una leva potentissima in grado di contrapporsi a un consumatore guidato dalle grandi imprese.
Le aziende che fanno parte del “Made in Italy” ricoprono un ruolo fondamentale per mantenere alto lo strumento identificativo della produzione italiana e Golfera è una delle tante imprese in linea con i propri progetti di crescita sostenibile.
Il fatturato del gruppo è suddiviso per il 68% in Italia e un 32% all’estero e la gastronomia di qualità è la nuova leva che sta attirando l’attenzione dei supermercati e del consumatori che hanno sempre meno tempo per cucinare.
Per il momento la gastronomia incide sul fatturato del gruppo per il 10%, ma per il 2024 supererà il 20% e per il cambiamento dei costumi l’azienda ipotizza per il futuro una crescita importante.
Domanda. Dottor Zavaglia, in futuro, quale sarà la leva economica di sostegno per il gruppo Golfera?
Risposta. Puntiamo a crescere dall’interno con le nostre strutture e linee di produzione, ma se ci verranno offerte delle occasioni di acquisto, non escludiamo la possibilità di crescere anche per linee esterne.

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