L'Editoriale

Forza Salvini, facciamola finita con questa Europa

I consumi sono fermi, il Pil cala e la disoccupazione aumenta


09/07/2018

di Mario Pinzi


L’Italia è ferma. Lo comunica l’Istat nella nota mensile di giugno 2018. 
L’industria manifatturiera arranca, ma anche quella delle altre aree europee non sorride. 
C’è una leggera crescita nel mercato del lavoro, ma solo nei contratti a tempo determinato, che ai giovani non infondono quella sicurezza utile a creare una famiglia. 
Insomma, cari lettori, l’indice della produzione industriale italiana ha segnato una diminuzione dell'1,2%, che conferma la tendenza di inizio anno, e puntualmente Standard & Poor’s ha rivisto al ribasso le previsioni della nostra salute economica. 
Caro Salvini, se non ci liberiamo dell’euro siamo condannati alla miseria. 
Attualmente il nostro Pil è di 1.600 miliardi ed è rimasto fermo a 10 anni fa. 
Se invece fossimo stati con la Lira, inclusa l’inflazione, annualmente saremmo saliti dal 4 al 5%, come avveniva nel periodo precedente all’ingresso dell’euro, e in questo momento il nostro Pil supererebbe abbondantemente i 2.000 miliardi. 
Con questi dati inconfutabili, va sottolineato che solo una politica espansiva slegata dall’euro può dare ai nostri giovani la sicurezza e la voglia di creare una famiglia, asse portante di una società sana. La Lega, con coerenza, sta evidenziando che i vincoli europei sono dannosi e l’Europa la sta massacrando facendogli sequestrare gli incassi futuri che dovrebbero ammontare a 49 milioni. 
Va ricordo che Salvini non è responsabile dei guai avvenuti nella passata dirigenza, e se non verrà aiutato il suo partito verrà condannato al mutismo. Sergio Mattarella, essendo capo del Csm, è l’unico che può soccorrerlo, e se non lo farà ricadrà su di lui l’onta di aver fatto morire un partito in questo squallido modo.  
Imprigionare ingiustamente un soldato del popolo nell’opinione pubblica crea un risentimento talmente forte che può sfociare in qualcosa di veramente pericoloso, e prima che questa tragedia si compia conviene tornare subito alle urne per conquistare la maggioranza assoluta e riscrivere la costituzione. 
Cari lettori, in una politica economica basata sul consumo, l’austerità imposta dall’asse franco-tedesco è un vero cancro, e l’unica soluzione che ci resta è quella di tornare in possesso della sovranità monetaria utile a stampare dei Bot e Cct da trasferire nelle tasche degli italiani, possessori di una ricchezza che ammonta a 8.000 miliardi. 
Con questa saggia azione verrà eliminato il debito che abbiamo con l’estero, e trasferendo alle famiglie italiane gli ottanta miliardi annui di interessi passivi che versiamo alla finanza speculativa internazionale, faremo ripartire i consumi interni e i dazi imposti da Trump verranno visti in modo completamente diverso. 
La cosa fondamentale è quella di uscire dal ricatto dei mercati mondiali che impongono la propria sicurezza fregandosene della nostra. 
Insomma, occorre riacquistare il controllo sul nostro debito, perché questi geni della finanza sono talmente stolti da non comprendere che quando la mucca smette di produrre il latte la loro morte è assicurata, e noi abbiamo il dovere di non farci trascinare nel fango con loro.  
Presto le banche, se vogliono sopravvivere, dovranno imparare a prestare il denaro all’economia reale e convivere con le cripto valute.
Cari lettori, mi guardo bene di gettare l’acqua sporca con le cose sane, ma in futuro il denaro per continuare ad avere la funzione di status dovrà essere legato a un bene concreto e il modo di usarlo sarà completamente diverso. 
Le monete virtuali sono una realtà che non può essere cancellata, e le nuove generazioni opteranno per questa nuova scelta sociale utile alla collettività. 
Desidero ricordare che il denaro, come affermava Francesco d’Assisi, se non ha un valore sociale concreto può diventare “lo sterco del diavolo”. 
E qui lo Stato ha una funzione fondamentale per premiare chi lo regolamenterà a favore della collettività. 
La moneta mal gestita dalle banche frena lo sviluppo economico di un Paese, e se non viene favorita la sua massima circolazione si crea un danno incalcolabile.
L’Italia può rinascere solo se entrerà nel futuro abbandonando le cose dannose del passato, e le cripto valute legate ad un bene concreto, credetemi, saranno la leva della rinascita di tutti gli Stati europei, e chi afferma il contrario non sa leggere il progresso…     

(riproduzione riservata)