Punto & Virgola

Festa della Repubblica 2020: ci ritroviamo Cittadini con diritti o utili Cavie senza?

Come poter distinguere le true news dalle fake news


02/06/2020

di Andrea Di Furia

Carta canta, si diceva un tempo. Oggi, 74.mo anniversario della repubblica, canta internet. Ed è difficile proteggersi dalle fake news, anche da quelle retoricamente celebrative di oggi, dato che sia la controinformazione sia l’informazione mainstream (Universitaria, Governativa, Commerciale) ne sono piene.

E specialmente nel tempo di queste misure governative antisociali (fake?) promosse paradossalmente da un Governo il cui scopo dovrebbe essere quello di tutelare le Persone (true?) e non quello di vessarle per proteggerle da quella che in sostanza non è un’epidemia (fake?), ma solo una (true?) brutta influenza stagionale.

Come riconoscere le informazioni davvero veritiere (really true) dalle (really fake) menzogne depistanti?


La logica razionale non serve. Sorprendente, vero? Infatti è proprio grazie alla razionalità cerebrale e alla logica emotiva che le fake news devono la loro efficacia. Simili, nel loro operare, alle illusioni ottiche.
Serve invece la consapevole visone della realtà sociale attuale, se vogliamo trasformare questa inizio di tragedia epocale in opportunità sociale.

Siamo infatti a un ultimo bivio decisivo in Italia. O dall’attuale Società liquida a traino politico unilaterale - sistema sociale che pratica la malsana raccolta indifferenziata del sociale nel solo cassonetto Stato, e perciò è facilmente oggetto di condizionamenti per interessi internazionali mai apertamente dichiarati – passiamo alla sana Società calorica tridimensionale equilibrata per praticare la raccolta differenziata del sociale nei tre cassonetti Scuola, Stato e Mercato [cosa che ci rende indipendenti dalle antisociali pressioni internazionali]… oppure abbandoniamo l’illusione di essere Cittadini di una Democrazia e accettiamo la realtà di essere solo utili Cavie di laboratorio internazionale: che vuole solo sperimentare le sue disumane “politiche sociali tecnologico-sanitarie”.

Come valutare oggettivamente la verità o la falsità di un’osservazione come quella appena fatta? Occorre, dicevamo, avere una visione consapevole del sistema sociale in cui viviamo. Visione consapevole (quindi libera da simpatie o antipatie, da passioni o inclinazioni) vuol dire avere un’immagine-sintesi concreta della realtà sociale… non un concetto astratto della stessa.

Interessante, vero? Infatti è proprio grazie all’astrattezza concettuale priva di immagine che le fake news devono la loro tremenda negativa efficacia, tanto da passare per verità mentre sono pura menzogna.

E non è ancor più sorprendente? dover riconoscere che questa mancanza di immagine nel concetto è la caratteristica specifica del pensiero scientifico attuale, così dogmatico da condizionare e impedire sempre più il “pensare con la propria testa”?

Riflettiamo, ad esempio, sul concetto di “energia”: è talmente vuoto di immagine che da quel vuoto possiamo suscitare moltissime immagini senza per questo coglierne l’essenza. E questa incapacità di cogliere l’essenza di una cosa è il terreno più fertile per piantumarvi sopra l'erbaccia infestante delle fake news.

Ho ascoltato moltissime persone circa la loro visione che hanno del sistema sociale italiano, e 99 su 100 esprimono, in merito, queste idee: “E’ Problematico, Difficile, Disperante, un Casino, preda dei Delinquenti, in mano ai Corrotti; è tutta una Mafia persino in Parlamento e nei Partiti; non è terra per gli Onesti; è un’oasi perfetta per i Furbi e il paradiso terrestre per gli Evasori fiscali; non c’è trippa per i più Deboli”.

Se osservate, sono tutti concetti astratti che non illuminano il quadro complessivo del sistema sociale italiano e non individuano le cause dei vari malesseri dichiarati, né suggeriscono soluzioni complessive: solo pezze da mettere su di un singolo buco alla volta. Pezze che invariabilmente si rivelano inefficaci.


Diverso è se vediamo il sistema sociale italiano come un cassonetto della raccolta indifferenziata dei rifiuti urbani su cui è stampigliata in rosso a caratteri cubitali la parola Stato, e i rifiuti in esso gettati alla rinfusa sono quelli “sociali”: raccolti dalle dimensioni Cultura, Politica ed Economia.

Con questa immagine-sintesi si coglie sùbito l’essenza del sistema Italia. E comincia a cadere la prima illusoria benda sopra i nostri occhi: quella che ce lo presenta con l’etichetta di “sociale”. Il nostro, in realtà, è un sistema antisociale… anche se veniamo continuamente condizionati a crederlo “sociale” in mille modi, specialmente durante questa emergenza (true or fake?) sanitaria.

Che sia antisociale - e non sociale come lo descrive l’opinabile retorica culturale, politica, economica - ce lo dice la solida logica dei fatti. Basta solo osservare come all’interno del cassonetto Stato italiano sguazzi felice e soddisfatto quel “rifiuto sociale” plastico che sono le Mafie: eleggono i loro rappresentanti in Parlamento, nei Tribunali, nelle Amministrazioni pubbliche, concorrono negli Appalti pubblici e costruiscono Viadotti autostradali e Scuole che crollano per la bassa qualità dei materiali, pretendono il Reddito di cittadinanza… eccetera eccetera.

Tornando a tutte le definizioni concettuali astratte sul sistema sociale, pur essendo in larga parte condivisibili se non in toto, esse non ti fanno distinguere cos’è true news da cos’è fake news. Mentre l’immagine-sintesi dello Stato come cassonetto dell’indifferenziata sociale tridimensionale, in cui tutto ciò che è culturale politico ed economico (inevitabilmente mescolandosi) degrada, si corrompe e si inquina reciprocamente apre occhi e orecchie per distinguere le possibili true news dalle possibili fake news.

Qualcuno potrebbe dire – ma questa è realmente una fake opinion - che solo i Sociologi hanno una tale immagine-sintesi della realtà sociale, grazie alla profondità dei loro studi. E allora prendiamo un esempio più ristretto: la Fondazione non profit. E’ più accessibile a tutti, però anche aiuta a chiarirci le idee sulla campagna governativa H24 (fake or true?) intorno al Covid-19.

Una Fondazione è un ente costituito da un patrimonio preordinato al perseguimento di un determinato scopo, e se è non profit allora non ha scopo economico. Questa però è una fake news conoscibile solo da:

  1. chi ha le conoscenze necessarie nella realtà dei fatti (conosce vita e morte della Fondazione non profit) o
  2. chi ha la “concreta” immagine (really true) del sistema antisociale attuale quale bidone unico della spazzatura tridimensionale (culturale, politica, economica).

Proviamo insieme, allora, trasferendoci negli USA e osserviamo la Fondazione non profit dei prodi filantropi Bill e Melinda Gates.


Mr. Gates - personaggio molto Covid-involto a livello mondiale dal tema pandemia e dalla sua soluzione sanitaria - ha una Fondazione non profit che, proprio essendo non profit negli USA, gli permette un ottimo utile economico… potendo defalcare i suoi investimenti dalle tasse. Risparmia così una buona fetta dei propri introiti come fondatore-azionista di Microsoft. Ma non finisce qui.

La sua Fondazione è stata costituita in perfetta linea con l’idea di suo nonno, il pastore battista Frederyk Tailor Gates, co-azionista del colosso petrolifero Standard Oil, e per di più intimo consigliere del mitico banchiere “filantropo” Johnn D. Rockefeller.

Nonno Frederyk gli organizzò un sistema di donazioni filantropiche miliardarie… esentasse. Non a pioggia però [come fa il nostro Governo con gli insufficienti aiuti all’economia che ora ha dissestato alla grande (fake or true?)] bensì a Organizzazioni appositamente create e volute dall’amico Jhonn D. Per dare così continuità alla loro vita, in modo da attuare “politiche sociali e sanitarie” volute dal miliardario erogatore che in tal modo torna ad essere Benefattore di se stesso.

La Fondazione del nostro salvifico Bill è nata allo scopo di diffondere il vangelo vaccinico, per un mondo sicuro e al riparo dalla malattie infettive. Non certo la salute dei malati (altra fake) è stata il faro del futuro di Bill, bensì il massimizzare il valore dell’azione (true) di tutte le società o enti che fanno ricerca e/o produzione di vaccini su cui la Fondazione-azionista del missionario Bill, appunto, investe.

Il non profit manca completamente: c‘è un costante e crescente bel profit. Anzi: Bill profit!

Ma questa è solo la punta dell’Iceberg Gates, e prossimamente andremo più a fondo. Qui ci preme trasmettere una chiave di lettura [il sistema attuale = raccolta indifferenziata del sociale tridimensionale] per tornare a capire il mondo in cui viviamo e per cessare di subire sconsolati una realtà antisociale sempre più disumana che si avvale di fake news per condizionarci alla paralisi mentale e volitiva, e che si presenta con la maschera menzognera della soccorrevolezza e della responsabilità pubblica.

Il nipotino Bill dunque non si è fermato a livello del mero business, bensì ha ampliato al successivo – “politiche sociali e sanitarie” - la propria matriosca filantropica seguendo le linee guida di suo nonno. La sua Fondazione non profit ha avviato e sviluppato la Global Alliance for Vaccines and Immunization (GAVI) che ha prodotto il vaccino antitetanico che l’OMS [l’Organizzazione Mondiale della sanità, di cui il grintosissimo Bill è il principale finanziatore privato] e UNICEF hanno somministrato gratuitamente in Kenia a 2,3 Milioni di ragazze e donne nel 2014.

Questa operazione umanitaria (fake or true?) ha portato al nipotino di Nonno Frederyk una petizione online alla Casa Bianca per "crimini contro l'Umanità" e "illecita pratica medica".

Questa petizione, però, nasce da un atto di lesa maestà vaccinica! La Conferenza Episcopale Cattolica del Kenia ha osato infrangere un tabù mondiale: condurre uno studio conoscitivo indipendente accurato su di un vaccino, in questo caso prodotto per killerare il tetano neonatale, e per di più usando un laboratorio di un altro Paese: il Sud Africa. Altro atto di lesa maestà vaccinica: non fidarsi dei Laboratori di fiducia del Paese erogatore!

Lo studio ha riguardato “5-injection, 2yr vaccination project performed on female Kenian aged 14-49”.

A mettere in allarme i medici locali, è stata la strana circostanza che invece delle classiche tre somministrazioni del vaccino antitetanico per queste donne dai 14 ai 49 anni… ne erano previste cinque!

L’esame di laboratorio – ha detto il Dr. Ngare portavoce della Conferenza episcopale keniota – ha confermato le nostre peggiori paure: che questa campagna dell'OMS non centra con l'eradicazione del tetano neonatale, ma è un esercizio di sterilizzazione di massa per il controllo della popolazione, ben congegnato, utilizzando un vaccino di regolazione della fertilità (l’antigene beta Hcg) di provata efficacia. Questa prova (di laboratorio) è stata presentata al Ministero della Salute prima del terzo ciclo di immunizzazione, ma è stata ignorata”.

Perché nel progetto erano previste 5 iniezioni? Perché ci vogliono cinque somministrazioni affinché l’antigene beta Hcg sviluppi il suo effetto sterilizzante. Inutile dire che nessuno aveva avvertito le donne che avevano già ricevuto le prime dosi di questo particolare “effetto collaterale”, e cioè che la quinta dose del vaccino le avrebbe rese irreversibilmente sterili.

Ora, i concetti astratti che abbiamo visto sopra sul sistema sociale vi aiutano a cogliere come sociale il motivo per cui il Governo Keniota ha sterilizzato le proprie cittadine, senza neppure avvisarle? E aiutano a capire come mai a inizio terzo millennio sperimentazioni alla Josef Menghele – ossia sterilizzare “per il loro bene” milioni di donne inconsapevoli - da parte di un Miliardario filantropo e di Istituzioni (UNICEF e OMS) con fama di essere nate per aiutare l’Umanità si sono imposte al Governo di un Paese sovrano?

Credo proprio di no. Viceversa riuscite a concepire queste aberrazioni non solo come possibili, ma addirittura come estremamente probabili, soltanto se avete l’immagine di un sistema Kenia che fa la raccolta indifferenziata del sociale tridimensionale (culturale, politico, economico) nel cassonetto Stato. Come in Italia!


Solo conoscendo come opera la legge di Gravità sociale nel cassonetto dell’indifferenziata Stato [altrimenti è impensabile perché va contro ogni logica umana], si può pensare in modo scientifico e obiettivo che menti malate, ossessionate dal problema della sovrappopolazione, possano diventare influentissimi e incoraggiati missionari della sterilità umana.

In Kenia il giuramento di Ippocrate [primum non nocere] è diventato così il giuramento di Ipocrita [primum pensa agli interessi di Bill, di OMS e di UNICEF].

Confermando con ciò la validità dell’immagine-sintesi del sistema keniota per comprendere la forza cogente di motivazioni che non hanno nulla a che fare (true) con il diritto alla "salute pubblica" delle donne locali.

Sempre tenendo presente l’identica immagine-sintesi di entrambi i sistemi sociali, dal 2014 keniota trasferiamoci al 2020 italiano quando anche il nostro Governo si sta adoperando strenuamente con le sue “politiche sociali e sanitarie” (fake or true?) per risolvere quella che definisce H24: “pandemia da covid-19”.

Prima di osservare le azioni del nostro ineffabile Giuseppe Conte con la lente dell’indifferenziata sociale e della legge di Gravità sociale... pensiamo agli entusiastici complimenti di Bill e dell’OMS all’Italia.

Avendo in mente i fattacci in Kenia ritengo che oltre a fare i debiti scongiuri forse dovremmo chiederci quale nascosto “effetto collaterale” di cui non vale la pena informarci racchiuderà per noi italiani il magico vaccino che già, mettendo le mani avanti, il Governo vuole rendere obbligatorio almeno per gli over 65 e magari, se ci riesce, anche per altre classi di età. Pronto a privarci (fake or true?) persuasivamente di libertà politiche, culturali ed economiche nel caso in cui non accettassimo questa intollerabile violenza illiberale.

Coll’immagine-sintesi dello Stato come cassonetto dell’indifferenziata sociale in cui tutto degrada, si corrompe e si inquina non è forse lecito aspettarsi molti internazionali convergenti (economici-Bill, politici-GHSA, sanitari-OMS) come sponsorizzatori della straordinaria campagna governativa H24 anti-Covid in Italia… per realizzare le loro condivise “politiche sociali e sanitarie” con lo stress test sociale italiano?

Attenzione, però. Sapere che il Governo è un burattino per volontà dello sterility manager Bill, o per volontà di OMS e UNICEF, o per volontà della Global Health Security Agenda (GHSA) – tutti estremamente attivi in questo scenario ricco di informazioni pilotate (fake) e di misure comportamentali che si giustificano solo (true) in uno stress test preventivo in vista di una eventuale guerra biologica prossima ventura – è importante fino a un certo punto.

In un sistema antisociale come quello Italia se non sono loro ci sono molti altri Mangiafuoco della scena internazionale (uomini e Istituzioni culturali, politiche ed economiche) che li potrebbero sostituire alla guida del nostro Governo-burattino. Ciò che è importante è comprendere che le etichette e gli slogan… nel cassonetto unico Stato nascondono altri scopi: mentre sembrano parlare di noi come Persone (fake), in realtà ci considerano solo (true) utili cavie.

In molti modi vediamo come il nostro Governo-Pinocchio ci ha considerato e ci considera solo numeri utili per lo stress test sociale commissionatogli da “politiche sociali e sanitarie” internazionali. A cominciare dalla APP immuni che è consigliabile non scaricare fidandosi che rispetta (fake) la tua privacy. E quando parla di aver operato responsabilmente a tutela del “diritto inalienabile alla salute pubblica” è importante comprendere se le sue informazioni sono fake news o true news.

Soltanto l’immagine-sintesi proposta, che coglie l’essenza antisociale del sistema in cui viviamo, ci può far capire che quello slogan della “salute pubblica” è una fake news. Perché non è riferita a noi Italiani. E' uno slogan che si riferisce solo all’opinione “pubblicamente professata sulla salute” dai vari Bill, OMS e GHSA e degli epigoni moderni di quel Mangiafuoco ante litteram che è stato nonno Frederyk T. Gates. Tutti costoro, Giuseppe Conte&Company compresi, non vogliono aver a che fare con Italiani pensatori con la loro testa, ma con uggiolanti Italiani di Pavlov.

Non illudiamoci, i nostri politici al Governo (e alla temporanea Opposizione) vivono molto bene nel cassonetto dell’indifferenziata sociale Stato. E nell’emergenza Covid-19 non ci stanno considerando come Cittadini, solo come Cavie.

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